La Commissione dei trasporti e delle telecomunicazioni del Consiglio nazionale sostiene in ampie parti il disegno del Consiglio federale. Rimangono controversi alcuni aspetti concernenti la collaborazione con le organizzazioni specializzate attive nel settore della mobilità ciclistica.

La legge federale sulle vie ciclabili (21.046), che attua a livello di legge la decisione adottata dal Popolo nel 2018, prescrive ai Cantoni l’obbligo di pianificare le reti ciclabili senza limitarne il margine di manovra a livello di attuazione. La maggioranza della Commissione sostiene in linea generale i principi enunciati nel disegno di legge del Consiglio federale concernenti la pianificazione, la realizzazione e il mantenimento. Senza voti contrari, propone di precisare che i relativi principi contenuti nell’articolo 6 debbano di massima essere osservati. Rifiuta invece ulteriori relativizzazioni, come quelle decise dal Consiglio degli Stati nella sessione autunnale. In particolare, ritiene che un tracciato diretto e standard di costruzione omogenei siano fattori centrali per assicurare reti ciclabili adeguate alla mobilità quotidiana. Un’insufficiente qualità nella costruzione delle vie ciclabili o una rete di tracciati con troppe deviazioni non soddisferebbero le crescenti esigenze della mobilità ciclistica quotidiana. Inoltre, la Commissione assegna alla sicurezza della mobilità la massima priorità. Migliorare in questo settore è importante e rappresenta un vantaggio per tutti gli utenti.

Un punto controverso è dato dalla collaborazione con organizzazioni private specializzate. La Commissione propone con 13 voti contro 12 di approvare la versione del Consiglio federale. La maggioranza della Commissione ritiene che una tale collaborazione nella pianificazione, realizzazione e mantenimento di vie ciclabili, nonché la messa a disposizione di strumenti specifici e informazioni siano un’importante possibilità data a Confederazione, Cantoni e Comuni per ottenere, se del caso, il necessario know-how. Una minoranza ritiene invece che la competenza di pianificare le reti ciclabili debba restare del tutto in mano allo Stato.

Come già il Consiglio degli Stati, la Commissione ha deciso con 14 voti contro 10 di stralciare dal disegno il diritto di ricorso per le organizzazioni specializzate. Secondo la maggioranza della Commissione, non è necessario introdurre nella legge disposizioni in tal senso, perché nel settore della mobilità ciclistica sono attivi diversi gruppi d’interesse e non se ne devono privilegiare alcuni legittimandoli a ricorrere. Una minoranza vuole attenersi alla versione del Consiglio federale e rileva che con il diritto di ricorso le organizzazioni specializzate riceverebbero uno strumento che consentirebbe loro di apportare il proprio bagaglio di conoscenze.

Con 14 voti contro 9 e unʼastensione, la Commissione propone inoltre di non dare seguito all'iniziativa parlamentare 21.425 «Dal 2023 immatricolare soltanto le automobili e i veicoli utilitari leggeri non alimentati a carburante fossile». In linea di principio, la Commissione è senzʼaltro favorevole a una resa più ecologica del trasporto privato, ma ritiene che lʼintroduzione da parte della Confederazione di una prescrizione legale come quella perorata nel testo dellʼiniziativa costituisca unʼingerenza eccessiva nelle libertà economiche della popolazione. Per una minoranza commissionale è invece necessario intervenire con urgenza: reputa infatti che per poter rispettare le disposizioni dell'Accordo di Parigi sul clima, le emissioni di gas serra del trasporto privato motorizzato devono essere ridotte al più presto.

La Commissione ha approfittato del fatto che la seduta è stata organizzata nel Cantone di origine del suo presidente, Michael Töngi, per incontrare il Consiglio di Stato lucernese, rappresentato dal suo presidente Marcel Schwerzmann e dal consigliere di Stato Fabian Peter, e alcuni rappresentanti delle Città di Lucerna e di Kriens oltre che del Comune di Emmen, con i quali ha discusso su alcuni importanti progetti di infrastruttura dei trasporti di portata regionale e cantonale.

La Commissione del traffico è stata informata direttamente sul posto sugli aspetti riguardanti la pianificazione e la prima fase di realizzazione della piattaforma dei trasporti di Emmenbrücke. Lʼinnovativo concetto, che sarà implementato in varie località della Svizzera, si basa su una pianificazione concertata fra Confederazione, Cantoni e Comuni ed è inteso a collegare tutti i vettori di trasporto, integrandoli al meglio nello sviluppo locale delle città e degli insediamenti. In conclusione, la Commissione ha avuto la possibilità di fare un suggestivo tuffo nel passato visitando gli impianti della protezione civile costruiti nel tunnel autostradale del Sonnenberg.