Nel quadro della procedura di corapporto, la Commissione delle finanze del Consiglio degli Stati (CdF-S) si è occupata di tre progetti che riguardano aspetti finanziari importanti per la Confederazione. Per ciascuno di essi la CdF-S raccomanda di aderire alla proposta del Consiglio federale.

Nel quadro della procedura di corapporto la CdF-S ha analizzato gli aspetti finanziari di tre oggetti che presentano elementi importanti dal punto di vista della politica di bilancio. Condividerà le proprie riflessioni e conclusioni con le commissioni tematiche preposte all’esame preliminare di questi progetti quando queste avvieranno i loro lavori.

Iniziativa popolare «Per una politica energetica e climatica equa: investire per la prosperità, il lavoro e l’ambiente (Iniziativa per un fondo per il clima)» (25.022 n)

L’iniziativa per un fondo per il clima prevede la creazione di un fondo federale per rafforzare la protezione del clima e favorire la produzione energetica indigena. Tale fondo verrebbe alimentato dalla Confederazione con un importo annuo corrispondente allo 0,5−1 per cento del PIL, il che nel 2023 si sarebbe tradotto in una somma situabile tra i 3,9 e i 7,7 miliardi di franchi. Anche se una parte degli attuali proventi a destinazione vincolata venisse reindirizzata verso il fondo, rimarrebbe comunque un disavanzo finanziario di circa 5 miliardi di franchi che dovrebbe essere colmato mediante entrate supplementari.

Dopo aver analizzato gli aspetti riguardanti la politica di bilancio, con 3 voti contro 2 la Commissione propone di allinearsi alla posizione del Consiglio federale e di respingere l’iniziativa. La maggioranza dei membri ritiene che gli importi in discussione siano troppo elevati considerate le prospettive finanziarie poco incoraggianti. Inoltre, è in fase di preparazione un programma di sgravio del bilancio e molte sfide finanziarie devono ancora essere affrontate, come il finanziamento dell’esercito o della 13esima mensilità AVS. In linea di principio la Commissione mostra, in generale, un atteggiamento estremamente critico nei confronti della creazione di fondi. Il loro finanziamento, infatti, genera un’uscita vincolata che riduce il margine di manovra del Parlamento in occasione delle deliberazioni sul preventivo.

Una minoranza ritiene che grazie a questo fondo si creerebbe un quadro finanziario in grado di permettere alla Svizzera di dotarsi delle risorse necessarie per effettuare investimenti e raggiungere così gli obiettivi prefissati in materia di protezione del clima e rafforzamento della sicurezza energetica.

Messaggio sull’esercito 2025 (25.025 n)

Nel messaggio sull’esercito 2025 il Consiglio federale sottopone alle Camere federali crediti d’impegno pari a 1697 milioni di franchi, di cui 1512 milioni destinati a investimenti nell’ambito degli acquisti di armamenti. In aggiunta a questi crediti il Consiglio federale chiede ulteriori 185 milioni di franchi per progetti immobiliari del Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS). Inoltre sottopone nuovamente alle Camere federali un decreto federale concernente la messa fuori servizio degli aerei da combattimento F‑5 Tiger.

La CdF-S propone all’unanimità alla Commissione della politica di sicurezza di sostenere il progetto del Consiglio federale nella sua versione attuale. La Commissione rammenta l’obiettivo del Parlamento di portare le spese militari all’1 per cento per PIL entro il 2032 e che il Consiglio federale ne tiene già conto nella sua pianificazione finanziaria. Poiché gli importi indicati nel messaggio sull’esercito 2025 sono in linea con tale obiettivo, la CdF-S si schiera nettamente a suo favore e si oppone a qualsiasi modifica al rialzo o al ribasso degli importi proposti dal Consiglio federale.

Credito d’impegno per l’indennizzo dell’offerta di trasporto del traffico regionale viaggiatori (TRV) negli anni 2026–2028 (25.055 s)

La CdF-S sostiene il progetto di credito d’impegno di 3364,5 milioni di franchi per il finanziamento dell’offerta di trasporto regionale viaggiatori negli anni 2026−2028. Per la Commissione il credito richiesto è nel complesso adeguato, anche da un punto di vista finanziario. Tuttavia, alcuni membri deplorano il fatto che le indennità più elevate chieste in occasione della consultazione non siano state accordate.

Presieduta dal consigliere agli Stati Jakob Stark (UDC, TG), la Commissione si è riunita a Basilea il 26 giugno 2025. A parte della seduta hanno partecipato rappresentanti del DFF, del DDPS e del DATEC.

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