1. Legge federale sulle finanze (riduzione del debito causato dall’epidemia di COVID-19). Modifica (22.020 n)
Nel suo messaggio, il Consiglio federale propone al Parlamento di ridurre i debiti della Confederazione causati dall’epidemia di COVID-19 entro il 2035 mediante future eccedenze di finanziamento. A tal fine è necessaria una modifica temporanea della legge federale sulle finanze della Confederazione (LFC; RS 611.0).
All’inizio delle sue deliberazioni, la Commissione delle finanze del Consiglio nazionale (CdF-N) ha sentito i professori Marius Brülhart dell’Università di Losanna, Christoph A. Schaltegger dell’Università di Lucerna e Cédric Tille dell’IHEID di Ginevra. I tre esperti del mondo scientifico hanno fornito alla Commissione le loro rispettive valutazioni sul debito pubblico della Svizzera e hanno espresso il proprio parere sul progetto del Consiglio federale e sulle altre varianti presentate nell’ambito della consultazione (cfr. anche il rapporto del DFF sui risultati della consultazione).
La Commissione procederà al dibattito di entrata in materia e alla deliberazione di dettaglio a metà maggio. Secondo la pianificazione attuale, il Consiglio nazionale si occuperà di questo oggetto nella sessione estiva 2022.
2. Situazione politico-finanziaria
La CdF-N ha poi discusso in modo approfondito con il capo del DFF il quadro politico-finanziario che il Consiglio federale ha definito il 16 febbraio 2022 per l’allestimento del preventivo 2023 e degli anni del Piano finanziario 2024–2026. Tra gli aspetti positivi vi è da segnalare la ripresa congiunturale dell’economia svizzera, reduce da due anni di pandemia. La Commissione osserva tuttavia come la situazione politico-finanziaria piuttosto positiva di metà febbraio – quando il Consiglio federale prevedeva il ritorno alla normalità per il 2023 senza ulteriori spese straordinarie – sia ora contraddistinta da una grande incertezza a causa delle conseguenze del conflitto in Ucraina. Oltre agli elevati rischi per la congiuntura (cfr. in proposito le attuali previsioni congiunturali della SECO), e quindi per lo sviluppo delle entrate fiscali della Confederazione, a breve termine sono da prevedere uscite supplementari in determinati settori di compiti, come quelli dell’asilo o dell’aiuto umanitario. Una situazione che imporrebbe il ricorso a crediti aggiuntivi.
3. Misure per la stabilizzazione finanziaria delle FFS
La CdF-N propone, con 13 voti contro 11 e 1 astensione, di respingere la mozione 22.3008 s, depositata dalla sua omologa del Consiglio degli Stati, denominata «Sostenere l'esecuzione degli investimenti delle FFS e una visione a lungo termine in tempi di Covid-19».
La maggioranza della Commissione reputa che le misure adottate dal Consiglio federale nel dicembre 2021 avranno l’effetto di stabilizzare a medio termine le finanze delle FFS, senza tuttavia influire sulla pianificazione dei lavori legati alla Fase di ampliamento 2035. Si ritiene soddisfatta delle spiegazioni fornitele dal Dipartimento federale delle finanze (DFF) e dal Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (DATEC), che le hanno assicurato che nessun progetto verrà deliberatamente ritardato nell’intento di frenare gli investimenti, e quindi di ridurre le spese della Confederazione. La maggioranza ritiene che la strategia del Consiglio federale permetterà alle FFS di ripristinare a medio termine la situazione finanziaria precedente alla pandemia, senza che si rinunci ai progetti pianificati. Il Consiglio federale prenderà inoltre delle decisioni in merito alle misure di compensazione affinché il Fondo per l’infrastruttura ferroviaria (FIF) rimanga adeguatamente alimentato.
Une minoranza della Commissione sostiene invece la mozione, nell’intento di assicurare che i lavori si svolgano secondo la pianificazione approvata dalle Camere federali. A suo avviso, il riassorbimento dei deficit delle FFS legati alla pandemia non deve avvenire a scapito degli investimenti futuri.
4. Altri oggetti
La CdF-N si è inoltre occupata del metodo di previsione per l’iscrizione a bilancio dell’imposta preventiva, il cui gettito netto negli anni passati si discostava spesso dai valori preventivati. È scaturito che, sebbene il metodo di stima relativo alla pianificazione finanziaria sia stato perfezionato, le entrate e i rimborsi dell’imposta preventiva potrebbero differire dai valori preventivati anche in futuro a causa della loro volatilità.
La CdF-N ha infine esaminato il rapporto d’attività 2021 della Delegazione delle finanze (DelFin). La Commissione ha trattato in particolare gli aspetti rilevati dalla DelFin legati alla digitalizzazione, alla cibersicurezza e all’alta vigilanza finanziaria sui progetti informatici della Confederazione.
Presieduta dal consigliere nazionale Roland Fischer (PVL, LU), la Commissione si è riunita il 28 e il 29 marzo 2022 a Berna. Alla seduta erano presenti il capo del DFF, rappresentanti del DFF e del DATEC, nonché gli esperti summenzionati.