​L’8 e il 9 aprile 2019 si è tenuta a Vienna la Conferenza dei presidenti dei Parlamenti dell’UE. Su invito del Parlamento austriaco, la Svizzera ha partecipato in qualità di osservatrice. In sua rappresentanza ha partecipato il presidente del Consiglio degli Stati Jean-René Fournier.

La Conferenza, che si tiene a cadenza annuale, è organizzata dal Paese che ha detenuto la Presidenza del Consiglio dell’UE nel semestre precedente. L’evento rientra nella cosiddetta dimensione parlamentare della Presidenza del Consiglio che mira a rafforzare il ruolo dei parlamenti nazionali nel processo legislativo dell’UE.

In un anno di centrale importanza per l’UE, i partecipanti si sono concentrati sulle sfide immediate dei prossimi mesi: da un lato le prossime elezioni europee e il rinnovo delle istituzioni unionali e dall’altro le incertezze legate all’uscita del Regno Unito dall’UE. È stato sottolineato il ruolo dei parlamenti nazionali come anello di congiunzione tra i cittadini e le istituzioni dell’UE e, di conseguenza, l’importanza del principio di sussidiarietà. I partecipanti hanno convenuto che l’UE debba concentrarsi su compiti e sfide che un singolo Stato membro non può affrontare da solo, come la politica ambientale, la sicurezza delle frontiere, la migrazione o la politica economica.

Il presidente del Consiglio degli Stati Jean-René Fournier ha approfittato della presenza di circa 50 colleghi di 37 Paesi europei per coltivare i contatti interparlamentari. Si è intrattenuto con il presidente del Consiglio nazionale austriaco Wolfgang Sobotka e con il presidente del Consiglio federale austriaco Ingo Appée, che hanno ospitato la Conferenza. Ha inoltre incontrato Daniel Günther, presidente del Consiglio federale tedesco, e Jean Bizet, presidente della Commissione per gli affari europei del Senato francese. Il presidente del Consiglio degli Stati Fournier ha utilizzato questi incontri per discutere con i suoi omologhi della consultazione in corso in Svizzera sull’accordo quadro e per spiegare loro la situazione politica interna in vista delle elezioni federali previste in autunno. È stata inoltre discussa la decisione della Commissione europea di prorogare l’equivalenza della borsa svizzera solo per un periodo limitato. Infine, il presidente del Consiglio degli Stati Fournier si è intrattenuto anche con i due presidenti dei parlamenti degli Stati partner dell’AELS, il norvegese Tone Wilhelmsen Trøen e l’islandese Steingrímur J. Sigfússon.

Salvo diversa indicazione, i seguenti scatti della Conferenza sottostanno al diritto d’autore del Parlamento austriaco.