La Commissione ha esaminato le proposte delle sue sottocommissioni incaricate dell’esame preliminare in presenza dei rispettivi capidipartimento, del cancelliere della Confederazione, del presidente del Tribunale federale, del segretario generale dell’Assemblea federale e del direttore del Controllo federale delle finanze. Salvo poche eccezioni, le proposte di aumento o di taglio sono state iscritte anche nel piano finanziario 2021-2023. Qui di seguito figurano le principali proposte della Commissione delle finanze al Consiglio nazionale. Una panoramica completa di tutte le proposte e delle proposte di minoranza presentate è fornita dal cosiddetto «paragramma per i gruppi», pubblicato con il presente comunicato stampa, che contiene anche le proposte della Commissione delle finanze del Consiglio degli Stati (v. anche il comunicato stampa della CdF-S del 13 novembre 2019).
Il preventivo del Consiglio federale prevede uscite per 75,2 miliardi di franchi ed entrate pari a 75,7 miliardi di franchi, con un saldo positivo di 435 milioni di franchi. Rispetto al progetto del Consiglio federale, in ultima analisi la Commissione delle finanze propone minori spese per un importo di 11,8 milioni di franchi. Dopo l’esame da parte della CdF-N, il surplus ammonta ora a 447 milioni di franchi mentre il saldo strutturale, che rappresenta il margine di manovra conformemente alle direttive del freno all’indebitamento ammonta a 523 milioni di franchi (v. panoramica dell’AFF del 20 novembre 2019).
Il 3 dicembre 2019 il Consiglio degli Stati inizierà quale Camera prioritaria l’esame del preventivo 2020, il 4 dicembre 2019 seguirà il Consiglio nazionale.
Proposte trasversali a tutti i Dipartimenti nonché alle autorità e ai tribunali
La Commissione ha dapprima discusso tre proposte trasversali riguardanti tagli in tutti i Dipartimenti nonché presso le autorità e i tribunali. La maggioranza della sottocommissione incaricata dell’esame preliminare voleva tagli di 7,1 milioni di franchi per la «consulenza e ricerca su mandato», di 25,2 milioni di franchi per le «prestazioni di servizio esterne» e di 38,5 milioni di franchi alle spese per il personale. In ognuno dei casi, una minoranza proponeva di seguire il Consiglio federale. Durante la seduta, i capi di tutti i dipartimenti hanno espresso il proprio parere in merito alle possibili ripercussioni di detti tagli sui loro dipartimenti. Alla fine della seduta, per tutte e tre le proposte la Commissione ha seguito la minoranza e ha respinto le proposte di taglio (consulenza e ricerca su mandato 14 voti contro 9; prestazioni di servizio esterne: 14 voti contro 9 e 1 astensione; spese per il personale: 13 voti contro 11).
Autorità e tribunali
Con 13 voti contro 10 e 1 astensione la Commissione delle finanze ha respinto una proposta di taglio di circa 500'000 franchi alle spese per il personale dei Servizi del Parlamento. La Commissione ha accolto all’unanimità l’aumento di circa 700'000 franchi delle spese di funzionamento della Corte d’appello del Tribunale penale federale.
Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE)
La Commissione era in possesso di proposte concettuali per aumentare i crediti nel settore della cooperazione allo sviluppo (DFAE e SECO). Una proposta chiedeva di aumentare di complessivi 131,5 milioni di franchi i relativi crediti nel preventivo 2020 per ritornare al livello del messaggio originale 2017-2020 (16.022 n). Un’altra proposta chiedeva un aumento graduale dei relativi crediti nel piano finanziario al fine di raggiungere nel 2023 una quota APS dello 0,50 per cento del reddito nazionale lordo (RNL). Entrambe le proposte sono state respinte con 15 voti contro 9.
La Commissione ha inoltre respinto nettamente proposte di tagli di circa 3,2 milioni di franchi alle spese per il personale e di circa 10 milioni di franchi ai mezzi finanziari a favore della cooperazione allo sviluppo multilaterale, nonché proposte di modifica degli obiettivi del DFAE nell’ambito delle spese amministrative.
Dipartimento federale dell’interno (DFI)
Con 18 voti contro 7 in entrambi i casi la Commissione ha respinto proposte di aumenti per quanto riguarda le spese di funzionamento dell’Ufficio federale per l’uguaglianza fra donna e uomo (UFU) nonché le misure per l’uguaglianza donna/uomo.
Sono stati respinti tagli alle spese per il personale dell’Ufficio federale di sanità pubblica (UFSP) (taglio di 3,8 milioni di franchi respinto con 13 voti contro 10 e 2 astensioni) e dell’Ufficio federale di statistica (UST) (taglio di 5,5 milioni di franchi respinto con 16 voti contro 9).
