Riposizionamento dell’Istituto di ricerche Agroscope
Nel corso della sua seduta di clausura dell’8 novembre 2017 sulle riforme strutturali, il Consiglio federale ha incaricato il Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR) di sottoporgli un progetto di riforma diAgroscope allo scopo di risparmiare il 20 per cento (circa 40 milioni di franchi) sulle spese di funzionamento. Il 9 marzo 2018 il capo del DEFR ha informato il Consiglio federale e l’opinione pubblica sullo stato dei lavori preliminari (cfr. Comunicato stampa del DEFR del 9 marzo 2018). Agroscope, attualmente distribuito su dieci siti decentralizzati, entro dieci anni dovrebbe essere concentrato e centralizzato in un unico sito a Posieux, mentre sarebbero pianificate soltanto piccole stazioni di sperimentazione. In Parlamento non sono poi mancate accese discussioni in parte sfociate in proposte di sospensione (cfr. in particolare le mozioni 18.3382 n della CET-N e 18.3390 n della CSEC-N).
La sottocommissione della CdF-N competente per gli oggetti del DEFR ha colto l’occasione della prevista riforma strutturale per sentire in modo esauriente gli attori coinvolti. Dopo una prima discussione svoltasi il 24 aprile, il 28 e 29 agosto presso le stazioni di Posieux e Changins la sottocommissione ha sentito la Commissione del personale di Agroscope, la Conferenza dei direttori cantonali dell’agricoltura (CDA) e cinque Cantoni di ubicazione (Friburgo, Turgovia, Vallese, Vaud, Zurigo), un Comune di ubicazione (Nyon), due scuole universitarie (Grangeneuve e Changins), il DEFR, l’Ufficio federale delle costruzioni e della logistica (UFCL) nonché il Controllo federale delle finanze (CDF). Infine, il 10 ottobre ha discusso le proprie conclusioni alla presenza del direttore del DEFR.
Le audizioni con gli attori coinvolti, ma dagli interessi fra loro molto diversi, hanno evidenziato che la situazione attuale non ha futuro e questo indipendentemente dalla proposta di risparmio: troppo denaro finisce nell’infrastruttura invece che nella ricerca. La ricerca agricola dispone di un margine di manovra troppo ridotto per affrontare le sfide future, mentre esiste un notevole potenziale di miglioramento per quanto riguarda il diretto trasferimento nella pratica delle conoscenze e della tecnologia.
Alla luce di queste constatazioni la Commissione delle finanze presenta le seguenti mozioni: la prima incaricherebbe il Consiglio federale di riesaminare l’ammontare dei risparmi perseguiti e di convertirlo in prescrizioni di efficienza. Questa ottimizzazione dovrebbe essere impiegata quale investimento per modernizzare e rendere più efficiente Agroscope (cfr. 18.4087 n). Con l’altra mozione si vorrebbe incaricare il Consiglio federale di elaborare una strategia per rafforzare Agroscope. A livello di struttura andrebbe esaminata una strategia con un sito di ricerca centrale e un paio di centri di ricerca regionali - uno nella Svizzera tedesca e uno nella Svizzera francese - e stazioni di ricerca decentralizzate (cfr. 18.4088 n).
La proposta della Commissione delle finanze, che deve essere vista come un compromesso politico con notevoli potenzialità di risparmio rispetto alla situazione attuale, ha suscitato la reazione positiva nel direttore del DEFR. Altre varianti non sarebbero attualmente (più) ritenute ragionevoli oppure non avrebbero (più) la possibilità di raccogliere il consenso della maggioranza. La variante della CdF tiene sufficientemente conto degli aspetti storici e di politica regionale nonché delle attese delle regioni linguistiche, permettendo tuttavia un notevole incremento di efficienza, grazie al quale sarebbe possibile affrontare le attuali sfide della ricerca agricola. La CdF sollecita il DEFR ad avviare quanto prima i lavori, affinché i collaboratori di Agroscope possano essere presto tranquillizzati sul loro futuro, attorno al quale regna attualmente grande incertezza. Per questa ragione propone anche all’Ufficio del Consiglio nazionale di inserire questi interventi già fra le trattande della sessione invernale 2018.
