La Commissione dei trasporti e delle telecomunicazioni del Consiglio nazionale (CTT-N) ritiene che un’offerta giornalistica in quattro lingue di alta qualità sia fondamentale per la coesione nel Paese e per la promozione di una democrazia viva. Con 17 voti contro 8 raccomanda pertanto di respingere l’iniziativa della SSR (24.060). Inoltre, la maggioranza della Commissione rinuncia parimenti a un controprogetto indiretto, dopo che anche la sua seconda iniziativa (25.433) è stata respinta dalla CTT-S.

Dopo che nel trimestre scorso l’iniziativa adottata dalla CTT-N a metà febbraio per un Controprogetto indiretto all’iniziativa SSR (25.400) non era stata accolta dalla CTT-S, a fine marzo la Commissione ha deciso di proporre una nuova iniziativa (Controprogetto indiretto all’Iniziativa SSR. Rinuncia al canone per le imprese (25.433); cfr. comunicato stampa del 25 marzo 2025). La CTT-N ha preso atto della decisione della sua Commissione omologa di non dare seguito neppure a questa iniziativa e ha quindi discusso un’altra proposta per un’iniziativa, ovvero elaborare un controprogetto indiretto volto a ottenere un assetto più efficiente del servizio pubblico nel settore radiotelevisivo. Questa proposta è stata respinta con 14 voti contro 8 e 3 astensioni. Una minoranza della Commissione si attiene tuttavia ai valori fondamentali di questa proposta e chiede al Consiglio nazionale di rinviare in Commissione l’iniziativa popolare «200 franchi bastano! (Iniziativa SSR)» (24.060) con l’incarico di elaborare un controprogetto indiretto sulla base dei suddetti valori fondamentali. A suo avviso è necessario avviare un dibattito differenziato sulla SSR e sul servizio pubblico mediatico e intraprendere riforme. In questo modo, insieme alla proposta di minoranza presentata a gennaio per un controprogetto diretto (cfr. comunicato stampa della CTT-N del 14 gennaio 2025) ora vi sono due minoranze per l’esame dell’iniziativa popolare nel Consiglio nazionale e la Commissione ha potuto concludere la discussione su controprogetti.

La Commissione ha dunque proseguito l’esame dell’iniziativa popolare «200 franchi bastano! (Iniziativa SSR)» (24.060). Essa ritiene che la riduzione del canone richiesta comporterebbe un massiccio calo della qualità dell’offerta radiotelevisiva svizzera, che non sarebbe proporzionale allo sgravio finanziario annuo per famiglie e imprese. La Commissione fa presente che i canoni finanziano un’offerta giornalistica che copre tutte e quattro le regioni linguistiche. Sottolinea poi che per il funzionamento della democrazia diretta, ma anche per la coesione sociale in Svizzera, è necessario un servizio pubblico indipendente e completo nel settore dei media. Secondo la Commissione, la riduzione del canone per le economie domestiche a 300 franchi l’anno decisa dal Consiglio federale nell’ambito del suo controprogetto e l’esenzione delle imprese con un fatturato annuo soggetto all’IVA fino a 1,2 milioni di franchi sono misure già molto incisive e avranno conseguenze sull’offerta esistente. In questo contesto la CTT-N propone alla propria Camera con 17 voti contro 8 di respingere l’iniziativa SSR. Il Consiglio nazionale discuterà l’iniziativa popolare probabilmente in occasione della sessione estiva 2025.

Con 16 voti contro 9 la Commissione propone di non dare seguito all’iniziativa parlamentare 24.468 «Proteggere dagli effetti del rumore stradale. Un problema di sanità pubblica e una responsabilità della Confederazione». Con la sua iniziativa parlamentare Delphine Klopfenstein Broggini chiede di modificare l’articolo 16 della legge sulla protezione dell’ambiente al fine di stabilire

un ordine di priorità per il risanamento delle strade in base all’urgenza sanitaria. Lo scopo è di proteggere adeguatamente la salute delle persone dagli effetti del rumore stradale. La maggioranza della Commissione sottolinea che la Confederazione è competente soltanto per le strade nazionali. La rete stradale subordinata è invece di competenza dei Cantoni e dei Comuni, che già oggi possono adottare misure per ridurre il rumore. Una minoranza ritiene che occorra fare di più contro il rumore stradale, dannoso per la salute.

La Commissione ha inoltre deciso, con 19 voti contro 1 e 4 astensioni, di inviare al Consiglio federale una lettera in merito alla consultazione sulla revisione parziale di due ordinanze esecutive relative alla sorveglianza della corrispondenza postale e del traffico delle telecomunicazioni (OSCPT, OE-SCPT) e, con 14 voti contro 11, una lettera in merito al progetto di legge per disciplinare le grandi piattaforme di comunicazione già annunciato per il 2023. Con 17 voti contro 8, ha inoltre adottato un’altra lettera indirizzata al Consiglio federale, nella quale gli si chiede di valutare la possibilità di organizzare una tavola rotonda con la SSR e i media privati.

La Commissione ha inoltre esaminato le ripercussioni dell’orario 2025 nella Svizzera occidentale. A tal proposito ha sentito una rappresentanza della Conférence des Transports de la Suisse occidentale (CTSO) e delle FFS. Si è inoltre informata presso le FFS in merito alle sfide attuali e future.