La Commissione della politica estera del Consiglio nazionale (CPE-N) ha approvato due accordi di libero scambio conclusi dagli Stati dell’AELS con la Thailandia e il Kosovo, nonché l’aumento del capitale di garanzia della Banca africana di sviluppo, e si è informata sui recenti sviluppi in materia di tariffe doganali statunitensi e sulla conclusione di un nuovo accordo di libero scambio con il Mercosur.

La CPE-N ha proceduto all’esame preliminare dei due accordi di libero scambio conclusi dagli Stati dell’AELS con la Thailandia (25.066) e il Kosovo (25.070). Consapevole dell’importanza che la diversificazione dei mercati riveste per l’industria svizzera delle esportazioni, la Commissione ha approvato nella votazione sul complesso i rispettivi decreti federali, con 15 voti contro 0 e 7 astensioni per quanto riguarda la Thailandia e all’unanimità per il Kosovo. Nel quadro della deliberazione di dettaglio del decreto federale che approva l’Accordo con la Thailandia, la Commissione ha respinto, con 15 voti contro 7 e 0 astensioni, due proposte intese, da un lato, a introdurre un nuovo articolo che incarica il Consiglio federale di promuovere la democrazia, lo Stato di diritto e i diritti umani e, dall’altro, a istituire un fondo per sostenere finanziariamente le misure di cooperazione tecnica e di rafforzamento delle capacità.

La CPE-N ha inoltre esaminato il messaggio del Consiglio federale «Aumento del capitale di garanzia della Banca africana di sviluppo. Partecipazione della Svizzera» (25.045). Il Consiglio federale propone di partecipare a tale aumento con un credito d’impegno di 1,56 miliardi di franchi. La Commissione ha approvato nella votazione sul complesso il relativo decreto federale con 14 voti contro 8 e 1 astensione. L’oggetto passerà all’esame del Consiglio nazionale nella sessione invernale.

Infine, alla presenza del vicepresidente della Confederazione e capo del Dipartimento dell’economia, della formazione e della ricerca, il consigliere federale Guy Parmelin, la CPE-N ha fatto il punto della situazione sui dazi doganali imposti dagli Stati Uniti e sulla conclusione di un nuovo accordo di libero scambio con il Mercosur.

Situazione nel Vicino Oriente: audizione della presidente del CICR e sviluppi recenti

La Commissione ha incontrato la presidente del Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR), Mirjana Spoljaric Egger, per discutere delle attività svolte dal CICR sui principali teatri operativi attualmente aperti: l’Ucraina, il Sudan e Gaza. Per quanto riguarda il Territorio palestinese occupato, la commissione ha preso atto delle sfide cui è confrontata l’organizzazione – riguardanti, per esempio, l’accesso all’acqua e all’elettricità – e le conseguenze che ne derivano, in particolare a livello migratorio. La commissione ha preso atto della necessità che vengano fornite risposte politiche, prese in modo concertato.

La discussione ha toccato anche il problema riguardante il rispetto diseguale del diritto internazionale umanitario e l’aumento delle violazioni dello stesso. A tale proposito, è stata sottolineata la complementarità delle azioni intraprese dalla Svizzera e dal CICR a favore della difesa del diritto internazionale umanitario. Durante l’incontro si è inoltre parlato delle preoccupazioni della Ginevra internazionale riguardo alle pressioni finanziarie cui è confrontata. La Commissione ha constatato che il finanziamento umanitario viene ridotto a vantaggio di altri settori, mentre i conflitti si intensificano e si protraggono sempre più a lungo, e il lavoro umanitario comporta rischi sempre maggiori.

In precedenza, la CPE-N è stata informata dal consigliere federale Ignazio Cassis, capo del Dipartimento federale degli affari esteri, sugli ultimi sviluppi nel Vicino Oriente. Si è parlato in particolare dell’intercettazione da parte di Israele dei cittadini svizzeri della flottiglia diretta a Gaza e dei dettagli del loro accompagnamento da parte dei servizi consolari svizzeri, del piano per Gaza del presidente statunitense Donald Trump e della valutazione elaborata dalla Direzione del diritto internazionale pubblico sul riconoscimento della Palestina; la questione riguardante il riconoscimento della Palestina sarà esaminata durante la riunione del 27 e del 28 ottobre. La Commissione ha inoltre discusso del processo di transizione in corso in Siria e delle incertezze legate al cambio di regime, in particolare in materia di migrazione e sicurezza, e al ruolo riservato alle donne.

Rafforzamento del sistema multilaterale

Con 14 voti contro 9 e 0 astensioni, la Commissione ha accolto la mozione Broulis. Alla luce delle minacce al sistema multilaterale, la Svizzera deve agire (25.3169). La maggioranza – considerati gli attuali sviluppi geopolitici, le violazioni di un sistema multilaterale basato su regole internazionali validate e la crisi di liquidità che colpisce la Ginevra internazionale – ritiene necessario che la Svizzera si impegni proponendo un piano d’azione internazionale a favore del multilateralismo. Una minoranza della Commissione ritiene che il piano d’azione richiesto dalla mozione sia già preso in considerazione nella strategia del Consiglio federale.

Altri oggetti

La Commissione è stata consultata, in virtù dell’articolo 152 capoverso 3 LParl, in merito al mandato di negoziazione per la 30a Conferenza delle Parti alla Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP30), per la 20a Conferenza delle Parti al Protocollo di Kyoto (CMP 20) e per la 7a Conferenza delle Parti all’Accordo di Parigi (CMA 7). Con 12 voti contro 9 e 0 astensioni, la Commissione sostiene il mandato nel suo complesso, mentre respinge, con 13 voti contro 7 e 1 astensione, le proposte intese ad ampliare il margine di manovra del mandato di negoziazione per quanto riguarda i nuovi impegni e gli obiettivi finanziari.

Durante la seduta del 30 giugno e del 1° luglio, la CPE-N è stata consultata sulle priorità della presidenza svizzera dell’OSCE, che ha sostenuto. Nel corso della seduta odierna, la Commissione ha fatto un bilancio dei preparativi del mandato della Svizzera, che nel 2026 assumerà per la terza volta la presidenza dell’OSCE. Sono stati affrontati diversi temi, tra cui le capacità d’azione dell’organizzazione in un contesto di recrudescenza delle tensioni o le nuove sfide, come gli attacchi con droni.

La Commissione ha infine preso atto del rapporto redatto in risposta al postulato Friedl Claudia. Una strategia per la partecipazione delle donne alla cooperazione allo sviluppo e alla promozione della pace (21.3122), nonché del rapporto del Consiglio federale sulle attività della Svizzera in materia di politica migratoria estera nel 2024.

Sottocommissione per le questioni europee

La sottocommissione permanente per le questioni europee ha informato la Commissione in merito ai suoi lavori riguardanti le implicazioni per la Svizzera della regolamentazione dell’UE sull’intelligenza artificiale.