Con una stretta maggioranza, la Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio Nazionale si è pronunciata a favore di un chiarimento delle disposizioni volte a regolare l’accesso dei lobbisti a Palazzo federale. Essa reputa che i cittadini abbiano il diritto di sapere quali persone possono accedere al Parlamento e hanno così la possibilità di influenzare le decisioni adottate dalle Camere federali.

Con 11 voti contro 11 e con il voto decisivo del suo presidente la Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio Nazionale (CIP-N) propone di dar seguito all’iniziativa parlamentare 09.486 «Lobby e trasparenza a Palazzo federale», depositata dalla consigliera nazionale Edith Graf-Litscher (PS/TG). Questo testo stabilisce che l’accesso dei lobbisti al Palazzo del Parlamento e il loro accreditamento siano ridefiniti da nuove disposizioni. Se la commissione omologa del Consiglio degli Stati dovesse condividere l’opinione della CIP-N, una nuova regolamentazione legale potrà essere elaborata.

Secondo la normativa in vigore ogni deputato ha il diritto di consegnare una carta d'accesso permanente a due persone di sua scelta, grazie alla quale esse possono entrare in ogni momento nel Palazzo del Parlamento. Queste carte d'accesso possono quindi essere consegnate a dei lobbisti. Sebbene il nome e le funzioni dei detentori di questi tesserini figurino in un registro, quest’ultimo non è pubblicato ed è consultabile unicamente in versione cartacea (art. 69 cpv. 2 della legge sul Parlamento). Secondo l’autrice dell’iniziativa e la maggioranza della Commissione queste disposizioni non garantiscono sufficiente trasparenza. L’iniziativa chiede quindi che vengano resi noti i lobbisti nonché i loro mandati e datori di lavoro; queste informazioni verrebbero poi pubblicate in Internet. Dalle deliberazioni della Commissione è del resto emerso un certo disagio circa l’eccessivo sviluppo del lobbismo negli ultimi anni; la CIP-N ritiene infatti che occorra studiare in quale modo sia possibile limitare il numero dei lobbisti in modo efficace.

Una minoranza della Commissione propone di respingere l’iniziativa, poiché teme che una nuova regolamentazione possa al contrario rafforzare gli stessi lobbisti. Essa ritiene inoltre che l’importanza delle lobby in Parlamento sia molto inferiore a quello che pensano l’opinione pubblica e gli stessi lobbisti: chi intende influenzare efficacemente il processo decisionale politico ha infatti interesse a utilizzare altri metodi più adeguati piuttosto che avvicinare i deputati nella «sala dei passi perduti» durante le sessioni, dopo che tutte le decisioni importanti sono già state prese in seno alle Commissioni.

 

09.085 n Sviluppo dell'acquis di Schengen. Introduzione della biometria nelle carte di soggiorno per stranieri

Nell’ambito dello sviluppo dell’acquis di Schengen la CIP-N ha pure esaminato il recepimento del regolamento dell’UE sull’introduzione della biometria nelle carte di soggiorno per stranieri. Queste saranno uniformate per poter combattere meglio contro l’immigrazione illegale e i soggiorni irregolari. I documenti saranno muniti di un microchip che conterrà una foto digitale del volto e due impronte digitali registrate elettronicamente. Il recepimento di questo regolamento da parte della Svizzera esige una modifica sia della legge federale sugli stranieri sia della legge federale sul sistema di informazione per il settore degli stranieri e dell’asilo. Con 23 voti contro 0 e 2 astensioni la Commissione ha approvato il disegno del Consiglio federale, dopo averlo modificato. Con 16 voti contro 8 e 1 astensione essa ha inoltre respinto la registrazione e la conservazione dei dati biometrici. La maggioranza della Commissione reputa che la registrazione dei dati biometrici non sia necessaria ed è inoltre dell’opinione che la tecnica della biometria presenti ancora lacune, poiché i problemi di sicurezza non sono ancora lontanamente stati tutti risolti. Una minoranza della Commissione reputa al contrario che bisogna saper essere ragionevoli. La registrazione e la conservazione dei dati biometrici non sono di per sé negative e nella fattispecie potranno semplificare il lavoro delle autorità cantonali competenti durante il rinnovo della carta di soggiorno.

 

09.089 n Legge federale sull’organizzazione del Governo e dell’Amministrazione. Modifica

Con 12 voti contro 10 e 3 astensioni, la CIP-N propone alla sua Camera di non entrare in materia sul disegno del Consiglio federale volto alla modifica della legge sull’organizzazione del Governo e dell’Amministrazione. Con questo disegno, il Consiglio federale propone di creare le basi legali necessarie per il trattamento dei dati personali relativi all’utilizzo dell’infrastruttura elettronica dell’Amministrazione. L’Esecutivo mira quindi a regolamentare una prassi già in vigore e a raggiungere una certa trasparenza, al fine di esercitare un certo controllo in questo ambito. La Commissione dubita tuttavia della necessità di elaborare dette basi legali. Si critica inoltre il disegno di legge – che autorizza l’analisi di dati relativi alle persone – in quanto non tiene sufficientemente conto della protezione della personalità, in particolar modo del personale della Confederazione.

La Commissione si è riunita il 14 gennaio 2010, sotto la presidenza del consigliere nazionale Yvan Perrin (UDC/NE). La consigliera federale Eveline Widmer-Schlumpf ha presenziato a parte della seduta. Le conclusioni della seduta, che ha avuto seguito il 15 gennaio 2010, saranno oggetto di un altro comunicato stampa.

 

 

Berna, 15 gennaio 2010 Servizi del Parlamento