Aumento della quota dell’aiuto pubblico allo sviluppo allo 0,5 % del reddito nazionale lordo
La Commissione della politica estera del Consiglio nazionale ha deciso di rinviare al Consiglio federale  il rapporto sulla continuazione della cooperazione allo svilup¬po, incaricandolo di sottoporre al Parlamento il messaggio che questi gli aveva domandato nel dicembre 2008.

1. 09.078s Continuazione della cooperazione allo sviluppo. Rapporto

Nei due decreti federali dell’8 dicembre 2008 concernenti i crediti quadro sulla continuazione della cooperazione tecnica e dell’aiuto finanziario della DSC e sulla continuazione del finanziamento delle misure di politica economica e commerciale della SECO, il Parlamento aveva chiesto al Consiglio federale di presentare nel 2009 un messaggio relativo a un credito quadro aggiuntivo inteso a far passare la quota dell’aiuto pubblico allo sviluppo (APS) della Svizzera allo 0,5 % del reddito nazionale lordo (RNL) entro il 2015. Considerati gli sviluppi congiunturali di questi ultimi mesi, il Consiglio federale ha deciso di adottare in un primo momento un rapporto circostanziato all’attenzione del Parlamento che tenga conto delle stime più recenti in materia di RNL e di una pianificazione finanziaria adeguata.

La Commissione della politica estera (CPE-N) si è occupata del rapporto e con 17 voti contro 4 e 3 astensioni ha deciso di rinviarlo al Consiglio federale con l'incarico di sottoporre al Parlamento un messaggio relativo a un credito quadro aggiuntivo, conformemente alle decisioni prese dal Parlamento l’8 dicembre 2008. Desidera inoltre disporre di dichiarazioni vincolanti concernenti i bisogni finanziari e le priorità, affinché il Parlamento possa pronunciarsi con cognizione di causa sull’aumento dell’APS allo 0,5 % del RNL. Con 13 voti contro 9 e 2 astensioni, la Commissione ha invece respinto un’altra proposta di rinvio che voleva incaricare il Consiglio federale di integrare nel suo rapporto le conclusioni del rapporto di sintesi pubblicato  il 10 giugno 2009 dal Controllo parlamentare dell’Amministrazione destinato alla Commissione di gestione del Consiglio degli Stati  e intitolato «Collaborazione tra l’Amministrazione federale e le organizzazioni non governative». 


2. 09.039 s  Fondo monetario internazionale. Contributo straordinario e temporaneo per aumentare le risorse

Nel suo messaggio il Consiglio federale chiede l’approvazione di un credito quadro di 12,5 miliardi di franchi destinato a un contributo straordinario limitato nel tempo per aumentare le risorse del Fondo monetario internazionale (FMI). Prevede di mettere a disposizione del FMI una linea di credito limitata a due anni per un importo massimo di 10 miliardi di dollari americani, per il tramite della Banca nazionale svizzera. Questo prestito necessita di una garanzia della Confederazione qualora il FMI faccia capo a questa linea di credito. È per tale garanzia che il Consiglio federale chiede l’approvazione del credito quadro.

Con 14 voti contro 9 e 1 astensione la CPE-N ha approvato una mozione d’ordine che chiede che la Commissione esamini questo messaggio contemporaneamente a quello che concerne l’aumento della quota dell’aiuto pubblico allo sviluppo allo 0,5 % del RNL (cfr. punto precedente). La maggioranza della Commissione intende in tal modo sottolineare di voler procedere a un esame coordinato della partecipazione finanziaria della Svizzera al FMI e dei differenti contributi legati all’aiuto allo sviluppo, segnatamente a favore delle banche e dei fondi di sviluppo. Una minoranza della Commissione ritiene invece che non vi sia alcuna ragione di legare questi due oggetti e di differire l’esame del progetto FMI.

 

La Commissione si è riunita il 23 novembre 2009 Berna, sotto la presidenza del consigliere nazionale Geri Müller (PES/AG) e in presenza del presidente della Confederazione Hans-Rudolf Merz e della consigliera federale Micheline Calmy-Rey.

 

Berna,  23 novembre 2009 Servizi del Parlamento