La visita di lavoro, tenutasi in un momento turbolento per la politica interna della Germania, è la prima attività della Del-D nella legislatura in corso. A Berlino la delegazione è stata accolta dalla sua omologa del Bundestag. Durante l’incontro i parlamentari si sono confrontati sugli sviluppi politici nei due Paesi, concentrandosi in particolare sulle conseguenze delle elezioni parlamentari anticipate in Germania, che dopo il crollo della coalizione sono state fissate per il 23 febbraio 2025, nonché sui negoziati tra la Svizzera e l’UE sul proseguimento delle relazioni bilaterali, che suscitano grande interesse anche da parte tedesca. I membri della Del-D hanno illustrato la tabella di marcia comunicata dal Consiglio federale e i diversi aspetti del dibattito politico interno su un possibile referendum sui risultati dei negoziati.
Le discussioni si sono concentrate anche sulle sfide nell’ambito della politica dei trasporti. Durante l’incontro con alcuni membri della Commissione dei trasporti del Bundestag, l’attenzione è stata rivolta ai progetti ferroviari rilevanti per la Svizzera, tra cui l’accesso nord alla NFTA e alcuni progetti di tratta specifici come la Gäubahn, la linea del Reno superiore e il collegamento Zurigo-Monaco. Anche durante l’incontro con il direttore del forum tedesco dei trasporti (Deutsches Verkehrsforum) Florian Eck si è discusso dell’infrastruttura ferroviaria. Tutti i partecipanti hanno evidenziato l’importanza della cooperazione tra Svizzera e Germania per spostare il traffico su rotaia e per raggiungere gli obiettivi climatici in entrambi i Paesi.
La Delegazione ha poi incontrato i rappresentanti competenti per la Svizzera del Ministero degli affari esteri e del Ministero per l’economia e la protezione del clima. Anche in questo caso la discussione si è concentrata sui negoziati in corso tra Svizzera e UE, cruciali anche per le relazioni bilaterali. Tra gli altri temi trattati anche la situazione in termini di politica di sicurezza in Europa, il sostegno all’Ucraina e la legislazione svizzera in materia di riesportazione di materiale bellico.
Il tema della politica di sicurezza è stato approfondito anche durante l’incontro con Claudia Major della Fondazione scienza e politica (Stiftung Wissenschaft und Politik), che ha tracciato un bilancio intermedio della «svolta epocale» (Zeitenwende) in atto in Germania e si è espressa sulle possibili conseguenze del cambio di Governo negli Stati Uniti per la NATO. Durante l’incontro con la Lega federale dell’industria tedesca (Bundesverband der Deutschen Industrie [BDI]), la Delegazione si è poi informata sulla situazione economica in Germania, sulle misure di politica industriale e sull’impatto di un eventuale aumento dei dazi USA sulle esportazioni tedesche.
La visita di lavoro a Berlino è stata un’ottima occasione per consolidare ulteriormente la stretta collaborazione e il rapporto di fiducia tra deputati svizzeri e tedeschi. In un momento di sfide a livello di politica interna ed esterna, i membri della Delegazione hanno apprezzato la possibilità di fare il punto della situazione con le controparti tedesche e comprendere meglio le diverse posizioni. Dopo le elezioni del febbraio 2025 in Germania, trascorreranno verosimilmente diversi mesi prima che le delegazioni del Bundestag siano ricostituite e il dialogo a livello parlamentare possa proseguire.
La Delegazione svizzera è stata guidata dal suo presidente, il consigliere agli Stati Hannes Germann (UDC, SH). Lo hanno accompagnato il vicepresidente del Consiglio nazionale Gerhard Pfister (Il Centro, ZG), la consigliera agli Stati Marianne Binder-Keller (Il Centro, AG), la consigliera nazionale Florence Brenzikofer (Verdi, BL), il consigliere nazionale Bruno Walliser (UDC, ZH), la consigliera nazionale Céline Widmer (PS, ZH) e il consigliere nazionale David Zuberbühler (UDC, AR).

Il deputato al Bundestag Felix Schreiner (5° da sinistra) e il consigliere agli Stati Hannes Germann (6° da sinistra), presidenti delle delegazioni, e i membri dei due gruppi di parlamentari presso il Bundestag.