Dal 18 al 22 ottobre 2021 una delegazione di otto membri della Commissione della politica estera del Consiglio nazionale (CPE-N) sarà nel Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord (Regno Unito) per una visita di lavoro. A quasi dieci mesi dall’avvenuta Brexit la visita vuole essere un’occasione per trarre un primo bilancio sulle esperienze britanniche dall’uscita dell’UE. Con la sua visita, la delegazione sottolinea anche l’interesse della Svizzera ad approfondire ulteriormente le relazioni con il Regno Unito riallacciandosi così alla strategia di successo «Mind the Gap».

​Dal referendum sulla Brexit, svoltosi il 23 giugno 2016, sono ormai trascorsi oltre cinque anni. Dopo i negoziati di recesso e la firma con l’UE dell’accordo sulle relazioni future («Accordo di commercio e cooperazione»), il Regno Unito è uscito dal mercato unico e dall’unione doganale dell’UE all’inizio del 2021. Nello scambio con gli interlocutori britannici, per la Commissione sarà interessante capire come funzionano nella pratica i rapporti con l’UE in qualità di Stato terzo e quali conseguenze economiche comporta la Brexit. La Commissione sarà interessata in particolare a sapere in che modo l’economia di esportazione britannica sta affrontando i nuovi ostacoli non tariffari al commercio e i controlli doganali nel traffico di merci con l’UE, se ci sono stati cambiamenti nelle catene di approvvigionamento e nei flussi commerciali e in che misura la carenza di manodopera, attualmente evidente tra l’altro nel settore della logistica, è riconducibile alla Brexit.

Un secondo aspetto rilevante che sarà affrontato nel quadro del viaggio di lavoro riguarda le relazioni bilaterali tra la Svizzera e il Regno Unito. La Brexit ha comportato un nuovo inizio non solo per le relazioni tra Bruxelles e Londra, ma anche per numerosi Paesi terzi come la Svizzera; fino alla Brexit le loro relazioni con il Regno Unito erano infatti regolate attraverso l’UE. Già pochi mesi dopo il referendum del 2016, il Consiglio federale, nella sua strategia «Mind the Gap», si era prefissato di assicurare, per quanto possibile, i diritti e gli obblighi esistenti nelle relazioni bilaterali in modo da poter così garantire la continuità e la certezza della pianificazione. Il regime successivo negoziato da allora con il Regno Unito comprende complessivamente nove accordi bilaterali. La Svizzera è stata uno dei primi Paesi terzi ad aver concluso con cui il Regno Unito un accordo commerciale «Rollover».
In una prossima fase si tratterà di consolidare ed estendere ulteriormente queste relazioni. Il Regno Unito è il sesto più importante partner commerciale della Svizzera e in termini di esportazioni di servizi è addirittura il terzo Paese di destinazione. In diversi settori (p. es. servizi, commercio digitale o proprietà intellettuale) l’Accordo di commercio e cooperazione tra l’UE e il Regno Unito si estende oltre quello bilaterale concluso con il nostro Paese. Durante i colloqui, la delegazione parlamentare ribadirà l’interesse della Svizzera ad ampliare ulteriormente le relazioni commerciali. Lo stesso vale per la cooperazione nel settore finanziario, dove l’intenzione è quella di facilitare il reciproco accesso al mercato dei servizi finanziari.

Nei colloqui con i presidenti della commissione degli affari esteri e della commissione per il commercio internazionale della Camera dei comuni, la delegazione discuterà sulla nuova impostazione della politica estera britannica: dopo l’avvenuta Brexit il Governo britannico si prepara a ridisegnare e a rendere più globale la propria politica estera e di sicurezza all’insegna dello slogan «Global Britain». La nuova strategia di politica estera è incentrata sulla volontà di impegnarsi a favore di società democratiche e rotte marittime aperte in tutto il mondo. Sempre secondo questa strategia, il Regno Unito intende inoltre orientarsi maggiormente verso la regione dell’Indo-Pacifico.

Oltre a Londra, la visita di lavoro porterà la Commissione a Edimburgo e a Belfast. In occasione del referendum del 2016, la maggioranza dell’elettorato scozzese e nordirlandese aveva votato contro l’uscita dall’UE. In questo contesto, per la delegazione svizzera sarà interessante capire l’impatto avuto dal processo della Brexit sulla situazione politica in queste parti del Paese e sull’unione tra le quattro nazioni costitutive del Regno Unito: Inghilterra, Galles, Scozia e Irlanda del Nord. Mentre a Edimburgo i colloqui saranno incentrati sulla volontà del Governo locale di tenere un secondo referendum sull’indipendenza della Scozia, a Belfast la delegazione sarà informata sulle tensioni legate al protocollo sull’Irlanda del Nord.

La delegazione della CPE-N sarà diretta dalla presidente della CPE-N Tiana Angelina Moser (PVL, ZH). Sarà inoltre composta dai seguenti membri del Consiglio nazionale: Christine Bulliard-Marbach (Alleanza del Centro, FR), Christa Markwalder (PLR, BE), Roger Köppel (UDC, ZH), Fabian Molina (PS, ZH), Yves Nidegger (UDC, GE), Eric Nussbaumer (PS, BL) e Nicolas Walder (I Verdi, GE).