La Commissione della gestione del Consiglio nazionale (CdG-N) ha esaminato il servizio militare con limitazioni, focalizzandosi sulla procedura di reclutamento, ed è giunta alla conclusione che la parità di trattamento delle persone soggette all’obbligo di leva non è garantita. La Commissione ritiene che ci sia margine di miglioramento in particolare per quanto riguarda il disciplinamento dei criteri di valutazione dell’idoneità e il rispetto delle prescrizioni del Consiglio federale.

Ogni anno circa 36 000 uomini soggetti all’obbligo di leva devono sottoporsi a una procedura di reclutamento che dura dai due ai tre giorni presso uno dei sei centri di reclutamento in Svizzera. Nell’ambito di un esame medico si valuta se soddisfano le esigenze del servizio militare fisicamente, intellettualmente e psichicamente. Attualmente nei diversi centri di reclutamento si riscontrano delle differenze nelle decisioni sull’idoneità.

Per questo motivo nel gennaio del 2023 le Commissioni della gestione (CdG) hanno incaricato il Controllo parlamentare dell’amministrazione (CPA) di esaminare il servizio militare con limitazioni, concentrandosi sulla valutazione​ dell’idoneità al servizio militare.

Criteri non disciplinati adeguatamente a livello giuridico

Negli ultimi anni i criteri di idoneità al servizio militare sono continuamente cambiati: un soldato ciber, per esempio, deve avere un profilo diverso rispetto a un granatiere delle forze speciali. Per questo motivo le categorie di idoneità al servizio militare sono state regolarmente ampliate. Questi ampliamenti consentono a una cerchia più grande di persone di prestare servizio militare. Secondo la valutazione della CdG-N, tuttavia, i criteri non sono adeguatamente disciplinati a livello giuridico. Attualmente sono infatti definiti unicamente in istruzioni interne che, per di più, non sono accessibili pubblicamente. La Commissione invita il Consiglio federale a porre rimedio a questa situazione.

Prescrizioni legali in parte inosservate

Durante il reclutamento, oltre agli esami medici e psicologici viene effettuato anche un controllo di sicurezza relativo alle persone (CSP). In specifici casi eccezionali può esserci uno scambio di informazioni tra medici e psicologi, da un lato, e il Servizio specializzato CSP, dall’altro. Tuttavia, sulla base della valutazione del CPA, la CdG-N è giunta alla conclusione che la prassi attuale nei centri di reclutamento si spinge oltre e viola in parte le prescrizioni legali. La CdG-N chiede al Consiglio federale di garantire la conformità giuridica della prassi e, all’occorrenza, di valutare la necessità di una modifica di legge.

La CdG-N ha constatato che anche nelle decisioni sull’idoneità le prescrizioni legali non sono sempre rispettate, in particolare per quanto concerne il processo decisionale e la notifica delle decisioni. La CdG-N chiede quindi un potenziamento dell’istruzione dei medici nei centri di reclutamento e l’introduzione di misure che garantiscano la qualità. La Commissione ritiene che i processi di valutazione dell’idoneità siano invece organizzati in modo efficace ed efficiente.

Riesame: la legge deve essere adeguata alla prassi

Per quel che riguarda il riesame delle decisioni sull’idoneità, la Commissione ha constatato che il diritto vigente accorda il diritto di ricorso soltanto alle persone idonee al servizio militare. Secondo la prassi attuale, tuttavia, possono ricorrere anche le persone che sono state giudicate non idonee al servizio militare. Poiché ritiene ragionevole tale prassi, la CdG-N raccomanda al Consiglio federale di adeguare le basi giuridiche rilevanti alla prassi e di disciplinare almeno a livello di ordinanza i presupposti per il riesame.

La Commissione invita il Consiglio federale a esprimersi in merito alle sue constatazioni e alle sette raccomandazioni che ha formulato entro il 30 settembre 2025.

Presieduta dal consigliere nazionale Erich Hess (UDC, BE), la Commissione si è riunita a Berna il 27 giugno 2025.