La Commissione dei trasporti e delle telecomunicazioni del Consiglio nazionale (CTT-N) ha proposto alla propria Camera di entrare in materia sull’oggetto. Conferma così la necessità di adeguare la legislazione agli sviluppi tecnologici e di migliorare in futuro la protezione dei consumatori dagli abusi.

​Nel novembre del 2017 la Commissione si è già occupata intensamente del progetto per la revisione della legge sulle telecomunicazioni (17.058) e a tale scopo ha svolto numerose audizioni. La revisione della legge vuole tenere conto dei mutamenti e dei rapidi sviluppi delle telecomunicazioni, garantire la concorrenza nella fornitura dei servizi di telecomunicazione e proteggere meglio gli utenti contro i rischi di abuso. La Commissione ritiene pertanto che occorra intervenire e, con 18 voti contro 6, propone alla propria Camera di entrare in materia sul progetto. È dell’avviso che la legislazione debba essere adeguata allo stato e agli sviluppi tecnologici nonché ai rapidi mutamenti del mercato delle telecomunicazioni. Vanno inoltre create le condizioni quadro affinché anche in futuro gli investimenti nelle infrastrutture siano garantiti e le innovazioni incentivate. Una minoranza non reputa necessario intervenire e propone di non entrare in materia sull’oggetto. Ritiene che il mercato svizzero funzioni, la concorrenza sia efficace e il raffronto con l’estero confermi che la legislazione vigente è più che sufficiente a garantire il ruolo di pioniera che la Svizzera ha svolto finora. La deliberazione sul dettaglio inizierà a marzo.

La Commissione ha inoltre esaminato quattro iniziative parlamentari riguardanti la tematica della legge sulle telecomunicazioni. Si è occupata di due iniziative del consigliere nazionale Nantermod che chiedono di adeguare le basi giuridiche affinché le molestie telefoniche possano essere contrastate in modo più mirato. Con 21 voti contro 2 e 1 astensione la Commissione ha dato seguito alle due iniziative Nantermod. Molestie telefoniche. Sanzionare chi ne trae profitto (16.490) e Nantermod. Molestie telefoniche. Migliorare l’efficacia delle sanzioni (16.491). Con 13 voti contro 6 e 5 astensioni la Commissione ha dato seguito all’iniziativa Schneider-Schneiter. Addio al roaming anche in Svizzera per salvaguardare l’economia, il commercio e il turismo elvetici (17.457), che chiede che i costi di roaming fatturati reciprocamente dagli operatori si basino soltanto sui costi e che agli utenti finali si possa fatturare soltanto un sovrapprezzo massimo. Con 17 voti contro 5 e 1 astensione la Commissione ha inoltre deciso di dare seguito anche all’iniziativa Bigler. Per un elenco telefonico pubblico efficiente e in grado di promuovere la concorrenza (17.420). L’iniziativa chiede che l’iscrizione nell’elenco telefonico sia gratuita per gli abbonati e i primi cinque utenti di un medesimo elemento d’indirizzo. La Commissione condivide l’orientamento delle quattro iniziative, ma ritiene che debbano essere integrate, durante la seconda fase, nella revisione della legge sulle telecomunicazioni.

Inoltre, la CTT si è occupata dell’attuazione dell’iniziativa del Cantone del Ticino Garantire un’offerta capillare di servizi di banda ultra larga su tutto il territorio nazionale (16.306). Ha deciso all’unanimità di sospendere la trattazione dell’iniziativa in Commissione finché non sarà conclusa la deliberazione della revisione della LTC.

La Commissione ha invitato per un’audizione il presidente del consiglio d’amministrazione e il direttore dell’Agenzia telegrafica svizzera (ATS) nonché rappresentanti dei lavoratori e dei sindacati. La Commissione riconosce che l’ATS è una ditta privata di proprietà di varie società di media, ma sottolinea l’importante funzione di un’agenzia di stampa neutrale per l’intero paesaggio mediatico della Svizzera. In aprile, nell’ambito della consultazione sulla revisione dell’ORTV, tornerà sulla questione di un’eventuale convenzione sulle prestazioni a favore delle emittenti radiotelevisive concessionarie.

La Commissione ha discusso dei nuovi treni a lunga percorrenza a due piani della ditta Bombardier per le FFS. Tenuto conto del processo in corso, la Commissione si astiene da una presa di posizione politica, ma si aspetta da tutti i partecipanti ulteriori sforzi per trovare una soluzione nell’interesse di tutti gli utenti dei trasporti pubblici, dunque anche delle persone con difficoltà motorie.