Custodia di bambini complementare alla famiglia
Riunitasi a Locarno, la Commissione della scienza, dell'educazione e della cultura del Consiglio nazionale (CSEC-N) propone di prorogare la durata di validità della legge federale sugli aiuti finanziari per la custodia di bambini complementare alla famiglia. Il progetto prevede di stanziare 120 milioni di franchi per creare strutture di custodia collettiva diurna durante altri quattro anni, ossia fino al gennaio 2009.

La legge federale sugli aiuti finanziari per la custodia di bambini complementare alla famiglia disciplina il sostegno alle strutture di custodia collettiva diurna nei primi due anni dalla loro apertura. La sua durata di validità scade nel gennaio 2015. Dopo che in primavera entrambe le CSEC hanno dato seguito all'iniziativa parlamentare Quadranti 13.451 n Prosecuzione ed estensione del programma di aiuti finanziari per la custodia di bambini complementare alla famiglia, nella sua seduta odierna la CSEC-N ha deciso di trasmettere al Consiglio nazionale, e per parere al Consiglio federale, un progetto che prevede di prorogare la durata di validità della legge fino al 2019 con un credito di 120 milioni di franchi.

Una minoranza propone di non entrare in materia. Diverse minoranze propongono invece di modificare la legge vigente. Secondo una di queste l'ammontare massimo degli aiuti finanziari dovrebbe essere fissato a un quarto delle spese d'investimento e di gestione (invece di un terzo) e a 3500 franchi per posto (invece di 5000). Secondo un'altra minoranza dovrebbe essere leggermente adeguato o integrato il calcolo per la concessione degli aiuti finanziari: se, dopo il primo anno di esercizio, la struttura vanta una copertura di almeno l'80 per cento, dovrebbero cadere ulteriori diritti ad aiuti finanziari. Inoltre, questi ultimi dovrebbero essere erogati soltanto per i posti non occupati. Un'altra minoranza propone di concedere gli aiuti finanziari soltanto se il capitale proprio è inferiore a 50 000 franchi. Anche la possibilità di vincolare gli aiuti finanziari al grado d'innovazione del singolo progetto è osteggiata da una minoranza. Infine una minoranza vuole limitare il credito a 60 milioni di franchi.

La Commissione ha inoltre colto l'occasione della sua presenza a Locarno per occuparsi di promozione del pluralismo linguistico e delle lingue nazionali. Alla presenza del presidente del Consiglio di Stato del Cantone Ticino, Manuele Bertoli, i membri della Commissione hanno discusso della promozione dell'italiano in generale e della questione della seconda lingua nelle scuole primarie e secondarie. Il tema della politica linguistica della Confederazione sarà di nuovo trattato nella prossima seduta della CSEC-N.

Presieduta dal consigliere nazionale Matthias Aebischer (PS/BE), la Commissione si è riunita a Locarno il 12 agosto 2014.

 

Berna, 12 agosto 2014 Servizi del Parlamento