Il Consiglio Nazionale in breve

BERNA (ats)

- LIBERAZIONE CONDIZIONALE: deciso, con 135 voti contro 53, di archiviare l'iniziativa parlamentare dell'ex consigliera nazionale Natalie Rickli (UDC/ZH) che chiedeva una base legale affinché l'ente pubblico competente si assumesse la responsabilità per il danno che risulta se una persona condannata per un grave reato di natura violenta o sessuale è liberata condizionalmente o beneficia del regime aperto e, in queste circostanze, commette nuovamente tale reato. La bocciatura si giustifica col fatto che nella consultazione tutti i Cantoni, ai quali in definitiva spetta l'esecuzione delle pene e delle misure, hanno respinto le proposte dell'atto parlamentare;

- SANGUE: tacitamente prolungato fino alla sessione estiva 2023 i termini per trattare l'iniziativa parlamentare dell'ex consigliere nazionale Ulrich Giezendanner (UDC/AG) che chiede di modificare la legge sugli agenti terapeutici per garantire che l'approvvigionamento di sangue e suoi derivati labili sia sufficiente per la popolazione svizzera e che la donazione di sangue sia gratuita. Il ritardo si giustifica con il fatto che gli esperti dell'UFSP consultati dalla Commissione sono stati molto impegnati nella gestione della pandemia da COVID-19;

- DATI: tacitamente archiviato un'iniziativa parlamentare di Marcel Dobler (PLR/SG) che chiedeva che i dati digitali in possesso di imprese fossero meglio protetti in caso di fallimento. La recente legge federale sull'esecuzione e sul fallimento risponde già alle preoccupazioni di Dobler;

- RELAZIONI INTERESSE: preso atto di un rapporto dell'Ufficio sulle relazioni d'interesse dei parlamentari;

- PETIZIONI: respinto tre petizioni che chiedevano rispettivamente una modifica della legge federale sull'assicurazione per la vecchiaia e per i superstiti in merito all'assegnazione degli accrediti per compiti educativi in caso di genitori divorziati; di elaborare una legge quadro federale sull'aiuto sociale; e di ratificare senza indugio la Carta sociale europea riveduta;

- POSTULATI: tacitamente approvato otto postulati che erano sostenuti dal governo e non combattuti da altri parlamentari;

- CHIAMATE D'EMERGENZA: tacitamente approvato cinque mozioni dal tenore identico, sostenute dal governo e non combattute da altri parlamentari, che chiedono di rivedere, e dove necessario adattare, le basi legali per permettere un ulteriore sviluppo e la digitalizzazione di tutte le chiamate d'emergenza in Svizzera. Gli Stati devono ancora esprimersi;

- IMPRESE: tacitamente approvato una mozione di Andri Silberschmidt (PLR/ZH), sostenuta dal governo e non combattuta da altri parlamentari, che chiede di garantire la possibilità di costituire un'impresa senza interruzione mediatica, quindi in maniera completamente digitale. Gli Stati devono ancora esprimersi;

- NAZISMO: tacitamente approvato una mozione di Alfred Heer (UDC/ZH), sostenuta dal governo e non combattuta da altri parlamentari, che chiede di creare un memoriale ufficiale svizzero per le vittime del nazionalsocialismo. Gli Stati devono ancora esprimersi;

- SETTORE AGRICOLO: tacitamente approvato una mozione di Marcel Dettling (UDC/SZ), sostenuta dal governo e non combattuta da altri parlamentari, che chiede al Consiglio federale di informare automaticamente le cerchie interessate in merito alle decisioni dell'Amministrazione concernenti le domande per il traffico di perfezionamento nel settore agricolo. Gli Stati devono ancora esprimersi;

- CONTADINE: tacitamente approvato una mozione di Simone de Montmollin (PLR/GE), sostenuta dal governo e non combattuta da altri parlamentari, che chiede una modifica della legge federale sull'agricoltura al fine di migliorare la copertura tramite le assicurazioni sociali dei coniugi che collaborano nell'azienda agricola e di limitare i rischi, in particolare per le contadine, in caso di malattia, infortunio o invalidità. Gli Stati devono ancora esprimersi;

- CODE DELLE PECORE: tacitamente approvato una mozione di Meret Schneider (Verdi/ZH), sostenuta dal governo e non combattuta da altri parlamentari, che chiede al Consiglio federale di modificare l'ordinanza sulla protezione degli animali in modo che l'intervento di routine di accorciare la coda alle pecore possa essere effettuato soltanto sotto anestesia. Gli Stati devono ancora esprimersi;

- VOTAZIONI FINALI: approvato, durante le votazioni finali, 16 oggetti che hanno concluso l'iter parlamentare.