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<p>(ats) Il destino del pacchetto di aiuti - valore 870 milioni - deciso dal Consiglio federale per sostenere l'economia alle prese col franco forte è incerto. Con un voto tirato (13 a 12), la commissione delle finanze del Nazionale ha respinto il decreto federale ad hoc preparato dall'esecutivo, come anche il credito aggiuntivo (8 voti contro 6 e 7 astensioni).</p></div>

La competente commissione degli Stati dovrà esprimersi domani sul pacchetto. Visto il voto odierno non è scontato che il progetto dell'esecutivo venga approvato dal plenum. Una proposta di non entrata in materia - respinta oggi grazie al voto preponderante della presidente della commissione Margret Kienere Nellen (PS/BE) - verrà presentata in aula.

"È stata una discussione difficile e complicata", ha ammesso Fabio Abate (PLR/TI), "e alla fine il risultato è uguale a zero". Non è improbabile, secondo il ticinese, che sul voto abbia influito la decisione odierna della Banca nazionale svizzera di fissare un tasso di cambio minimo con l'euro.

"Durante la discussione - ha spiegato Abate - sono state espresse critiche sul modo di comunicare del Consiglio federale e sul fatto che molti si attendevano misure con effetti a corto termine, mentre il governo guarda più in là".

Per alcuni, insomma, non vi è urgenza di agire. In altri, invece, hanno prevalso le preoccupazioni per i posti di lavoro, tenuto conto poi del fatto che gli esperti sentiti dalla commissione sono piuttosto pessimisti sull'evoluzione congiunturale.

Abate ha spiegato che il destino del pacchetto non è comunque segnato definitivamente: la commissione del Nazionale attende la decisione della consorella degli Stati e un co-rapporto della commissione dell'economia e dei tributi. Poi tornerà a parlarne.

Dopo l'entrata in materia, la commissione ha discusso a lungo delle singole misure proposte dal governo. A furia di tagli, degli 870 milioni previsti, ne sono rimasti 200 milioni. Nelle intenzioni della commissione, questa somma dovrebbe essere compensata nel preventivo 2012. Tuttavia, come detto, al voto finale il credito aggiuntivo è stato bocciato.

 

ATS, le  6 septembre 2011