In veste di Commissione responsabile la CdF-N ha esaminato anche la mozione18.3404 s «Trasformare l'istituto di ricerca Agroscope in un istituto autonomo federale di diritto pubblico con personalità giuridica», che è stata accolta dal Consiglio degli Stati il 25 settembre 2018. La Commissione delle finanze ha deciso di rimandare l’esame della mozione al primo trimestre 2019, chiedendo nel contempo al DEFR di verificare i vantaggi e gli svantaggi nonché le diverse varianti di una trasformazione di Agroscope e di presentarle un rapporto in merito entro fine 2018.
Adeguamento del futuro assetto istituzionale dell’Ufficio federale delle abitazioni (UFAB)
Nel quadro delle misure intese ad aumentare l’efficienza nell’Amministrazione federale e a sgravare il bilancio della Confederazione, l’8 novembre 2017 il Consiglio federale aveva incaricato il DEFR di presentare varianti per una riforma strutturale dell’Ufficio federale delle abitazioni (UFAB) che riguardassero i suoi futuri compiti e il suo futuro assetto istituzionale. Dopo aver esaminato le diverse varianti, il 1° giugno 2018 il Consiglio federale ha deciso il trasferimento da Grenchen a Berna dell’UFAB (si veda il comunicato stampa del Consiglio federale del 1° giugno 2018), che, nel suo statuto di ufficio indipendente, mantiene l’autonomia nell’esecuzione dei compiti. La creazione di sinergie nell’ambito dei servizi trasversali interni (fra cui le finanze, il servizio del personale, l’informatica) con un’altra unità amministrativa del DEFR, un’occupazione più efficiente degli spazi per gli uffici e la conclusione di diversi programmi di promozione dovranno permettere di ridurre ogni anno entro il 2025 le spese di funzionamento dell’UFAB di circa il 25 per cento.
Analogamente a quanto avvenuto nell’ambito della riforma strutturale di Agroscope, la Sottocommissione della CdF-N competente per gli affari del DEFR ha condotto alcune audizioni con gli attori interessati (DEFR, UFCL, Cantone di Soletta, Città di Grenchen). Le relative conclusioni sono state discusse il 10 ottobre scorso alla presenza del capo del DEFR.
La Commissione è a conoscenza ormai da tempo del fatto che presso l’UFAB la superficie degli uffici per ogni impiego a tempo pieno è superiore alla media. Questa situazione è da ricondurre alla prossima conclusione dei programmi di promozione previsti dalla legge federale che promuove la costruzione d’abitazioni e l’accesso alla loro proprietà (LCAP) e alla conseguente riduzione di personale. In proposito, il DEFR è già stato sollecitato dalla CdF a elaborare, con il coinvolgimento dell’UFCL, proposte volte a risolvere il problema della crescente sottoccupazione degli edifici dell’UFAB.
Il 12 ottobre la CdF-N è stata informata dalla sua sottocommissione sui riscontri da essa effettuati. Alla presenza dei responsabili del Dipartimento, ha successivamente discusso sulle ripercussioni della riforma strutturale sul personale e sugli scenari alternativi esaminati (ritiro dalla promozione dell’alloggio e abolizione dell’UFAB, attribuzione dei compiti principali dell’UFAB ad altre unità amministrative della Confederazione, declassamento dell’UFAB a «Ufficio delle abitazioni», rafforzamento dell’UFAM quale specifico «centro di competenze»). La decisione adottata il 1° giugno 2018 dal Consiglio federale non è contestata nella sua sostanza dalla CdF.
In relazione alle riforme strutturali di Agroscope e dell’UFAB, la Commissione delle finanze perviene alla conclusione che nel caso delle unità amministrative con sedi decentralizzate vengono calcolati costi locativi che talvolta sono molto più elevati di quelli applicati nel luogo in cui sono insediate. La situazione finanziaria di queste unità amministrative appare in tal modo peggiore di quanto non sia in realtà e si riduce l’attrattiva, dal punto di vista delle finanze federali, di avere delle sedi decentralizzate. Per questa ragione, la Commissione delle finanze ha deciso di depositare una mozione che incarica il Consiglio federale di modificare le basi e la prassi in modo tale che i costi edilizi e locativi corrispondano ai costi locali (cfr. 18.4089 n).
