La Commissione ha respinto la maggior parte delle proposte depositate, seguendo così le decisioni del Consiglio degli Stati, ampiamente in sintonia con il disegno del Consiglio federale. Sono state depositate diverse proposte di minoranza, in particolar modo sui punti seguenti: divieto d’applicazione della legge ai fornitori di servizi di comunicazione derivati (6 voti); ridefinizione della competenza del Consiglio federale di estendere o ridurre gli obblighi da parte di certe categorie di fornitori di servizi di telecomunicazione (diverse proposte; da 4 a 8 voti); soppressione dell’obbligo di conservare i dati secondari (4 voti); obbligo di conservare questo tipo di dati in Svizzera (9 voti); limitazione delle informazioni fornibili sugli utenti dei servizi di telecomunicazione (6 voti).
La Commissione terminerà i propri lavori nel corso delle prossime sedute. Si delibererà soprattutto sui mezzi di sorveglianza detti speciali, sia che si tratti di dispostivi tecnici («IMSI-catchers») che di programmi informatici («GovWare»).
Codice penale; Codice penale militare. Modifica del diritto sanzionatorio
Nell’ambito dell’eliminazione delle divergenze fra le Camere, la Commissione ha esaminato la modifica del diritto sanzionatorio (12.046). Con 13 voti contro 10, propone di fissare l’importo minimo dell’aliquota giornaliera di regola a 30 franchi, prevedendo altresì la possibilità di ridurla a 10 franchi, se la situazione personale ed economica lo impone; tre minoranze si rifanno al tenore del disegno e propongono di fissare l’importo minimo dell’aliquota giornaliera rispettivamente a 10, 20 e 30 franchi (art. 34 cpv. 2 D-CP). Per la riscossione della pena pecuniaria, la Commissione propone con 17 voti contro 6 e un’astensione di allinearsi al Consiglio degli Stati e mantenere la possibilità di concedere la dilazione del pagamento e di procedere a un’eventuale esecuzione per debiti; una minoranza si allinea alla posizione del Consiglio nazionale (art. 35 e 36 D-CP).
Con 18 voti contro 6, la Commissione condivide il parere del Consiglio degli Stati secondo cui è onere del legislatore di fissare i criteri che permettono al giudice di pronunciare una pena detentiva invece di una pecuniaria; una minoranza condivide la posizione del Consiglio nazionale (art. 41 D-CP). La Commissione rifiuta senza opposizione la proposta del Consiglio degli Stati di prevedere la sospensione condizionale della pena esclusivamente per metà della pena pecuniaria (art. 42 D-CP). In merito al decreto d’accusa (art. 352 CPP), la Commissione propone con 16 voti contro 6 e un’astensione di mantenere la decisione del Consiglio nazionale.
Previdenza professionale in caso di divorzio
La Commissione ha iniziato la deliberazione di dettaglio del disegno del Consiglio federale (13.049), allineandosi in larga parte alle proposte del Consiglio federale e del Consiglio degli Stati. Contrariamente alla posizione del Consiglio federale e del Consiglio degli Stati, la maggioranza della Commissione vuole che in caso di divorzio le pretese in materia di previdenza professionale acquisite durante il matrimonio fino al passaggio in giudicato della sentenza di divorzio siano conguagliate (art. 122 cpv. 1 D-CC). Una minoranza chiede di seguire il disegno del Consiglio federale. A causa di questa deliberazione verranno probabilmente effettuati aggiustamenti in altri punti del disegno. La Commissione discuterà gli eventuali aggiustamenti nel corso delle prossime sedute. Con tale progetto si intende eliminare le lacune del conguaglio della previdenza professionale in caso di divorzio.
Reati violenti
Con 17 voti contro 6 la Commissione propone alla propria Camera di non dare seguito all’iniziativa parlamentare 13.470; una minoranza propone di darle seguito. La maggioranza della Commissione reputa iniquo l’aumento dell’entità della pena per determinati reati gravi e, alla luce della revisione di legge annunciata dal Consiglio federale concernente l’armonizzazione delle norme penali, non vede per il momento alcuna necessità di agire.
La Commissione si è riunita a Berna il 22 e il 23 gennaio 2015 sotto la presidenza del consigliere nazionale Alec von Graffenried (G, BE).
Berna, 23 gennaio 2015 Servizi del Parlamento