Nella seduta odierna, le CdG-S/N sono state informate sugli accertamenti preliminari svolti dalle loro due sottocommissioni DFF/DEFR e DFGP/CaF. Hanno inoltre sentito il presidente della Confederazione, il capo del DFF, il presidente e il vicepresidente della Direzione generale della Banca nazionale svizzera (BNS) come pure la presidente del consiglio d’amministrazione e il direttore dell’Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari (FINMA). Gli accertamenti preliminari, iniziati alla fine di marzo 2023, erano incentrati sulla preparazione alla crisi da parte del DFF e del Consiglio federale a partire dall’autunno 2022, sull’esame di soluzioni alternative all’acquisizione di Credit Suisse, sull’applicazione del diritto di necessità, sulla gestione dei rischi della Confederazione, sulla vigilanza esercitata dalla FINMA nei confronti di Credit Suisse nonché sul ruolo della BNS.
Necessarie ulteriori indagini
Sulla base di queste prime informazioni, le due CdG sottolineano che sono necessari ulteriori accertamenti approfonditi. L’imminente indagine non dovrà focalizzarsi solo sugli eventi del marzo 2023, ma dovrà considerare anche gli sviluppi rilevanti insorti negli anni precedenti. Secondo il loro mandato legale di alta vigilanza parlamentare, è fondamentale stabilire se l’agire delle autorità federali sia stato conforme alla legge, adeguato ed efficace. Sulla base delle informazioni sinora ottenute, andranno approfonditi fra l’altro i seguenti temi: il riconoscimento precoce delle crisi da parte del DFF e il coinvolgimento del Consiglio federale, l’attività di vigilanza della FINMA nei confronti di Credit Suisse, il ruolo della BNS, l’applicazione del diritto di necessità, la valutazione e il monitoraggio dell’efficacia della legislazione «too-big-to-fail» nonché le circostanze che hanno portato alla decisione del marzo 2023. Anche il coinvolgimento e le attività di vigilanza rilevanti delle altre autorità federali coinvolte dovranno essere oggetto di approfondimenti futuri.
Raccomandazioni sul seguito della procedura
Già il 31 marzo 2023 la CdG-N si era espressa a favore dell’istituzione di una CPI. La CdG-S si è occupata della stessa questione nella sua seduta di oggi. Alla luce dell’ampia portata degli eventi, della complessità dei temi, dei numerosi attori coinvolti in molteplici ruoli nonché degli strumenti supplementari a disposizione di una CPI rispetto alle CdG, anche la CdG-S sostiene la proposta dell’Ufficio del Consiglio nazionale d’istituire una CPI.
Presiedute dal consigliere agli Stati Matthias Michel (PLR, ZG), le Commissioni si sono riunite a Berna il 15 maggio 2023.