Temi di politica finanziaria
Senza voti contrari la Commissione propone al Consiglio nazionale l’approvazione del messaggio 2018 sugli immobili del DFF (18.054 s), nel quale il Consiglio federale propone crediti di impegno per complessivi 127,9 milioni di franchi. Il Consiglio degli Stati ha già approvato i crediti all’unanimità nella sessione autunnale 2018. Il Consiglio nazionale delibererà sull’oggetto nella sessione invernale 2018.
Il direttore dell’Amministrazione federale delle finanze ha presentato alla Commissione la seconda aggiunta al preventivo 2018 (18.042 ns). Il Consiglio federale chiede 14 crediti aggiuntivi per un totale di 47,5 milioni di franchi (per i dettagli si veda il messaggio del Consiglio federale). Le sottocommissioni esamineranno i crediti entro fine ottobre e sottoporranno la loro proposta alla Commissione in vista della deliberazione di dettaglio (seduta della CdF-N dal 7 al 9 novembre 2018).
La proposta del Consiglio federale di stralciare la mozione 15.3494 della Commissione delle finanze del Consiglio degli Stati «Bloccare l'effettivo del personale della Confederazione al livello del 2015» ha suscitato una più ampia discussione. In un rapporto del 16 marzo 2018 (18.032 s) il Consiglio federale propone di stralciare la mozione. Nella sessione autunnale 2018 il Consiglio degli Stati ha accolto la proposta del Consiglio federale con 24 voti contro 19. Con 12 voti contro 9 la Commissione delle finanze del Consiglio nazionale propone di approvare la proposta del Consiglio federale. Nel contempo ha deciso con 13 voti contro 11 e 1 astensione di presentare una mozione con la quale chiedere al Consiglio federale di adottare misure affinché le spese per il personale dell’Amministrazione federale si mantengano entro i limiti del preventivo 2019 (cfr. 18.4090 n). In particolare chiede che i compiti della Confederazione vengano valutati annualmente affinché, grazie all’eliminazione concreta di compiti e alla sempre maggiore informatizzazione dell’Amministrazione federale, si persegua una maggiore efficienza e si rendano anche possibili i necessari adeguamenti salariali.
Corapporti della Commissione delle finanze nell’ambito dei trasporti
La CdF ha redatto due corapporti ai sensi dell’articolo 50 capoverso 3 della legge sul Parlamento. In tal modo ha la possibilità di difendere le sue proposte in Consiglio nazionale. La commissione responsabile è la Commissione dei trasporti e delle telecomunicazioni. La CdF-N sostiene all’unanimità tanto il «Decreto federale sui crediti d’impegno a partire dal 2019 per i contributi destinati a misure nel quadro del programma Traffico d’agglomerato» (18.065 n) quanto il «Limite di spesa 2020-2023 per l’esercizio, la manutenzione e la sistemazione intesa come interventi di adeguamento delle strade nazionali» (18.066 n).
Affari di alta vigilanza delle Commissioni delle finanze
La Commissione delle finanze è stata orientata dalla Sottocommissione competente per gli affari del DFI e del DDPS su quanto riscontrato nella sua recente visita informativa presso l’Ufficio federale dello sport (UFSPO). È stato inoltre discusso sull’adempimento degli obiettivi strategici nel 2017 dell’Istituto svizzero per gli agenti terapeutici Swissmedic (si veda il rapporto succinto del Consiglio federale).
Anche la Delegazione di vigilanza della NFTA (DVN) ha informato la Commissione delle finanze sulla sua seduta esterna del 4 e 5 ottobre 2018 (si veda il comunicato stampa della DVN dell’8 ottobre 2018).
Presieduta dal consigliere nazionale Markus Hausammann (UDC/TG), la Commissione si è riunita il 12 ottobre 2018 a Berna. A parte della seduta erano presenti i direttori dell’Ufficio federale delle costruzioni e della logistica, dell’Amministrazione federale delle finanze, del Controllo federale delle finanze, dell’Ufficio federale del personale, dell’Ufficio federale delle strade, dell’Ufficio federale dell'agricoltura, dell’Ufficio federale delle abitazioni, nonché la direttrice dell’Ufficio federale dello sviluppo territoriale, la responsabile di Agroscope e il segretario generale del DEFR.