Ricerca sull’essere umano. Legge federale
La Commissione della scienza, dell’educazione e della cultura del Consiglio degli Stati (CSEC-S) ha trasmesso al suo Consiglio il progetto di legge sulla ricerca umana. Di nuovo c’è che i Cantoni istituiscano organi di mediazione incaricati di trattare le domande e i reclami di partecipanti a progetti di ricerca.
Dopo avere sentito rappresentanti di Cantoni, Città e Comuni e di organizzazioni e istituzioni culturali, la Commissione è altresì entrata in materia sul messaggio sulla cultura.

Il 24 e 25 marzo 2011, la CSEC-S ha esaminato la legge federale concernente la ricerca sull’essere umano (09.079). Nella deliberazione di dettaglio, altrimenti conclusa, era rimasta aperta la questione se istituire organi di mediazione. Dopo avere preso atto del parere della Conferenza svizzera dei direttori cantonali della sanità (CDS), con 8 voti contro 1 e 2 astensioni la Commissione ha deciso di proporre al suo Consiglio di inserire organi di mediazione nella legge sulla ricerca umana. I Cantoni designino tali organi e siano responsabili  della loro organizzazione e dei compiti che devono adempiere. Una minoranza della  Commissione vorrebbe rinunciare a istituire gli organi di mediazione.

La Commissione ha poi approvato una proposta di rivenire su una deliberazione, decidendo quindi, con 8 voti contro 2 e 2 astensioni, di sostituire con la nozione di «studi clinici» quella di «progetti di ricerca», inserita dalla Commissione nell’articolo 55 capoverso 1, inserendo a sua volta nell’articolo 3 la definizione di quest’ultima. La Commissione ritiene che la nuova formulazione corrisponda alla prassi internazionale corrente e che, contrariamente a stabilire un registro per i progetti di ricerca autorizzati, stabilirne uno per gli studi clinici autorizzati diminuirebbe l’onere amministrativo. Una minoranza della  Commissione vorrebbe mantenere la formulazione inizialmente scelta dalla Commissione («progetti di ricerca»). Nella votazione sul complesso, la Commissione ha approvato all’unanimità il progetto di legge concernente la ricerca sull’essere umano.

Con 9 voti contro 0 e 2 astensioni, la Commissione ha approvato la mozione della sua omologa del Consiglio nazionale sulle sperimentazioni terapeutiche (11.3001). Ha tuttavia proceduto a modifiche, elaborate da un gruppo di lavoro interno. In primo luogo, nel testo della mozione è stato inserito il termine di due anni entro il quale il Consiglio federale deve adempiere al suo mandato. In secondo luogo, la Commissione lo incarica in modo deciso di accertare le zone d’ombra esistenti a livello giuridico e la necessità di intervento e di formulare proposte volte a completare le disposizioni in vigore. Per finire, è stato anche rafforzato il mandato conferito al Consiglio federale di escludere le sperimentazioni terapeutiche discutibili, interpretate a danno del paziente ed effettuate senza averlo prima informato e aver ottenuto il suo consenso.

La CSEC-S ha poi eseguito audizioni concernenti il messaggio sulla cultura 2012-2015 (Promozione della cultura nel periodo 2012-2015; 11.020), alle quali hanno preso parte rappresentanti della  Conferenza svizzera dei direttori cantonali della pubblica educazione (CDPE), della Fondazione Pro Helvetia, dell’Unione delle Città svizzere e dell’Associazione dei Comuni svizzeri, delle associazioni mantello Suisseculture, Cinésuisse e Lega svizzera del patrimonio nazionale, dell’istituzioni svizzere di fotografia (Association suisse des institutions pour la photographie) e della Commissione federale della fotografia. In generale, questo primo messaggio sul finanziamento, elaborato in virtù della nuova legge sulla promozione della cultura, è stato accolto favorevolmente sia dai partecipanti alle audizioni, sia dai membri della Commissione e ritenuto una buona base per i successivi messaggi sulla cultura. La Commissione ha tuttavia constatato che con gli aiuti finanziari inseriti dal Consiglio federale nei decreti federali non è possibile soddisfare nella misura desiderata le richieste degli operatori culturali. I membri della Commissione devono ora affrontare la difficile sfida di decidere se e per quali settori della cultura vogliono aumentare i singoli limiti di spesa.

La Commissione ha deciso all’unanimità di entrare in materia sul progetto. La deliberazione di dettaglio è all’ordine del giorno il 17 maggio 2011.

 

La Commissione si è riunita il 9 maggio 2011 a Berna, sotto la presidenza del consigliere agli Stati Theo Maissen (PDC/GR) e alla presenza del consigliere federale Didier Burkhalter.

 

Berna, 10 maggio 2011 Servizi del Parlamento