La Commissione ha preso atto che con
l’adozione dell’«Agenda Integrazione Svizzera» nell’aprile 2018 è stata
chiarita sia la questione della ripartizione delle competenze fra la
Confederazione e i Cantoni e all’interno dell’Amministrazione federale, sia la
questione del finanziamento delle prestazioni a sostegno dell’integrazione
fornite nel settore dell’asilo. Analogamente al Consiglio degli Stati, la
maggioranza della Commissione ravvisa tuttavia la necessità di un intervento
politico a favore dell’integrazione di adolescenti e giovani adulti che si
stabiliscono in Svizzera sulla base del diritto in materia di stranieri (e non
del diritto in materia d’asilo). Sono necessari ulteriori sforzi per
raggiungere l’obiettivo di politica della formazione ampiamente riconosciuto,
secondo cui il 95 per cento di tutti i 25enni residenti in Svizzera deve essere
in possesso di un titolo di livello secondario II.
La mozione del Consiglio degli Stati chiede al
Consiglio federale di elaborare, d’intesa con i Cantoni, una soluzione per
l’integrazione di adolescenti e giovani adulti immigrati successivamente da
Stati dell’UE/AELS e da Stati terzi, la quale tenga conto degli orientamenti
fissati nell’Agenda Integrazione (18.3707). La Commissione ha preso atto che la
Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e l'innovazione (SEFRI), in
collaborazione con la Conferenza svizzera dei direttori cantonali della
pubblica educazione (CDPE), sta elaborando un’analisi volta a determinare
l’entità e il profilo di questo gruppo target. In attesa di tale analisi e in
considerazione del principio di diritto procedurale secondo cui la mozione non
può essere sospesa, la Commissione ha deciso di raccomandarne la reiezione. La
maggioranza della Commissione considera comunque poco opportuno fare
riferimento agli obiettivi dell’Agenda Integrazione, dato che i programmi
d’integrazione destinati agli immigrati secondo il diritto nel settore degli
stranieri sono di competenza cantonale e nei Cantoni sono già state avviate
molte misure in tal senso.
Una minoranza propone alla Camera di
accogliere la mozione. Sebbene sia consapevole del fatto che solo l’analisi menzionata,
affidata congiuntamente alla SEFRI e alla CDPE, consentirà di definire con
precisione possibili misure, ritiene che con l’adozione della mozione il
Consiglio federale sarebbe maggiormente stimolato a sostenere questi sforzi.
18.053 s Giochi olimpici e paraolimpici invernali 2026 in
Svizzera. Contributi della Confederazione
La Commissione raccomanda all’unanimità al
Consiglio nazionale di non entrare in materia sul progetto a sostegno dei
giochi olimpici e paraolimpici invernali 2026 in Svizzera. Dopo la bocciatura
del Popolo vallesano del 10 giugno 2018 e il successivo ritiro della richiesta
di finanziamento di Swiss Olympic, il messaggio del Consiglio federale è
divenuto privo d’oggetto. La Commissione è stata informata dal consigliere
federale Guy Parmelin sull’impegno assunto dalla Confederazione per la
candidatura vallesana, ma la discussione che ne è seguita è stata dedicata
principalmente agli attuali progetti nell’ambito della promozione dello sport
di massa e al sostegno ai campi sportivi durante la scuola dell’obbligo.
Attualmente sono pendenti diversi interventi parlamentari in materia e la
Commissione seguirà da vicino l’evoluzione in questo settore.
Ulteriori soggetti dibattuti
La Commissione ha avviato i lavori in vista
del prossimo messaggio ERI procedendo a un esame approfondito del «Rapporto
sulla formazione 2018». Questo documento, pubblicato ogni quattro anni dal
Centro svizzero di coordinamento della ricerca educativa, fornisce in sintesi
una panoramica del nostro sistema educativo.
Si è inoltre occupata di un primo bilancio
dell’«offensiva MINT», dell’impatto della riforma delle Accademie e del
finanziamento delle cattedre da parte del settore privato, nonché del bachelor
con pratica integrata (PiBS).
Inoltre, nell’ambito di una procedura di
corapporto la Commissione ha esaminato le voci del budget 2019 relative alla
ricerca e alla formazione. Con un’ampia maggioranza, propone alla Commissione
delle finanze di aumentare di poco più di 120 milioni di franchi l’importo
totale dei crediti proposti dal Consiglio federale. Le risorse supplementari
verrebbero destinate alla formazione professionale, ai contributi alle
università e alle scuole universitarie professionali, nonché ai politecnici e
al FNS.
Presieduta dalla consigliera nazionale
Christine Bulliard-Marbach (PPD, FR), la Commissione si è riunita a Berna il 18
e il 19 ottobre 2018. A parte della seduta erano presenti la consigliera
federale Simonetta Sommaruga, capo del DFGP, e il consigliere federale Guy
Parmelin, capo del DDPS.