08.053 Semplificazione dell’imposta sul valore aggiunto
Per la seconda volta, la Commissione ha esaminato approfonditamente la revisione totale della legge concernente l’imposta sul valore aggiunto, sconfessando le decisioni del Consiglio nazionale riguardo a taluni importanti aspetti.
Secondo il diritto vigente, il contribuente che intenda optare per l’imposizione di prestazioni escluse dall’imposta necessita dell’autorizzazione dell’AFC. La Commissione ha proposto all’unanimità di sopprimere tale obbligo di autorizzazione, così da semplificare ulteriormente l’IVA.
La Commissione ha inoltre proposto con 8 voti contro 2 che, in caso di eccedenza risultante dal rendiconto d’imposta, il contribuente possa trasferire o cedere in pegno il credito fiscale conformemente alle disposizioni del diritto civile.
Il Consiglio nazionale ha abbreviato da cinque a tre anni il termine di prescrizione del credito fiscale, così da accelerare i procedimenti dell’amministrazione. Considerata la diminuzione del gettito che ne deriva e la rarità dei controlli effettuati sulle imprese (in media uno ogni 30 anni), la Commissione ha proposto all’unanimità di lasciare invariato il termine di cinque anni previsto dal Consiglio federale. A questo riguardo, sottolinea inoltre che anche l’imposta federale diretta, l’imposta preventiva e le tasse di bollo prevedono un termine di prescrizione relativo di cinque anni.
Il Consiglio nazionale ha inserito nella legge concernente l’imposta sul valore aggiunto un capoverso che assoggettava i consulenti fiscali al segreto professionale. La Camera bassa temeva infatti che l’obbligo di terzi di fornire informazioni potesse comportare per il consulente fiscale l’obbligo di consentire la consultazione dei documenti affidatigli. La Commissione ha proposto all’unanimità di stralciare il capoverso in questione, in quanto sarebbe estremamente problematico prevedere un segreto professionale per un titolo non protetto come quello di «consulente fiscale». I timori del Consiglio nazionale sono del resto infondati, poiché l’obbligo di terzi di fornire informazioni si estende unicamente ai dati concernenti la rilevanza e il genere di prestazioni fornite o ricevute dal consulente.
La Commissione ha poi bocciato all’unanimità la decisione del Consiglio nazionale di introdurre una disposizione che imponga al Consiglio federale di valutare periodicamente l’efficacia della revisione e di presentare un relativo rapporto entro cinque anni dall’entrata in vigore della disposizione. La Commissione è infatti dell’avviso che una valutazione sia utile soltanto se l’oggetto dell’analisi è stato definito con chiarezza, e tale non è il caso nella fattispecie.
La settimana prossima la Commissione si riunirà nuovamente e trasmetterà quindi il progetto alla propria Camera, affinché possa inserirlo nel programma della sessione estiva.
09.025 Accordo di libero scambio tra la Svizzera e il Giappone. Approvazione
La Commissione si è occupata dell’accordo di libero scambio tra Svizzera e Giappone, che approfondisce le già strette relazioni commerciali ed economiche tra la Svizzera e la seconda potenza economica mondiale. L’accordo copre un ampio campo di applicazione settoriale. Esso contiene disposizioni materiali sullo scambio di merci (liberalizzazione del commercio di prodotti industriali nonché prodotti agricoli scelti, trasformati e di base, regole d’origine, agevolazioni commerciali nonché eliminazione di ostacoli commerciali non tariffari), sullo scambio di servizi, sulla circolazione transfrontaliera di persone fisiche a scopi commerciali, sull’effettuazione e la protezione degli investimenti, sulla protezione della proprietà intellettuale, sulla promozione e la facilitazione del commercio elettronico.
La Commissione ha accolto con favore l’accordo di libero scambio sia perché è il primo accordo del genere stipulato dal Giappone con un Paese europeo, sia perché si ripercuoterà positivamente sulla congiuntura. La Commissione ha poi rilevato con soddisfazione che il preambolo dell’accordo richiama i principi della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo e fa riferimento alla salvaguardia dell’ambiente e all’impiego ottimale delle risorse naturali. La Commissione ha quindi espresso all’unanimità il proprio sostegno al decreto federale che approva l’accordo di libero scambio e l’accordo di attuazione con il Giappone.
Presieduta dalla consigliera agli Stati Simonetta Sommaruga (PS, BE), la Commissione si è riunita a Berna il 27 e 28 aprile 2009. A parte delle sedute hanno assistito il presidente della Confederazione Hans-Rudolf Merz e la consigliera federale Doris Leuthard.
Berna, il 28 aprile 2009 Servizi del Parlamento