Per migliorare la governance, la trasparenza, la coerenza e la vigilanza dell’attività della Confederazione nel settore dell’AVS, dell’AI e delle IPG, la CdF N propone di raggruppare l’Ufficio centrale di compensazione (UCC) e compenswiss in un unico istituto di diritto pubblico della Confederazione incaricato di svolgere tutti i compiti centralizzati relativi alle tre assicurazioni. Tra l’altro la CdF-N ha dedicato gran parte delle sue deliberazioni del 9 e 10 settembre alla situazione attuale e futura delle finanze della Confederazione, che ha giudicato piuttosto favorevole. È in questo contesto che ha ottenuto un ampio sostegno da parte dei membri della CdF-N il nuovo pacchetto di crediti aggiuntivi al preventivo 2021 chiesti dal Consiglio federale.

1. Raggruppamento dell’Ufficio centrale di compensazione e compenswiss

In un corapporto rivolto alla Commissione della sicurezza sociale e della sanità del Consiglio nazionale (CSSS-N), la Commissione delle finanze del Consiglio nazionale (CdF-N) propone, con 17 voti contro 2 e 3 astensioni, d’inserire nella revisione della legge sull’AVS concernente la modernizzazione della vigilanza (19.080 s) la raccomandazione del Controllo federale delle finanze (CDF) riguardante il raggruppamento dell’Ufficio centrale di compensazione (UCC) e compenswiss e il trasferimento di questa nuova struttura in un unico istituto di assicurazioni sociali della Confederazione (cfr. verifica successiva del CDF del 10.5.2021 concernente la vigilanza materiale e finanziaria sull’AVS).

Attualmente esistono due strutture per lo svolgimento dei compiti centralizzati del primo pilastro. Da un lato l’UCC, istituto incorporato nell’Amministrazione federale delle finanze e di conseguenza subordinato al Dipartimento federale delle finanze, che svolge numerosi compiti relativi all’AVS, all’AI e alle IPG. Citiamo per esempio la gestione dei flussi di liquidità provenienti e destinati alle casse di compensazione AVS/AI/IPG e l’allestimento dei conti annuali di queste tre assicurazioni. Dall’altro lato troviamo compenswiss, istituto di diritto pubblico della Confederazione subordinato al Dipartimento federale dell’interno con il compito di gestire in modo centralizzato liquidità e patrimonio dell’AVS, dell’AI e delle IPG e di pubblicare i conti annuali di queste tre assicurazioni allestiti dall’UCC.

Una netta maggioranza della CdF-N ritiene che l’attuale separazione in due istituti distinti, che hanno statuti giuridici diversi e per di più sono subordinati a dipartimenti diversi, ponga problemi di governance e di vigilanza. Un raggruppamento delle due strutture (UCC e compenswiss) in un unico istituto di diritto pubblico della Confederazione che svolgerebbe tutti i compiti centralizzati sarebbe molto più coerente e trasparente rispetto al sistema attuale. Un simile raggruppamento si avvicinerebbe tra l’altro ai modelli organizzativi usuali in materia di gestione delle assicurazioni sociali sia in Svizzera sia all’estero.

2. Punto della situazione finanziaria e prospettive

La CdF-N ha avviato l’esame del preventivo 2022 con piano integrato dei compiti e delle finanze 2023-2025 (21.041 sn) con un colloquio con la Direzione generale della Banca nazionale svizzera (BNS). Sono stati discussi diversi temi come lo sviluppo economico previsto in Svizzera e nel mondo per l’anno d’esercizio 2022, la politica monetaria della BNS e le stime della BNS sul rischio d’inflazione e sulla situazione dei mercati immobiliari e ipotecari. Si è anche parlato della sostenibilità degli investimenti e dei collocamenti della BNS e della questione della vigilanza della cibersicurezza presso i fornitori di servizi finanziari. Il rappresentante della BNS ha fornito alla Commissione utili chiarimenti, in modo eloquente, competente e chiaro.

