Il 7 luglio 2011 è stata depositata l'iniziativa popolare «Elezione del Consiglio federale da parte del Popolo» (12.056). Il Consiglio federale chiede all'Assemblea federale di raccomandare a Popolo e Cantoni di respingere l'iniziativa. La CIP-S si allinea con 9 voti contro 2 e 1 astensione a tale proposta.
La Commissione vede in particolare un pericolo per il funzionamento del Consiglio federale quale organo di governo collegiale. Ogni membro del Consiglio federale dovrebbe profilarsi in vista della rielezione e sarebbe pertanto meno motivato ad assumersi la responsabilità nei confronti del suo elettorato di decisioni poco felici prese dal Collegio. Nel complesso l'influenza dei partiti sui singoli membri di governo si farebbe sentire più sensibilmente: per il loro partito politico i membri di governo avrebbero il ruolo di trascinatori nella campagna elettorale.
Anche l'elezione in un circondario elettorale nazionale è estranea al sistema federalista svizzero. Da questo punto di vista, anche il paragone con l'elezione popolare degli esecutivi cantonali non regge: i Cantoni costituiscono circondari elettorali relativamente omogenei, mentre a livello federale occorrerebbe condurre una campagna elettorale nazionale in diverse regioni linguistiche. Una simile campagna elettorale prenderebbe molto tempo e denaro. Nel contempo in un circondario elettorale nazionale le premesse sarebbero poco chiare per gli elettori poiché, nell'intento di assicurarsi una rappresentanza in seno al Consiglio federale, i partiti proporrebbero un numero quanto maggiore possibile di candidati in tutte le regioni del Paese. La Commissione reputa controproducente anche il disciplinamento di quote proposto dall'iniziativa allo scopo di garantire la rappresentanza delle minoranze linguistiche. Considerando il Ticino e la Romandia come un'unità, questi ultimi sarebbero di fatto resi antagonisti.
La Commissione teme d'altro canto anche un indebolimento della posizione del Parlamento rispetto all'Esecutivo. Un Consiglio federale eletto dal Popolo potrebbe sentirsi meno in obbligo nei confronti del Parlamento.
La minoranza della Commissione vede tuttavia nell'elezione popolare del Consiglio federale un adeguato strumento per rafforzare la partecipazione democratica diretta a livello federale. L'elezione popolare degli Esecutivi a livello cantonale ha dato buoni risultati.
Ancora tessere d'accesso per i lobbisti
Il consigliere agli Stati Minder (V, SH) chiede con la sua iniziativa parlamentare che i lobbisti non ricevano più tessere d'accesso permanenti alle aree del Palazzo del Parlamento chiuse al pubblico. I deputati potranno dare le proprie tessere solo al collaboratore personale e a un unico membro della propria cerchia familiare allargata (12.401 Meno lobbisti a Palazzo federale). La Commissione si è pronunciata con 3 voti contro 2 e 5 astensioni contro l'iniziativa. Essa vuole lasciar decidere al singolo deputato a chi dare le sue tessere d'accesso.
Inizio dell'eliminazione delle divergenze per la legge sull'asilo
La Commissione si è in seguito occupata delle divergenze con il Consiglio nazionale relative alla revisione della legge sull'asilo sorte nella sessione estiva (10.052 s Legge sull'asilo. Modifica). Prima di iniziare la discussione di dettaglio essa si è informata presso il capo del DFGP, consigliera federale Simonetta Sommaruga, accompagnata dal presidente della Conferenza delle direttrici e dei direttori dei dipartimenti cantonali di giustizia e polizia (CDDGP), dal consigliere di Stato Hans-Jürg Käser (BE), nonché dal presidente della Conferenza delle direttrici e dei direttori cantonali delle opere sociali (CDOS) e dal consigliere di Stato Peter Gomm (SO), sullo stato dei lavori del Gruppo di lavoro della Confederazione e dei Cantoni riguardanti ulteriori provvedimenti di accelerazione della procedura nell'ambito dell'asilo. Questi provvedimenti dovranno essere realizzati nell'ambito della rielaborazione del progetto originale del Consiglio federale (progetto 2), rinviato dalle Camere al Consiglio federale.
In merito al cambiamento di sistema proposto dal Consiglio nazionale in cui si prevede di passare dall'aiuto sociale all'aiuto d'emergenza per tutte le persone in procedura di asilo, la Commissione ha sentito le delegazioni della CDOS (rappresentata dal suo presidente Peter Gomm e da Christoph Brutschin, consigliere di Stato del Cantone di Basilea-Città) e dell'Unione delle città svizzere (rappresentata da Martin Waser, responsabile del dicastero delle opere sociali della Città di Zurigo).
La Commissione informerà presumibilmente sulle sue decisioni dopo la seduta del 27 agosto 2012.
La Commissione si è riunita il 2 e 3 luglio a Berna sotto la presidenza di Robert Cramer (GE).
Berna, 2 luglio 2012 Servizi del Parlamento