L’esame preliminare del consuntivo 2017 (18.003 ns) da parte della Commissione delle finanze si è concentrato sulla questione riguardante la legalità dell’accantonamento di 2 miliardi di franchi, con incidenza sul finanziamento, per l’imposta preventiva. Intense discussioni hanno suscitato anche alcuni errori di valutazione commessi nei settori delle strade nazionali e degli immobili militari. La Commissione delle finanze ha avviato l’esame in merito a un eventuale adeguamento del sistema di perequazione finanziaria tra la Confederazione e i Cantoni e ha inoltre redatto tre corapporti.

​Consuntivo 2017 (18.003 ns) e prima aggiunta al preventivo 2018 (18.007 ns)

Il consigliere federale Ueli Maurer ha presentato i punti salienti del consuntivo 2017 e della prima aggiunta al preventivo 2018 e si è espresso su alcune questioni riguardanti la presentazione dei conti e la prassi contabile. Il Controllo federale delle finanze (CDF) ha in seguito presentato il suo rapporto di revisione. Il CDF propone alle Commissioni delle finanze di approvare il consuntivo 2017, pur esprimendo alcune riserve nel proprio parere di revisione. Il CDF ritiene che la contabilizzazione nel conto di finanziamento di un accantonamento per l’imposta preventiva non sia contemplata dall’attuale legislazione sulle finanze della Confederazione, anche se a suo avviso il fine perseguito è giustificato dal punto di vista economico. Il Consiglio federale ritiene che l’articolo 3 della legge federale sulle finanze della Confederazione (LFC; RS 611.0) costituisca una base sufficiente per la contabilizzazione nel conto di finanziamento. La Commissione ha trattato questo punto in modo approfondito. La discussione ha evidenziato che la Commissione sostiene maggioritariamente la linea del Consiglio federale, mentre singoli suoi membri aderiscono alla posizione del CDF. Ha suscitato discussioni anche un’ulteriore riserva formulata dal CDF in merito alla contabilizzazione dell’imposta preventiva, in cui si è incorsi in importanti errori contabili, e agli errori di valutazione commessi nei settori delle strade nazionali e degli immobili militari. La CdF e il Dipartimento delle finanze ritengono entrambi che debbano essere apportate al più presto le debite correzioni. Dato che il lavoro di controllo e di rettifica di numerose registrazioni contabili comporta un certo dispendio di tempo, la CdF ha inserito nel decreto federale I concernente il consuntivo per il 2017 un nuovo articolo 5 «Correzioni successive». Con questa disposizione si vuole incaricare il Consiglio federale di correggere a posteriori nel consuntivo 2017 gli errori contabili una volta che si disporrà delle cifre definitive e di sottoporre per approvazione all’Assemblea federale i conti finali così rettificati al più tardi con il messaggio concernente i conti 2018. La Commissione e il Dipartimento delle finanze concordano sulla necessità che in futuro tali errori vengano evitati. Nonostante ciò, la contabilità della Confederazione è da ritenersi di livello qualitativamente elevato. Dopo la discussione generale sul consuntivo, i presidenti delle sottocommissioni hanno orientato la CdF sulle informazioni acquisite dalle sottocommissioni nel corso delle verifiche dei singoli dipartimenti. Nell’evidenziare il buon lavoro svolto dall’Amministrazione, le sottocommissioni hanno proposto alla Commissione di approvare il consuntivo. Con 22 voti a favore e 2 astensioni la CdF propone di approvare il decreto federale concernente il consuntivo della Confederazione Svizzera per il 2017 (DF I) e all’unanimità propone di approvare i decreti federali concernenti i conti speciali (DF II-IV).

In merito alla procedura di allestimento del conto di Stato, si può consultare un post sul blog della pagina iniziale del Parlamento.

La prima aggiunta al preventivo 2018 (18.007 ns) non ha invece dato adito a particolari discussioni. Con 16 voti contro 9, la Commissione ha respinto una proposta che chiedeva lo stralcio di un credito aggiuntivo per la Seco (cfr. messaggio concernente la prima aggiunta al preventivo 2018, pag. 12). Con 23 voti a favore e un’astensione, la CdF propone al Consiglio nazionale di approvare questa prima aggiunta al preventivo.