Il capo del DFF ha poi presentato alla Commissione la proiezione dei risultati dell’esercizio in corso, calcolati al 30 giugno 2021. Questa prima proiezione mostra che la pandemia di COVID-19 provocherà per il secondo anno consecutivo un deficit di finanziamento elevato, che dovrebbe ammontare a 17,4 miliardi di franchi a fine 2021. Queste stime rimangono tuttavia avvolte da grande incertezza, in particolare a causa dell’evoluzione difficilmente prevedibile della pandemia (cfr. il punto 3 per il nuovo pacchetto di crediti aggiuntivi al preventivo 2021 in relazione alla gestione della crisi dovuta al coronavirus).

La CdF-N si è in seguito occupata delle prospettive di bilancio da medio a lungo termine. Il capo del DFF ha innanzitutto presentato alla Commissione le grandi linee del preventivo 2022 con piano integrato dei compiti e delle finanze 2023-2025 (21.041 sn). Dopo che gli esercizi 2020 e 2021 sono stati segnati da spese elevate dovute alla pandemia di COVID-19, il Consiglio federale sottopone al Parlamento un preventivo ordinario equilibrato nel quale prevede uscite straordinarie inferiori a un miliardo di franchi destinate alla lotta contro la pandemia. La Commissione accoglie favorevolmente la normalizzazione della situazione finanziaria. Durante la discussione generale, che funge da dibattito di entrata in materia, si è in particolare parlato delle incertezze – soprattutto in termini di prevedibilità – legate all’evoluzione della crisi dovuta al coronavirus e delle riserve per le future distribuzioni dell’utile della BNS. Le sottocommissioni competenti inizieranno la deliberazione di dettaglio sul preventivo 2022 a ottobre e formuleranno proposte alla CdF-N durante la seduta del 15, 16 e 17 novembre 2021.

Il capo del DFF ha infine presentato alla Commissione l’avamprogetto del Consiglio federale relativo alla riduzione del debito causato dall’epidemia di COVID-19, che è stato posto in consultazione fino al prossimo 28 novembre. Al riguardo la CdF-N aveva in precedenza sottoposto vari temi di riflessione al Consiglio federale. Quest’ultimo ha avviato la procedura di consultazione il 25 agosto 2021. Per ridurre il debito, il Consiglio federale propone due soluzioni che per il momento non necessitano di programmi di risparmio. La CdF-N esaminerà nella primavera del 2022 il disegno definitivo quando il Consiglio federale avrà trasmesso il proprio messaggio alle Camere.

3. Preventivo 2021. Aggiunta IIa (21.042 sn)

La Commissione propone al Consiglio nazionale di approvare la seconda aggiunta A al Preventivo 2021 come proposto dal Consiglio federale. Nella votazione sul complesso il progetto è stato accolto con 18 voti contro 0 e 6 astensioni per quanto riguarda il decreto federale I concernente la seconda aggiunta A al preventivo per il 2021 e all’unanimità per quanto riguarda il decreto federale II concernente i prelievi dal Fondo per l’infrastruttura ferroviaria per il 2021.

Il Consiglio federale chiede mediante 9 crediti supplementari spese per un totale di 411,3 milioni di franchi, di cui 163,3 destinati ad attenuare le conseguenze della pandemia di COVID-19. Inoltre, chiede un aumento dei prelievi sul Fondo per l’infrastruttura ferroviaria per un totale di 233,1 milioni di franchi.

La maggioranza della CdF-N approva la seconda aggiunta A al Preventivo 2021. Una minoranza della Commissione chiede al Consiglio federale di compensare in seno al Dipartimento federale dell’interno (DFI) i crediti a preventivo supplementari da esso richiesti. A suo avviso, crediti molto elevati sono stati già approvati per far fronte alla crisi della COVID-19 e i dipartimenti dispongono in tal modo di risorse sufficienti per compensare all’interno queste spese supplementari destinate all’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) e all’Ufficio federale di statistica (UST).

