Progetto di attuazione delle iniziative parlamentari 21.503 e 22.483
L’esperienza con il dibattito sul preventivo raccolta nei sette anni trascorsi dall’introduzione del nuovo modello di gestione dell’Amministrazione federale (NMG) ha mostrato che le diverse regole procedurali contenute nella legge sul Parlamento (LParl, RS 171.10) potrebbero portare le Camere a prendere decisioni incoerenti o non volute a livello di preventivo. Questo è in particolare il caso del decreto federale Ib concernente i valori di pianificazione nel preventivo. Per attuare l’Iv. Pa.21.503 la CdF-N chiede che la proposta di conciliazione sul decreto federale Ib sia trattata secondo l’articolo 94a LParl e dunque analogamente alla proposta di conciliazione sul programma di legislatura e sul piano finanziario. Le Camere dovrebbero votare su ciascuna disposizione della proposta di conciliazione. In questo modo, in caso di respingimento, sarebbe stralciata soltanto la disposizione in questione e non verrebbe a decadere l’intero decreto federale Ib, come invece prevede il diritto vigente.
L’Iv. Pa. 22.483 è stata presentata in seguito a diverse decisioni prese dalle Camere nel 2022 (tra cui l’aumento delle uscite per l’esercito e i controprogetti indiretti all’iniziativa per i ghiacciai e all’iniziativa per premi meno onerosi), che hanno provocato uno squilibrio del piano finanziario a partire dal 2024. Ne è risultato un deficit strutturale incompatibile con il freno all’indebitamento, che ha costretto il Consiglio federale e il Parlamento a prevedere misure correttive nel bilancio della Confederazione nel preventivo 2024 e nel piano finanziario 2025-2027. Le Camere hanno preso queste decisioni senza che le Commissioni delle finanze (CdF) si siano espresse nella procedura di corapporto parlamentare. Contrariamente alla procedura per i progetti del Consiglio federale, le CdF non sono invitate a partecipare alle procedure di corapporto riguardanti i progetti di atti delle commissioni tematiche. Inoltre i diritti di proposta e di parola di cui godono le CdF nelle Camere sono attualmente limitati ai progetti con cui vengono proposti crediti d’impegno o limiti di spesa. Tuttavia, i due terzi circa del bilancio della Confederazione riguardano uscite vincolate per legge e anche le entrate sono disciplinate a livello di legge.
Alla luce di quanto precede, la CdF-N propone che la procedura di corapporto parlamentare nelle CdF sia semplificata e uniformata. In futuro le CdF dovranno potersi esprimere anche sui progetti del Consiglio federale e delle commissioni tematiche che disciplinano le entrate della Confederazione o che comportano uscite vincolate significative. Qualora siano le commissioni parlamentari a elaborare progetti di atti legislativi con importanti ripercussioni finanziarie, oltre al parere del Consiglio federale occorrerà contemporaneamente chiedere anche una valutazione politico-finanziaria alle CdF. Inoltre, nei corapporti all’attenzione delle commissioni tematiche, le CdF dovranno concentrarsi maggiormente sugli aspetti politico-finanziari dei progetti. La normativa proposta riguardo alla procedura di corapporto parlamentare intende fornire un contributo sostanziale all’adempimento del mandato legale delle CdF nell’ambito della gestione delle finanze pubbliche.
Promozione della piazza economica 2024-2027 (23.028 s)
Nell’ambito della procedura di corapporto, la CdF-N ha trattato gli aspetti finanziari della promozione della piazza economica 2024-2027, il cui esame preliminare spetta alla Commissione dell’economia e dei tributi del Consiglio nazionale (CET-N). L’entrata in materia sul progetto è stata incontestata. La maggioranza della CdF-N propone alla CET-N e al Consiglio nazionale di approvare i crediti d’impegno e i limiti di spesa per un importo totale di 646,13 milioni di franchi conformemente al disegno del Consiglio federale.
Le cifre per il preventivo 2024 e il piano finanziario 2025-2027 approvate il 28 giugno 2023 dal Consiglio federale non lasciano alcun margine di manovra per aumenti nel 2024. Inoltre, l’importo delle misure correttive necessarie per gli anni 2025-2027 continua a oscillare tra 0,3 e 1,2 miliardi di franchi all’anno, nonostante gli sgravi finora effettuati. Per queste ragioni, una larga maggioranza della CdF-N ha respinto categoricamente per motivi di politica finanziaria gli aumenti decisi il 14 giugno 2023 dal Consiglio degli Stati a favore dell’aiuto finanziario accordato a Svizzera Turismo (+13 mio.) e dei conferimenti al Fondo per lo sviluppo regionale (+12,7 mio.). La Commissione si appella alla CET-N e al Consiglio nazionale affinché agiscano con prudenza nell’ambito della politica finanziaria. Solo l’aumento chiesto dal Consiglio degli Stati per i conferimenti al Fondo per lo sviluppo regionale è sostenuto da una ristretta minoranza della Commissione, ma una proposta corrispondente è stata respinta dalla CdF-N con 20 voti contro 3.
Presieduta dal consigliere nazionale Roland Fischer (PVL, LU), la Commissione si è riunita a Lucerna il 29 giugno 2023. A parte della seduta era presente una rappresentanza del Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR).