(ats) È definitivo: le nuove regole sulla trasparenza del finanziamento della politica varranno anche per i "senatori". Lo ha deciso oggi il Consiglio nazionale approvando le proposte uscite dalla conferenza di conciliazione con 132 voti contro 50. Gli Stati avevano fatto altrettanto la settimana scorsa, l'oggetto è pertanto pronto per le votazioni finali.

L'ultima divergenza che opponeva ancora le due Camere in merito alla pubblicazione del finanziamento per l'elezione dei politici o l'organizzazione delle campagne di votazione riguardava proprio l'estensione di tale obbligo anche all'elezione dei "senatori". Gli Stati si erano sempre opposti ricordando che tale elezione è di competenza cantonale, dal momento che i rappresentanti a Berna vengono eletti secondo le regole dei Cantoni.

Il Nazionale ha invece sempre voluto estendere le regole sulla trasparenza anche ai consiglieri agli Stati, precisando però che, contrariamente al Nazionale, queste valgono solo per i "senatori" eletti e non per i candidati non eletti. Una volta in Parlamento, i consiglieri agli Stati sottostanno al diritto federale, ha sottolineato Corina Gredig (PVL/ZH) a nome della commissione. Tale soluzione, adottata dalla conferenza di conciliazione, piace anche al comitato di iniziativa, dettosi pronto a ritirare la propria proposta qualora fosse passata questa versione.

Su tutti gli altri aspetti del controprogetto indiretto all'iniziativa popolare "Più trasparenza nel finanziamento della politica" i due rami del Parlamento si erano invece già accordati in precedenza, in particolare per quanto riguarda l'ammontare dei contributi (a partire da 15 mila franchi) e il finanziamento delle campagne di votazione (50 mila franchi).

L'iniziativa

L'iniziativa popolare "Per più trasparenza nel finanziamento della politica (Iniziativa sulla trasparenza)" - sostenuta da un comitato nel quale figurano fra gli altri esponenti di PS, Verdi, PBD e PEV - esige che i partiti politici rendano pubbliche tutte le donazioni del valore superiore a 10'000 franchi all'anno. Le formazioni rappresentate all'Assemblea federale dovrebbero inoltre pubblicare la lista dei "regali" ricevuti da persone fisiche o giuridiche.

Anche i conti annuali vanno resi noti, pubblicando il bilancio e indicando gli utili o le perdite realizzate. I partiti e i candidati che spendono più di 100'000 franchi per una campagna elettorale o di votazione dovrebbero poi presentare il loro budget prima dello scrutinio precisando la provenienza dei fondi superiori ai 10'000 franchi.

L'iniziativa vieta inoltre l'accettazione di donazioni anonime in denaro o in natura, prevedendo comunque delle eccezioni. Consiglio nazionale e degli Stati raccomandano la bocciatura della proposta di modifica costituzionale.