Alla presenza del Consigliere federale Ignazio Cassis, capo del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), la Commissione è stata informata sulle circostanze che il 28 ottobre 2024 hanno condotto il Parlamento israeliano ad adottare le leggi sull’UNRWA, prendendo atto dell’incompatibilità di tali leggi con gli obblighi che Israele ha assunto in virtù del diritto internazionale, nonché delle reazioni politiche e diplomatiche che suscitano. Sono pure state tematizzate le recenti discussioni tenutesi in seno al Consiglio di sicurezza dell’ONU in merito, in particolare, alla regionalizzazione del conflitto, agli ostacoli alla fornitura degli aiuti umanitari, come pure alle prospettive a medio e lungo termine in questo settore. La CPE-S si è interrogata sulle conseguenze sul piano umanitario che comporterebbe l’entrata in vigore delle leggi israeliane a fine di gennaio 2025 e sulle possibili opzioni per venire in aiuto alla popolazione civile in questa eventualità. Alcuni membri della Commissione hanno sottolineato a questo proposito che al momento non esistono altri attori in grado di assumere i compiti dell’UNRWA.
Nell’intento di approfondire diverse questioni relative alle prospettive dell’aiuto umanitario nella regione, segnatamente alla luce delle decisioni della Knesset, la CPE-S ha deciso di organizzare audizioni e di invitare rappresentanti dell’UNRWA, del CICR e di UN Watch. Ha pertanto nuovamente deciso di rinviare le sue decisioni concernenti gli oggetti seguenti:
- 24.3194 n Mo. Zuberbühler. Cessazione immediata dei finanziamenti all’UNRWA
- 24.3469 n Mo. CPE-N. Riattribuire il contributo di base dell’UNRWA per il 2024 all’aiuto umanitario d’urgenza per la popolazione di Gaza
- 24.3815 n Mo. CPE-N. Per una riforma dell’aiuto ai rifugiati palestinesi
- 24.2013 Pet. Amnesty International. Per un cessate il fuoco e gli aiuti ONU a Gaza
- 24.2023 Pet. CENAC. 10 richieste per Gaza!
- 24.309 s Iv. Ct. GE. La Svizzera deve versare senza indugio il suo contributo all’UNRWA
La Commissione ha inoltre deciso, con 12 voti favorevoli e 1 astensione, di presentare una proposta individuale per l’esame del preventivo 2025, mediante la quale chiede che la CPE sia consultata in merito a eventuali contributi all’UNRWA e che il Consiglio federale garantisca che le risorse finanziarie messe a disposizione vadano esclusivamente a beneficio della popolazione civile bisognosa in Medio Oriente.
Politica europea
La Commissione si è inoltre soffermata sugli ultimi sviluppi nei negoziati tra la Svizzera e l’UE con il consigliere federale Ignazio Cassis. La CPE-S si è in particolare concentrata sui lavori volti ad attuare gli elementi del pacchetto nella legislazione svizzera e sulle modalità relative al messaggio che sarà trasmesso al Parlamento. Ha deciso con 10 voti contro 1 di sottoporre una lettera al Consiglio federale nella quale sottolinea che i tre accordi supplementari (energia elettrica, sanità, sicurezza alimentare) non fanno parte del pacchetto di base che comprende i cinque accordi esistenti sul mercato interno. Ritiene che il Parlamento debba potersi esprimere separatamente sui tre accordi supplementari. In linea generale ritiene peraltro che, al momento di elaborare il messaggio, il Consiglio federale debba adoperarsi affinché il Parlamento possa esprimersi in modo possibilmente differenziato sui diversi progetti. I margini di manovra della democrazia devono essere sfruttati al massimo.
Altre decisioni
La Commissione si è poi occupata dell’estensione del mandato della Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (BERS) (disegno 2 dell’oggetto 24.076). Nel suo messaggio il Consiglio federale propone di approvare la modifica dell’Accordo istitutivo della Banca, affinché questa possa progressivamente estendere le proprie operazioni all’Africa subsahariana e all’Iraq. La CPE-S sostiene il disegno e ha accolto il relativo decreto federale con 6 voti favorevoli e 3 astensioni.
La Commissione ha respinto con 8 voti favorevoli e 3 astensioni la mozione 23.3056 Zopfi «Programma di sostegno all’Ucraina. Basi legali e cinque miliardi di franchi per gli aiuti umanitari, la protezione della popolazione civile e la ricostruzione delle infrastrutture» come pure, con 10 voti favorevoli e 1 astensione, la mozione 23.3182Rechtsteiner Thomas «Ucraina. Un maggiore impegno per la pace», adducendo che considera le richieste delle due mozioni realizzate, in particolare nel messaggio concernente la Strategia di cooperazione internazionale 2025–2028.
La Commissione si è inoltre espressa all’unanimità a favore del mandato negoziale del Consiglio federale per la riforma del meccanismo di composizione delle controversie tra investitori e Stati della Commissione delle Nazioni Unite per il diritto commerciale internazionale (UNCITRAL).
Infine, conformemente all’articolo 152 capoverso 3 della legge sul Parlamento (LParl), la CPE-S è stata consultata in merito al mandato negoziale sulla convenzione quadro dell’ONU sulla cooperazione fiscale internazionale, che appoggia con 6 voti contro 5 e 1 astensione.