Il programma prevedeva fra l’altro uno scambio sugli sviluppi della svolta energetica dei due Paesi, sulla questione del deposito delle scorie radioattive, sui progetti di trasporto transfrontaliero e sulla gestione di grossi progetti edilizi. Si sono tenuti inoltre colloqui con il segretario di Stato Jacques de Watteville sullo stato delle trattative tra la Svizzera e l’UE e con il segretario di Stato Mario Gattiker sulla situazione dei rifugiati e richiedenti l’asilo in entrambi i Paesi.

Il viaggio è iniziato in Ticino dove in occasione di un pranzo di lavoro gli ospiti tedeschi e la Del-D hanno discusso con rappresentanti delle FFS e di Alptransit Gottardo SA sulla realizzazione della Nuova ferrovia transalpina (NFTA) e sulla gestione di grossi progetti edilizi. A tale proposito la Delegazione svizzera ha rilevato che l’infrastruttura costruita in Svizzera potrà dispiegare tutte le sue potenzialità soltanto se sarà integrata nel sistema europeo. La Delegazione tedesca ha riconosciuto questa affermazione e ha assicurato che in Germania tutti i partiti sono concordi nel considerare assolutamente prioritaria la realizzazione della linea d’accesso settentrionale.

Il giorno seguente le due Delegazioni hanno visitato dapprima il Centro svizzero di calcolo scientifico (CSCS) del Politecnico federale a Lugano. Il direttore e il vicedirettore del Centro hanno illustrato con esempi pratici come i loro supercomputer rendono possibile e sostengono la ricerca di punta in Svizzera.

A Bellinzona le Delegazioni hanno quindi incontrato rappresentanti dell’Ufficio federale dell’energia (UFE) e della Società cooperativa nazionale per l’immagazzinamento di scorie radioattive (NAGRA). Dopo una breve spiegazione sui contenuti della strategia energetica 2050 e sulla situazione attuale della procedura di selezione dei depositi di scorie radioattive in strati geologici profondi, i rappresentanti dei due Paesi hanno discusso di approvvigionamento energetico sostenibile. Contrariamente alla strategia svizzera, la svolta energetica tedesca prevede una precisa tempistica per la disattivazione di tutte le centrali nucleari nazionali. In vista della prossima votazione popolare sull’iniziativa per l’abbandono del nucleare le Delegazioni hanno discusso anche dei costi di disattivazione delle centrali nucleari, dell’approvvigionamento sicuro di energia e dell’immagazzinamento delle scorie radioattive. Entrambe le parti concordavano sul fatto di trovarsi di fronte a sfide analoghe e sull’importanza di scambiarsi esperienze per poter imparare gli uni dagli altri.

A Bellinzona il presidente del Governo ticinese Paolo Beltraminelli e il cancelliere dello Stato del Cantone Ticino, Arnoldo Coduri hanno colto l’occasione per illustrare ai vicini settentrionali la situazione particolare che caratterizza il Cantone subalpino. Per quanto riguarda le tensioni fra Nord e Sud, la particolare situazione geografica e demografica del Cantone di frontiera e le sfide connesse rivestono un ruolo importante. L’afflusso di manodopera e di capitali dall’estero mettono infatti il Ticino quanto mai sotto pressione. Con l’apertura della NFTA si spera di riorientare i flussi di traffico interni al Cantone e il suo collegamento esterno, consentendo così di migliorarne la competitività.

Il viaggio in Ticino si è quindi concluso con la visita e l’attraversamento della Galleria ferroviaria di base del San Gottardo, la più lunga al mondo con i suoi 57 km ed elemento importante della NFTA.

Il giorno seguente le Delegazioni hanno incontrato a Berna il capo negoziatore svizzero per le trattative con l’Unione europea e segretario di Stato Jacques de Watteville, che ha sottolineato le eccellenti e strette relazioni e l’intenso dialogo diplomatico fra i due Paesi. In vista dell’imminente dibattito in occasione della sessione invernale i due partner hanno discusso dell’attuazione dell’iniziativa contro l’immigrazione di massa. La parte svizzera ha illustrato le misure previste dal Consiglio nazionale, che in un secondo tempo dovranno essere approvate o adeguate dal Consiglio degli Stati.

Durante il successivo incontro con il segretario di Stato Mario Gattiker (Segreteria di Stato della migrazione, SEM), sono state affrontate questioni legate all’asilo e alla migrazione. Il segretario di Stato ha illustrato l’attuale situazione migratoria nelle zone di frontiera svizzere e l’attuazione della revisione della legge sull’asilo, approvata lo scorso giugno dal Popolo svizzero. Egli ha rilevato che la cooperazione con le autorità doganali italiane e tedesche e la collaborazione nel quadro dell’accordo di Dublino funzionano molto bene. La Delegazione tedesca ha spiegato che la Germania è fortemente sollecitata dall’elevato numero di domande d’asilo e continuerebbe volentieri a confrontarsi con la Svizzera sulle modalità per ridurre i tempi di esame delle domande d’asilo.

A conclusione del programma di quasi tre giorni entrambe le Parti erano concordi nel constatare che questi incontri bilaterali regolari a livello parlamentare sono importanti per approfondire le relazioni fra i due Parlamenti e per scambiarsi informazioni sulle strategie utilizzate nei due Paesi nell’affrontare le sfide attuali.

La Delegazione per le relazioni con il Bundestag era guidata dal consigliere agli Stati Joachim Eder (PLR/ZG). All’incontro hanno preso parte anche il vicepresidente del Consiglio nazionale Thomas Hardegger (PS, ZH), il consigliere agli Stati Pirmin Bischof (PPD, SO), il consigliere agli Stati Roland Eberle (UDC, TG), la consigliera nazionale Kathy Riklin (PPD, ZH), il consigliere nazionale Albert Rösti (UDC, BE), il consigliere nazionale Peter Schilliger (PLR, LU) e il consigliere nazionale Hansjörg Walter (UDC, TG).

Il Gruppo parlamentare germano-svizzero del Bundestag era rappresentato dal presidente Thomas Dörflinger (CDU/CSU, Baden-Württemberg) nonché dai seguenti membri del Bundestag: Rita Schwarzelühr-Sutter (SPD), presidente supplente, Dieter Stier (CDU/CSU), Oswin Veith (CDU/CSU) e Heike Baehrens (SPD).