Prevista inizialmente a Vienna, in Austria, la 5a Conferenza mondiale dei presidenti di Parlamento si è tenuta eccezionalmente per via elettronica a causa della pandemia. La presidente del Consiglio nazionale Isabelle Moret e il presidente del Consiglio degli Stati Hans Stöckli hanno partecipato a questo incontro. La conferenza in presenza fisica è stata differita al 2021.strong>

Riuniti davanti a un gruppo di esperti mondiali composto da illustri rappresentanti della scienza e dell’economia, i presidenti e i vicepresidenti hanno esposto i loro punti di vista su diverse questioni, tra cui l’azione parlamentare volta a rispondere all’emergenza climatica e le sfide legate alla migrazione. Isabelle Moret si è espressa a favore di un sistema maggiormente coordinato in materia di migrazione che unisca i Paesi attorno a risposte globali. I partecipanti hanno poi discusso sul ruolo della democrazia e sull’evoluzione dei Parlamenti nel XXI secolo, confrontati con i rapidi progressi della scienza e della tecnologia.

Più presidenti, tra cui segnatamente Hans Stöckli, hanno lanciato un appello per ridurre le emissioni di CO2 e raggiungere un’economia neutrale dal punto di vista di tali emissioni, sottolineando che i Parlamenti hanno il potere e il dovere di integrare i principali obblighi internazionali – come l’Accordo di Parigi sul clima e l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile – nelle legislazioni e nelle politiche nazionali.

La conferenza si è conclusa con l’adozione di una dichiarazione congiunta e con una tavola rotonda sul miglioramento della governance, in particolare sulle possibilità di colmare la distanza tra i parlamenti e il popolo – tematica che ha assunto appieno il suo significato in questo periodo di trasformazione numerica forzata delle nostre società. Nelle discussioni sono inoltre confluiti anche gli effetti della pandemia: i presidenti sono stati esortati dagli esperti presenti a chiedere ai rispettivi governi di liberare maggiori fondi per potenziare la sanità pubblica e per sostenere gli operatori sanitari.


Il 17 e il 18 agosto Isabelle Moret ha anche partecipato al 13° Vertice delle presidenti di Parlamento che si è tenuto per via elettronica. In questa occasione le presidenti hanno rilevato gli sforzi che devono ancora essere profusi in materia di parità dei generi nei parlamenti: attualmente nel mondo soltanto il 20 per cento dei parlamenti ha un presidente donna. Cogliendo l’occasione del 25° anniversario della Dichiarazione e del Programma di azione di Pechino, le partecipanti si sono impegnate ad adottare misure per migliorare la parità dei generi in tutti i settori. Durante il Vertice sono state ampiamente discusse anche le questioni legate al cambiamento climatico, alla responsabilizzazione economica delle donne e alla prevenzione della violenza contro le donne e le giovani. Isabelle Moret ha espresso il suo apprezzamento verso la leadership femminile nella gestione della pandemia, mettendo in luce il lavoro esemplare delle donne dirigenti, tra cui segnatamente quello della presidente della Confederazione Simonetta Sommaruga, e ha esortato a migliorare la rappresentanza femminile nei posti chiave.

Informazione:
La Conferenza mondiale dei presidenti di Parlamento si tiene ogni cinque anni. Organizzata in collaborazione con le Nazioni Unite, si prefigge l’obiettivo di rafforzare la dimensione parlamentare della governance mondiale


 Poster della conferenza (PDF)