Secondo la maggioranza della Commissione (13 voti contro 10 e 2 astensioni), la promozione delle attività giovanili extrascolastiche (PAG) va aumentata di 4 milioni di franchi.
Con 17 voti contro 8 è stata respinta una proposta nel piano finanziario 2021-2023 di portare avanti i contributi per la cultura alla Citta di Berna.
Alla voce protezione della salute e prevenzione la Commissione ha respinto nettamente proposte di tagli e di aumenti.
Sul decreto federale Ib la CdF propone vari adeguamenti negli obiettivi e nei valori di riferimento nel settore della cultura e della salute.
Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP)
Il tema principale sono state le spese in materia di asilo. Con 19 voti contro 2 (2 astensioni) la Commissione propone un taglio di 27 milioni di franchi alle spese di gestione dei centri federali d’asilo. Per la maggioranza della Commissione (19 voti contro 3 e 1 astensione) va inoltre tagliato di circa 13 milioni di franchi l’aiuto sociale per i richiedenti asilo, per le persone ammesse provvisoriamente e per i rifugiati. I tagli sono una conseguenza del minor numero di richieste d’asilo previste nel 2020. La CdF auspica un preventivo 2020 fondato su ipotesi realistiche. La responsabile del DFGP e il ministro delle finanze si sono opposti a questi tagli.
Si è inoltre discusso delle spese per il personale del Centro servizi informatici del DFGP (CSI-DFGP). Con 17 voti contro 7 la Commissione ha respinto una proposta di taglio di 2 milioni di franchi.
Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS)
Il Consiglio federale propone di aumentare gli effettivi in seno al Servizio delle attività informative della Confederazione (SIC). Con 20 voti contro 4 la CdF propone di finanziare, mediante i mezzi a disposizione per le spese per il personale del DDPS, i 60 posti supplementari, che andranno iscritti nel piano finanziario 2021–2023.
Nel settore dello sport, come la sua omologa del Consiglio degli Stati la CdF-N propone di aumentare di 10 milioni di franchi il credito a favore di associazioni sportive e di altre organizzazioni (14 voti contro 7 e 3 astensioni). Con questo aumento si attua nel preventivo 2020 la richiesta formulata dalla mozione Engler 18.4150 s, approvata nella sessione estiva 2019. Con 15 voti contro 8 (1 astensione) la CdF-N ha deciso di aderire alla proposta della CSEC-N di aumentare di 5 milioni di franchi nel preventivo 2020 e di 10 milioni di franchi nel piano finanziario 2021 i crediti CISIN.
La Commissione ha respinto a larga maggioranza varie proposte nel settore della difesa, che chiedevano di trasferire i mezzi finanziari verso altri settori (relazioni con l’estero e ciberdifesa).
Dipartimento federale delle finanze (DFF)
Le spese per il personale della Confederazione hanno fatto discutere a lungo. Con 14 voti contro 11 la Commissione ha respinto una proposta di ridurre di circa 28 milioni di franchi le misure salariali a favore del personale della Confederazione. Con 13 voti contro 12 la CdF-N ha deciso di presentare una mozione di commissione avente lo scopo di limitare le spese per il personale della Confederazione in termini sia monetari sia di posti (19.4393 n).
Sono state respinte a larga maggioranza le modifiche degli obiettivi e dei relativi valori di riferimento della verifica di imprese e Cantoni da parte dell’Amministrazione federale delle contribuzioni.
Per quanto riguarda l’Ufficio federale delle costruzioni e della logistica, sono state discusse diverse proposte volte in particolare a ridurre di 1,9 milioni di franchi le spese per il personale e a modificare gli obiettivi e le relative unità di misura. Fatta eccezione per quella riguardante l’obiettivo sulla sistemazione economica dell’Amministrazione federale civile, tutte le proposte sono state respinte e non sono state portate avanti per la discussione in seno alla Camera.
Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR)
Come negli scorsi anni i preventivi per i settori dell’educazione, della ricerca e dell’innovazione (ERI) e dell’agricoltura hanno dato adito a intense discussioni.
Nel settore ERI sono state presentate due proposte molto simili per quanto riguarda l’obiettivo e la portata delle modifiche proposte. La prima chiedeva un aumento dei crediti ERI per un totale di 101,1 milioni di franchi, secondo la decisione del Parlamento del dicembre 2018, dove il rincaro veniva compensato conformemente all’attuazione della mozione Dittli 16.3705 s. Analogamente alla decisione della CdF-S, la seconda chiedeva un aumento dei crediti ERI per un totale di 99,1 milioni di franchi, definendo un ordine di priorità per i singoli crediti. Dopo aver confrontato le due proposte, con 14 voti contro 9 la Commissione ha scelto la prima (+ 101,1 milioni di franchi). In una seconda votazione, con voto decisivo del presidente la Commissione ha deciso di attenersi alla versione del Consiglio federale. Sempre con il voto deciso del presidente la Commissione ha respinto una proposta di aumentare i crediti a favore delle Accademie svizzere. Con 12 voti contro 10 e 2 astensioni la CdF-N ha approvato una proposta di trasferire circa 15,5 milioni di franchi dalle istituzioni che promuovono la ricerca al settore della formazione professionale superiore.