Il progetto sarà trattato dalle Camere federali nella prossima sessione autunnale. Le proposte sottoposte dalle Commissioni delle finanze alle rispettive Camere sono state riunite in un opuscolo destinato ai gruppi parlamentari in vista delle sedute che si terranno all’inizio della sessione parlamentare autunnale (cfr. allegato).

4. Messaggio 2021 sugli immobili del DFF (21.045 n)

La CdF-N sostiene all’unanimità le richieste del Consiglio federale. Sono proposti crediti d’impegno per 364 milioni di franchi, tra i quali 27 milioni per la costruzione di un nuovo edificio per gli alloggi e la formazione a Macolin e 91 milioni per la costruzione di un edificio sostitutivo per il Centro sportivo di nuoto di Tenero. Con queste costruzioni si attuano decisioni precedentemente prese nell’ambito del «Piano d’azione della Confederazione per la promozione dello sport». Per quanto riguarda i crediti d’impegno per le «costruzioni civili», il Consiglio federale propone crediti per 246 milioni di franchi, tra i quali 15 milioni per la costruzione di un edificio sostitutivo con locali per la ristorazione e sale conferenza per Agroscope a Posieux, 48 milioni per la costruzione di un nuovo edificio amministrativo a Zollikofen (quarta fase) e 12 milioni per la costruzione di un nuovo edificio sostitutivo per gli alloggi a Tenero. La Sottocommissione 1 incaricata dell’esame preliminare ha visitato gli impianti di Tenero per farsi un’idea sul posto sulle costruzioni pianificate. Nella Commissione è stato in particolare rilevato con soddisfazione che le costruzioni adempiono elevati standard energetici e ambientali. È stata altresì rilevata l’importanza di riciclare il materiale da costruzione. Tuttavia, gli standard edilizi sono stati analizzati criticamente.

5. Altri oggetti

La Commissione è stata consultata sulle modifiche dell’ordinanza sulle finanze della Confederazione (OFC; RS 611.01) e le approva. Il Consiglio federale propone in particolare di sopprimere l’obbligo posto alle unità amministrative di verificare, nell’adempimento dei loro compiti, la possibilità di una collaborazione con partner privati (cfr. art. 52a e 75 cpv. 2 lett. k OFC), perché questa forma di collaborazione non ha attecchito nella pratica. Con 17 voti contro 6 la Commissione ha respinto la proposta di raccomandare al Consiglio federale di non sopprimere quest’obbligo: la maggioranza desidera mantenere la possibilità di concludere tali partenariati; vuole soltanto eliminare ogni obbligo in materia.

Le sottocommissioni della CdF-N hanno infine presentato alla Commissione i loro rilievi per quanto riguarda la gestione strategica dell’informatica della Confederazione e i risultati delle loro visite informative recentemente svolte presso l’Ufficio federale della sanità pubblica, l’Ufficio federale dell’ambiente e il settore dei Politecnici federali. Nell’ambito della visita al settore dei PF della sua sottocommissione competente, la CdF-N si è occupata del futuro della collaborazione con l’UE negli ambiti della formazione e della ricerca a seguito del fallimento dell’Accordo quadro. La Commissione è del parere che la mancata associazione della Svizzera ai programmi di ricerca dell’UE potrebbe avere notevoli conseguenze negative dal punto di vista della ricerca e dell’innovazione, ma anche di quello della politica finanziaria. In una lettera inviata al Consiglio federale, la CdF-N chiede al Governo di lavorare rapidamente a un accordo specifico sull’associazione della Svizzera come Paese terzo ai programmi UE del pacchetto Orizzonte e al programma Erasmus +.

Presieduta dal consigliere nazionale Olivier Feller (PLR/VD), la Commissione si è riunita a Berna il 9 e il 10 settembre 2021. Alla seduta ha partecipato il capo del Dipartimento federale delle finanze, il vicepresidente della Direzione generale della Banca nazionale svizzera, il direttore del Controllo federale delle finanze e rappresentanti di DFF, DFAE, DFI, DFGP, DATEC e CDF.