Dal 12 al 14 luglio 2018 il presidente del Consiglio nazionale, Dominique de Buman (PPD/FR), si è recato a Parigi dove è stato accolto dal suo omologo, François de Rugy, presidente dell’Assemblea nazionale e da Gérard Larcher, presidente del Senato francese. Il programma prevedeva inoltre incontri con la direttrice generale dell’Unesco, Audrey Azoulay, e con la segretaria generale dell’Organizzazione internazionale della Francofonia (OIF), Michaëlle Jean. Dominique de Buman era accompagnato dalla consigliera agli Stati Liliane Maury Pasquier (PS/GE), presidente della Delegazione per le relazioni con il Parlamento francese.

Giovedì 12 luglio Dominique de Buman è stato ricevuto dal presidente dell’Assemblea nazionale, François de Rugy (La République en Marche/Loira Atlantica); erano presenti anche la deputata Marion Lenne (La République en Marche/Alta Savoia), presidente del Gruppo di amicizia Francia-Svizzera dell’Assemblea nazionale, e Joachim Son-Forget, deputato per la circoscrizione dei Francesi residenti in Svizzera e nel Liechtenstein. In occasione di questo colloquio François de Rugy ha sottolineato le eccellenti relazioni tra la Svizzera e la Francia e i progressi compiuti in materia di cooperazione transfrontaliera. A tale proposito Marion Lenne ha aggiunto che, pur attendendo ancora la conclusione della «visita lampo d’informazione» iniziata nel febbraio 2018, la Francia dovrebbe ratificare prossimamente l’Accordo quadro sulla cooperazione sanitaria transfrontaliera fra Francia e Svizzera. De Buman e de Rugy hanno in seguito passato in rassegna le sfide dell’Unione europea. Il primo ha rassicurato il secondo sulle intenzioni della Svizzera nei confronti dell’Unione e sulla sua volontà di trovare prossimamente una soluzione. Ha inoltre rilevato l’importanza del ruolo della diplomazia parlamentare e sottolineato l’ammirevole lavoro svolto in questo ambito dai due Parlamenti, segnatamente nei lavori delle delegazioni permanenti presso le organizzazioni internazionali e interparlamentari. Accompagnato dal suo conservatore, Dominique de Buman ha inoltre visitato la biblioteca dell’Assemblea nazionale dove ha potuto sfogliare due taccuini di Jean-Jacques Rousseau e l’originale del «Serment du Jeux de Paume» (Giuramento della Sala della Pallacorda).

In seguito Dominique de Buman ha incontrato Gérard Larcher (Les Républicains/Yvelines), presidente del Senato francese, accompagnato da Ronan Le Gleut (Les Républicains), senatore rappresentante dei Francesi all’estero e presidente del Gruppo d’amicizia Francia-Svizzera del Senato, e da Jérôme Durin (Groupe socialiste et républicain/Saona e Loira), vicepresidente dello stesso Gruppo. Durante il colloquio il presidente del Consiglio nazionale ha colto l’occasione per spiegare il funzionamento del sistema politico svizzero e rassicurare sulla volontà della Svizzera di trovare una soluzione accettabile in materia di politica europea. Quest’affermazione è stata accolta positivamente da Gérard Larcher. Dominique de Buman ha quindi attirato l’attenzione del presidente del Senato sull’Accordo quadro sulla cooperazione sanitaria transfrontaliera con la Francia che prossimamente dovrebbe giungere alla Camera alta francese e sull’importanza di una rapida ratifica da parte di quest’ultima. Gérard Larcher ha rassicurato il presidente del Consiglio nazionale affermando che sarebbe eventualmente possibile avviare una procedura accelerata e che il dossier sarebbe rimasto prioritario. Infine, dopo aver evocato il ruolo dell’Organizzazione internazionale della Francofonia (OIF) e il prossimo Vertice di Erevan, Dominique de Buman ha espresso rincrescimento per le voci di tagli al bilancio del canale televisivo TV5Monde da parte dello Stato francese. Ha ricordato il ruolo essenziale del canale per la diffusione della cultura e dei valori francofoni tramite programmi di qualità. Gérard Larcher ha promesso a Dominique de Buman che avrebbe trasmesso il suo messaggio alla presidente della Commissione incaricata del dossier, Catherine Morin-Desailly (Groupe Union Centriste/Senna Marittima).

