Nel suo rapporto pubblicato oggi la CdG-S constata che la collaborazione tra la Confederazione e i Cantoni nella gestione della pandemia ha presentato aspetti sia positivi sia negativi. Ritiene che le autorità federali abbiano in generale rispettato i criteri di legalità, adeguatezza ed efficacia in quest’ambito. La collaborazione ha tuttavia mostrato i suoi limiti in diversi momenti, in particolare quando è scoppiata la pandemia (febbraio–marzo 2020), durante la seconda ondata (ottobre–dicembre 2020) e dopo il ritorno alla situazione normale (estate 2022). Nel suo rapporto la Commissione evidenzia i seguenti aspetti per i quali sono necessari miglioramenti o chiarimenti.
Perfezionare le strutture di collaborazione tra Confederazione e Cantoni
La CdG-S accoglie favorevolmente il fatto che durante tutta la crisi le autorità federali abbiano tenuto contatti regolari a livello specialistico con i Cantoni. Ritiene invece che l’integrazione dei Cantoni nell’organizzazione di crisi federale fosse soltanto in parte adeguata. La mancanza di servizi di contatto chiari ha costituito una sfida e ha complicato la trasmissione d’informazioni. Secondo la Commissione questi aspetti vanno migliorati.
Per quanto concerne la condotta politica e strategica della gestione di crisi, la Commissione constata che il Consiglio federale si è adoperato per garantire con i Cantoni contatti regolari, che però non hanno seguito una direttiva chiara. Accoglie favorevolmente la volontà del Consiglio federale di rafforzare la collaborazione a questo livello e ritiene necessario prendere in considerazione incontri istituzionali regolari tra la Confederazione e i Cantoni in periodi di crisi. Va in particolare migliorato il coordinamento durante la situazione particolare. La Commissione invita inoltre il Consiglio federale a chiarire la collaborazione tra i dipartimenti e le conferenze intercantonali.
Chiarire la ripartizione delle competenze in caso di pandemia
Secondo la CdG-S la ripartizione delle competenze prevista nella legge sulle epidemie (LEp) ha dimostrato nel complesso la sua validità. La Commissione ritiene che sia stata attuata in modo adeguato durante la situazione straordinaria (marzo–giugno 2020) ma è nettamente più critica riguardo alla situazione particolare (giugno 2020–marzo 2022). L’assenza di una comprensione condivisa da Confederazione e Cantoni della suddivisione dei rispettivi ruoli ha avuto un impatto negativo sulla gestione della pandemia quando è scoppiata la seconda ondata. La CdG-S considera fondamentale che i rispettivi compiti e le rispettive competenze e responsabilità siano descritti più in dettaglio affinché la ripartizione dei compiti prevista dalla LEp funzioni nella pratica.
La CdG-S deplora il fatto che la Confederazione e i Cantoni non siano riusciti a mettersi d’accordo in merito alla ripartizione delle competenze dopo il ritorno alla situazione normale nel 2022. A suo parere il Consiglio federale deve trarre insegnamenti da questo caso. Lo invita in particolare a esaminare la possibilità di definire una fase supplementare nella LEp.
Coinvolgere meglio i Cantoni nei provvedimenti nazionali per la gestione di crisi
La CdG-S ritiene che le procedure riguardanti la consultazione dei Cantoni sulle misure nazionali di lotta contro la pandemia abbiano mostrato i loro limiti, soprattutto durante la situazione particolare, e debbano pertanto essere precisate. La Commissione ravvisa anche la necessità di migliorare l’informazione dei Cantoni sui provvedimenti che sono stati decisi.
La CdG-S accoglie peraltro con favore i numerosi sforzi fatti dalla Confederazione per sostenere i Cantoni nell’attuazione dei provvedimenti federali. Reputa importante che il Consiglio federale stili un bilancio globale delle direttive e delle raccomandazioni sanitarie emanate durante la pandemia, ma anche dell’impiego dell’esercito e della protezione civile per sostenere l’esecuzione nei Cantoni; su quest’ultimo punto ha depositato un postulato.
Stilare un bilancio globale del tracciamento dei contatti
Infine, mediante un postulato la Commissione chiede al Consiglio federale di stilare un bilancio globale sul tracciamento dei contatti effettuato dalla Confederazione e dai Cantoni. Lo invita a esaminare in questo contesto la responsabilità del tracciamento dei contatti, le strutture di coordinamento e l’introduzione di sistemi informatici armonizzati.
La Commissione si aspetta che il Consiglio federale tenga conto delle sue constatazioni e raccomandazioni nei lavori in corso (in particolare revisione della LEp e del Piano pandemico). Lo invita a esprimere il proprio parere sulle sue raccomandazioni entro il 15 febbraio 2024.
Presieduta dal consigliere agli Stati Matthias Michel (PLR/ZG), la Commissione si è riunita a Berna il 10 ottobre 2023.