In risposta all’iniziativa parlamentare Silberschmidt. «Gli imprenditori che pagano i contributi per l'assicurazione contro la disoccupazione devono anche essere assicurati contro la disoccupazione» (20.406), la Commissione della sicurezza sociale e della sanità del Consiglio nazionale (CSSS-N) ha, il 3 luglio 2023, adottato un progetto preliminare che prevede di modificare la legge sull’assicurazione contro la disoccupazione (LADI).
La CSSS-N ritiene che le persone in una posizione analoga a quella dei datori di lavoro e i loro coniugi occupati nell’azienda non siano al momento sufficientemente assicurati in caso di disoccupazione. In base alla legislazione attuale (legge federale sull’assicurazione per la vecchiaia e per i superstiti, LAVS), queste persone sono tenute a pagare i contributi per l’assicurazione contro la disoccupazione come lavoratori dipendenti. Allo stesso tempo, oggi hanno diritto all’indennità di disoccupazione (ID) solo quando rinunciano definitivamente a una posizione analoga a quella dei datori di lavoro, ad esempio se si dimettono dal consiglio d’amministrazione, se vendono le azioni, se l’azienda viene venduta, o se questa viene liquidata e il processo di liquidazione è stato completato. Fino ad allora, tuttavia, non hanno diritto all’indennità.
Con il presente progetto preliminare, la Commissione presenta due varianti per tutelare meglio in caso di disoccupazione le persone in una posizione analoga a quella dei datori di lavoro e i loro coniugi occupati nell’azienda. La variante della maggioranza prevede che queste persone abbiano diritto all’ID analogamente agli altri dipendenti, a determinate condizioni e se hanno lavorato nell’azienda per almeno due anni prima di perdere il posto di lavoro. La minoranza, invece, propone di esentare completamente sia queste persone sia i loro coniugi occupati nell’azienda dall’obbligo di pagare i contributi all’assicurazione contro la disoccupazione.
Con 18 voti contro 6 e 1 astensione, la Commissione ha accolto il progetto preliminare e ha deciso di porlo in consultazione, con il relativo rapporto esplicativo, fino al 24 novembre 2023. La relativa documentazione è consultabile sui seguenti siti Internet: