Il Consiglio federale ha consultato la Commissione della politica estera del Consiglio nazionale (CPE-N) in merito alla posizione negoziale della Svizzera in vista dell’11a Conferenza ministeriale ordinaria dell’Organizzazione mondiale del commercio (OMC) che si terrà dal 10 al 13 dicembre 2017 a Buenos Aires. Il 16 e 17 ottobre, durante la prima fase di lettura del testo da parte della Commissione, sono state espresse importanti riserve in merito ai principi di riferimento per il settore agricoltura e sviluppo sostenibile. Nella seduta di ieri la Commissione ha preso atto che il Consiglio federale ha adeguato il progetto di mandato tenendo in gran parte conto delle richieste formulate all’interno della Commissione. Una parte della Commissione è però ancora dell’opinione che nel mandato le disposizioni in materia di sostenibilità non siano sufficientemente considerate. La Commissione ha respinto con 15 voti contro 8 e 2 astensioni una proposta secondo cui la Svizzera avrebbe dovuto impegnarsi affinché nella dichiarazione ministeriale di Buenos Aires vengano integrate le tematiche ambientali ed elementi che si prefiggono di promuovere il lavoro in condizioni dignitose. La Commissione ha inoltre approvato all’unanimità (con 22 voti favorevoli) il mandato negoziale per la revisione dell’accordo concernente la tutela degli investimenti concluso dalla Svizzera con la Slovacchia.
La Commissione ha potuto avere un primo scambio di vedute con il nuovo capo del Dipartimento degli affari esteri, il consigliere federale Ignazio Cassis, in merito a varie tematiche d’attualità nel settore della politica estera ed europea. La discussione è stata incentrata sui più recenti sviluppi dei dossier comuni fra la Svizzera e l’Unione europea (UE), sul contributo di coesione della Svizzera all’UE, sull’evoluzione dei negoziati concernenti la Brexit e sull’imminente visita del presidente della Commissione Jean-Claude Junker.
Riunita presso il Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR), la CPE-N ha colto l’occasione per incontrare la vicepresidente del CICR Christine Beerli che ha presentato alla Commissione le grandi operazioni in corso a livello mondiale e il genere di attività svolte dal CICR a seconda della situazione in cui si trova ad operare. Sono inoltre state tematizzate le preoccupazioni attuali dell’organizzazione, come la frammentazione e sovrapposizione dei conflitti, l’accumulo di crisi prolungate e le loro conseguenze, e la progressiva erosione del rispetto portato al diritto umanitario a fronte di una diversificata gamma di bisogni in continuo aumento. La discussione ha inoltre toccato i temi dell’attività svolta dal CICR a Ginevra e del finanziamento dell’organizzazione.
Per l’occasione la Commissione ha inoltre proceduto all’audizione di alcuni specialisti in merito alla questione dei flussi finanziari sleali e illeciti provenienti da Paesi in sviluppo, sentendo Ben Dickinson, responsabile della Divisione delle relazioni mondiali e dello sviluppo presso l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo (OCDE), Gilles Carbonnier, professore di economia internazionale all’Institut de hautes études internationales et du développement di Ginevra e Mark Pieth, professore di diritto penale all’università di Basilea.
Dopo le audizioni, la CPE-N ha respinto una proposta di postulato che chiedeva l’elaborazione di un rapporto in merito alla procedura di iscrizione a registro di commercio.
La Commissione ha inoltre preso atto del rapporto del Consiglio federale sul finanziamento internazionale delle misure relative al clima (15.3798 n). Pur riconoscendo l’importanza di questa problematica, la Commissione ha deciso per il momento di non richiedere all’Amministrazione ulteriori rapporti in tale ambito, respingendo con 13 voti contro 9 due proposte corrispondenti.
La Commissione si è riunita il 6 e 7 novembre 2017 a Ginevra presso la sede del CICR sotto la presidenza del consigliere nazionale Roland Rino Büchel (UDC, SG).