Rapporto sull’efficacia 2016–2019 della perequazione finanziaria tra Confederazione e Cantoni

Secondo l’articolo 18 della legge federale concernente la perequazione finanziaria e la compensazione degli oneri (LPFC; RS 613.2), ogni quattro anni il Consiglio federale presenta all'Assemblea federale un rapporto sull’esecuzione e sull’efficacia della perequazione finanziaria tra Confederazione e Cantoni. Il 9 marzo 2018 il Consiglio federale ha adottato il terzo rapporto sull’efficacia, che nel contempo ha inviato in consultazione. Il rapporto fornisce indicazioni sul raggiungimento degli obiettivi della perequazione finanziaria nazionale nel corrente periodo quadriennale 2016-2019 e fornisce le basi decisionali per un eventuale adeguamento del sistema di perequazione finanziaria applicabile dal 2020.

Il capo del Dipartimento federale delle finanze (DFF) ha presentato il rapporto alla Commissione delle finanze. La Commissione ha preso atto che nel periodo in rassegna la perequazione finanziaria nazionale ha ampiamente raggiunto gli obiettivi elencati nella LPFC. Ad esempio, nel periodo 2016–2018 mediante la perequazione delle risorse la dotazione minima di risorse pro capite auspicabile, fissata all’85 per cento della media svizzera, è stata superata in tutti i Cantoni. In vista del periodo successivo, secondo il rapporto sull’efficacia il Consiglio federale aderisce alla proposta della Conferenza dei Governi cantonali (CdC) e approva l’introduzione di una dotazione minima garantita dell’86,5 per cento. L’approfondita discussione fra la Commissione delle finanze e il capo del DFF ha mostrato che tutti concordano nel ritenere la perequazione finanziaria un elemento chiave per il federalismo e la coesione nazionale. Pertanto i prossimi passi dovranno essere compiuti con la massima attenzione. La procedura di consultazione si concluderà il 30 giugno 2018. Dopo averne valutato i risultati, probabilmente in settembre il Consiglio federale licenzierà il proprio messaggio all’indirizzo del Parlamento affinché i necessari adeguamenti della LPFC possano entrare in vigore il 1° gennaio 2020.

Corapporto della CdF concernente il messaggio sull’esercito (18.022 s)

In un corapporto indirizzato alla Commissione della politica di sicurezza del Consiglio nazionale concernente il messaggio sull’esercito 2018 (18.022 s) la CdF dichiara di sostenere le richieste del Consiglio federale, con un’unica eccezione. Nel caso del decreto federale concernente il programma degli immobili del DDPS per il 2018, la CdF aderisce unanime alla proposta che la Commissione della politica di sicurezza del Consiglio degli Stati (CPS-S) fa alla propria Camera di ridurre di 2,5 milioni di franchi il credito per la ristrutturazione della piazza d’armi di Drognens. Con 17 voti contro 8 respinge invece la proposta della stessa CPS-S di ridurre da 199,2 a 99,6 milioni di franchi, nell’ambito del credito d’impegno «Sistema modulare di vestiario e d'equipaggiamento», il credito per l’acquisto della protezione balistica (giubbotti di protezione). La CdF invita però la Commissione della politica di sicurezza del Consiglio nazionale a verificare attentamente la struttura quantitativa di un tale acquisto. Con 17 voti contro 6 e 2 astensioni, la CdF ha respinto una proposta formulata nell’ambito del credito quadro «Munizioni d’istruzione e gestione delle munizioni» (MI&GM 2018) volta a dimezzare (da 146,5 a 73 milioni di franchi) il credito per l’acquisto di munizioni, il riutilizzo di munizioni smontate e la rimessa in efficienza di munizioni. A seguito delle scadenze seguite dalle Commissioni, la Commissione delle finanze ha già dovuto occuparsi del progetto. Il Consiglio nazionale lo farà verosimilmente nel corso della sessione autunnale.

