La sottocommissione sull’intelligenza artificiale e i diritti umani dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, che dal 25 gennaio 2024 è presieduta dal consigliere nazionale Damien Cottier (PLR, NE), si è riunita il 18 e 19 novembre 2024 per dibattere su diversi ambiti dei diritti umani che sono confrontati con gli effetti dell’evoluzione dell’IA.
I membri della sottocommissione hanno avuto modo di discutere dell’avanzamento della nuova
convenzione quadro del Consiglio d’Europa sull’intelligenza artificiale e i diritti umani, la democrazia e lo Stato di diritto del 5 settembre 2024. Si tratta del primo trattato che disciplina l’IA a livello mondiale e del primo strumento giuridico internazionale vincolante in materia. Attualmente conta 11 firmatari tra cui l’Unione europea, gli Stati Uniti e il Regno Unito.
La sottocommissione ha poi esaminato il ruolo delle Nazioni Unite nella governance dell’IA. In merito, ha sentito alcuni esperti delle Nazioni Unite, dell’Unione internazionale delle telecomunicazioni e dell’UNESCO. I legami tra IA, conflitti armati e sicurezza sono stati al centro di un altro incontro durante il quale i parlamentari hanno sentito gli esperti del Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR), del Geneva Center for Security Policy (GCSP) e dell’Istituto delle Nazioni Unite per la ricerca sul disarmo (UNIDIR). L’attenzione si è spostata sulla dimensione nazionale in particolare durante il dibattito sull’impatto dell’IA sui processi democratici. La sottocommissione ha sentito alcuni esperti della Confederazione, tra i quali Andrin Eichin dell’UFCOM e il delegato alla digitalizzazione del Cantone di Ginevra Alexander Barclay, nonché una delegazione della società civile guidata da AlgorithmWatch. Alexis Favre, che presenta la trasmissione «Infrarouge» su RTS, ha condotto una tavola rotonda sul ruolo dell’IA nel dibattito pubblico e nel lavoro parlamentare, alla quale hanno partecipato, tra gli altri, i consiglieri nazionali Céline Amaudruz (UDC, GE) e Samuel Bendahan (PS, VD), nonché un esponente dell’Unione interparlamentare (UIP). L’incontro si è chiuso con una discussione sul ruolo e sulle responsabilità del settore privato nel contesto dell’IA.
Ha aperto la sessione Carole-Anne Kast, consigliera di Stato ginevrina incaricata del dipartimento delle istituzioni e della digitalizzazione. Ha preso brevemente la parola anche Sylvie Bollini, ambasciatrice del Consiglio d’Europa presso l’ONU a Ginevra.
Durante la sessione i partecipanti hanno fatto visita al Museo internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa e all’Organizzazione europea per la ricerca nucleare CERN, che quest’anno festeggiai suoi 70 anni. Creato con l’obiettivo di costituire una forza scientifica unitaria in Europa dopo la Seconda guerra mondiale, il CERN sta attualmente sviluppando l’«Open Quantum Institute» per far progredire la strategia delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile attraverso il progetto «quantum for good». Le due visite culturali hanno permesso ai membri della sottocommissione di saperne di più sull’azione umanitaria e sul nesso tra tecnologia e società.
Baldur Zarra, Parlamentsdienste©
Baldur Zarra, Parlamentsdienste©
Baldur Zarra, Parlamentsdienste©
Baldur Zarra, Parlamentsdienste©
Baldur Zarra, Parlamentsdienste©
Baldur Zarra, Parlamentsdienste©
Baldur Zarra, Parlamentsdienste©
CERN©
Baldur Zarra, Parlamentsdienste©
Baldur Zarra, Parlamentsdienste©