Per quanto riguarda i crediti agricoli, secondo la maggioranza della Commissione (14 voti contro 5 e 4 astensioni) i 3 milioni di franchi previsti per l’attuazione della «Strategia Selezione vegetale Svizzera 2050» non devono essere trasferiti dal credito «Pagamenti diretti a favore dell’agricoltura», ma impiegati per aumentare il tetto massimo. Alla luce delle sfide agroambientali, l’aiuto finanziario a favore dell’istituto di ricerche dell’agricoltura biologica (IRAB) deve essere aumentato di 2,5 milioni di franchi nel preventivo 2020 (16 voti contro 6 e 2 astensioni) e inoltre nel piano finanziario. Per evitare il rischio che nel 2020 i finanziamenti per lo sviluppo del centro di competenza suolo risultino insufficienti, con 19 voti contro 3 e 2 astensioni la CdF propone di aumentare di 500'000 franchi le spese di funzionamento dell’Ufficio federale dell’agricoltura. Mediante una mozione di commissione, con 12 voti contro 10 e 2 astensioni la maggioranza propone di portare avanti fino al 2021 il versamento dei sussidi per i procedimenti di spandimento a basse emissioni (es. tubi flessibili a strascico) (19.4392 n). Una proposta di aumentare gli aiuti alla produzione vegetale per la promozione dei vini svizzeri è stata respinta con 11 voti contro 9 e 4 astensioni. Non ha ottenuto la maggioranza neppure una proposta di aumentare le verifiche dei principi attivi per ridurre i rischi correlati ai prodotti fitosanitari per gli organismi acquatici e il conseguente aumento dei crediti per il personale di quattro diverse unità amministrative (respinta con 16 voti contro 8).
Il 18 settembre 2019 il Parlamento ha deciso di aumentare da 220,5 a 230 milioni di franchi il credito quadro per l’aiuto finanziario a Svizzera turismo nel periodo 2020-2023. Per tenere conto di tale decisione già nel preventivo 2020, la CdF propone di aumentare di 2,4 milioni di franchi i crediti corrispondenti. Infine, la CdF ha respinto la proposta di tagliare del 4,5 per cento i fondi per l’Ufficio federale del consumo.
La Commissione ha discusso in modo approfondito la seconda aggiunta A al preventivo 2019, pari a 128,7 milioni di franchi, per onorare le fideiussioni della Confederazione con il credito quadro e garantire una flotta adeguata che batte bandiera svizzera (cfr. messaggio del Consiglio federale del 16 ottobre 2019). A denti stretti la Commissione è giunta alla conclusione che il Parlamento non ha alternative se non quella di approvare questo credito aggiuntivo.
Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC)
Sono state nettamente respinte le proposte di tagliare le spese per il personale in seno alla Segreteria generale del DATEC (- 0,4 milioni di franchi) e all’Ufficio federale dell’ambiente (- 3,1 milioni di franchi). Ha prevalso la proposta del Consiglio federale anche per quanto riguarda il trasferimento di tecnologia (Ufficio federale dell’energia). La Commissione ha respinto a chiara maggioranza sia le proposte di aumenti sia quelle di tagli. Per quanto riguarda i «processi di rivitalizzazione delle acque» (Ufficio federale dell’ambiente), con 17 voti contro 8 la Commissione ha deciso di aderire alla proposta del Consiglio federale e ha respinto l’aumento di 20 milioni di franchi.
Si è lungamente discusso sull’aggiunta del Consiglio federale al «contributo alla società cooperativa NAGRA», iscritta nel preventivo dell’Ufficio federale della sanità pubblica. Dato che dal profilo del contenuto l’oggetto è curato dall’Ufficio federale dell’energia, era stata la sottocommissione competente per il DATEC ad esaminarlo. Dopo aver chiesto un rapporto supplementare dettagliato, era giunta alla conclusione che l’aggiunta del Consiglio federale doveva essere approvata. Con 18 voti contro 6, anche la Commissione plenaria si è detta favorevole all’aggiunta di 154,4 milioni di franchi.
Presieduta dal consigliere nazionale Markus Hausammann (UDC/TG), la Commissione si è riunita a Berna dal 18 al 20 novembre 2019.