Corapporto della CdF concernente l’Iv. Pa. della CSEC-N «Aiuti finanziari per la custodia di bambini complementare alla famiglia. Proroga del programma d’incentivazione della Confederazione» (17.497 n)

La Commissione della scienza, dell’educazione e della cultura del Consiglio nazionale (CSEC-N) ha invitato la CdF a presentare un corapporto sulla propria iniziativa parlamentare «Aiuti finanziari per la custodia di bambini complementare alla famiglia. Proroga del programma d‘incentivazione della Confederazione» (17.497 n). Con 12 voti contro 12 (1 astensione) e il voto decisivo del presidente, la Commissione delle finanze respinge la proroga. Secondo l’esigua maggioranza della Commissione, trattandosi di un programma d’incentivazione già prorogato per due volte, una terza proroga non sarebbe indicata. Inoltre la sostenibilità del programma non è chiara. È stato sollevato anche il tema dei costi, che risultano troppo elevati anche perché in questo settore vi sono troppe direttive. È più opportuno intervenire in questo ambito piuttosto che prorogare ulteriormente il programma d’incentivazione. La minoranza della Commissione ha evidenziato in particolare il fabbisogno di posti supplementari negli asili nido, un problema cui non è ancora stato posto rimedio. È stato sottolineato anche il beneficio economico derivante dalla creazione di posti di custodia supplementari, che permetterebbe a un numero più elevato di donne di esercitare una professione, con un conseguente incremento delle entrate fiscali. Una maggiore integrazione delle donne nel mondo del lavoro è indispensabile, considerate la carenza di personale qualificato e la diminuzione dell’immigrazione già riscontrata.

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Nella procedura di corapporto la Commissione delle finanze si è occupata anche della revisione della legge federale sugli aiuti finanziari alle organizzazioni che concedono fideiussioni alle piccole e medie imprese (18.024 n). All’unanimità, propone alla competente Commissione dell’economia e dei tributi (CET) di sostenere la modifica secondo il disegno presentato dal Consiglio federale che si prefigge in particolare di aumentare l’attuale importo di fideiussione massimo, portandolo da 500 000 a un milione di franchi. Secondo la Commissione delle finanze, il rischio di perdite per la Confederazione nel sistema di fideiussioni alle piccole e medie imprese è esiguo. Tuttavia la situazione potrebbe cambiare nel caso di una persistente crisi economica e finanziaria.

Il presidente della Delegazione di vigilanza della NFTA ha presentato il rapporto d’attività per il 2017 (18.005 sn). La CdF ha preso atto con soddisfazione che il progetto prosegue secondo i piani e che i crediti stanziati sono stati rispettati.

Durante le sedute dedicate al consuntivo, le sottocommissioni si sono occupate anche di tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) e del sistema di controllo interno (SCI) dei dipartimenti e hanno fatto rapporto alla Commissione plenaria. Pur constatando i progressi compiuti nella gestione informatica, la CdF continua a ritenere che sia necessario intervenire, in particolare nel miglioramento delle direttive sovraordinate e dell’architettura. Le sottocommissioni continueranno pertanto a occuparsi dell’informatica dei dipartimenti. Progressi si constatano anche per quanto riguarda il SCI, ma anche in questo caso è necessario intervenire e le sottocommissioni continueranno a seguire anche in futuro gli sviluppi che si produrranno in questo settore.

Anche il direttore del Controllo federale delle finanze ha presentato il rapporto d’attività per il 2017. La Commissione ha discusso in particolare sui dati presentati dal CDF riguardanti l’informatica e la direzione delle unità della Confederazione rese autonome. La CdF ha ringraziato il CDF per il prezioso contributo fornito nell’ambito della vigilanza finanziaria della Confederazione.

Presieduta dal consigliere nazionale Markus Hausammann (UDC/TG), la Commissione si è riunita a Berna il 7 e l’8 maggio 2018. A parte della seduta erano presenti il consigliere federale Ueli Maurer, i direttori e vari collaboratori dell’Amministrazione federale delle finanze (AFF) e del Controllo federale delle finanze (CDF), nonché rappresentanti del DFI, DDPS, DEFR e del DATEC.