Il presidente del Consiglio nazionale si è quindi intrattenuto con la segretaria generale dell’OIF, Michaëlle Jean, la quale ha riconosciuto il contributo coerente e importante fornito dalla Svizzera all’Organizzazione. Dominique de Buman ha evocato lo strettissimo legame fra lingua e cultura sottolineando che l’OIF, molto sollecitata dal 2015, deve affrontare grandi sfide, segnatamente per quanto riguarda la competizione con taluni organi delle Nazioni Unite. Dal canto suo Michaëlle Jean ha rilevato le qualità multiculturali della Svizzera e il suo attaccamento alla lingua francese. La consigliera agli Stati Maury Pasquier ha invece elogiato la nuova strategia dell’OIF in materia di parità femminile che dovrebbe essere adottata a Erevan nell’ottobre 2018, nell’attesa di apprendere i risultati di questo prossimo Vertice.

Al termine di questa giornata il presidente del Consiglio nazionale si è recato all’Ambasciata di Svizzera a Parigi dove, in qualità di primo cittadino del Paese, ha tenuto un discorso in occasione della tradizionale festa nazionale svizzera. Questa celebrazione anticipata si svolge solitamente prima della festa nazionale francese. Nel suo discorso il presidente ha sottolineato le eccellenti relazioni bilaterali fra la Svizzera e la Francia. (link live FB)

La giornata del 13 luglio è cominciata con la visita alla sede di TV5Monde. La Svizzera partecipa attivamente al finanziamento del canale televisivo con un contributo di circa 8 milioni di euro, assunto per metà dalla Confederazione e per l’altra metà dalla SSR. Sul posto il presidente ha incontrato il direttore generale Yves Bigot. Entrambi hanno evocato le voci di tagli al bilancio dell’emittente e la pressione costante a cui quest’ultima è sottoposta. Il presidente del Consiglio nazionale ha rilevato il ruolo importante della Francia nella Francofonia e ha invitato il direttore generale a una riflessione sul messaggio pedagogico da trasmettere affinché la Francia, quale importante finanziatore, colga la posta in gioco e le conseguenze di un’eventuale riduzione del suo sostegno. Approfittando del suo passaggio a TV5 Monde, Dominique de Buman ha rilasciato un’intervista nell’ambito del programma «64 minutes» nella quale, oltre a ribadire la volontà della Svizzera di trovare soluzioni con l’Unione europea, ha illustrato anche il funzionamento del Parlamento svizzero (link video).

Il programma è proseguito con un incontro con Audrey Azoulay, direttrice generale dell’UNESCO, posto sotto l’egida della candidatura svizzera in seno al Consiglio esecutivo dell’Organizzazione. In effetti, nel 2019 la Svizzera è candidata a questo seggio, che aveva già occupato dal 2003 al 2009. Il presidente del Consiglio nazionale ha sottolineato la comprovata esperienza della Svizzera in materia di difesa del patrimonio (materiale e immateriale) e le sue qualità multiculturali. Insieme, Azoulay e de Buman hanno passato in rassegna i numerosi progetti di ammodernamento dell’Organizzazione avviati dalla direttrice generale e il ruolo degli Stati Uniti, che lasceranno l’UNESCO alla fine di ottobre 2018.

Su invito delle autorità francesi, Dominique de Buman ha inoltre assistito alla parata celebrativa del 14 luglio, al termine della quale ha potuto discutere brevemente con il presidente francese Emmanuel Macron.