La Commissione dei trasporti e delle telecomunicazioni del Consiglio nazionale (CTT-N) è entrata in materia sul progetto della sua omologa del Consiglio degli Stati (CTT-S) inteso a rafforzare la pluralità mediatica.

Dopo che il 18 giugno 2025 il Consiglio degli Stati ha approvato il progetto della CTT-S per l’attuazione delle due iniziative parlamentari Bauer Ripartizione del canone radiotelevisivo (22.407) e Chassot Misure di promozione a favore dei media elettronici (22.417), la CTT-N ha iniziato la deliberazione. Il progetto mira a modificare la legge federale sulla radiotelevisione (LRTV): la quota di partecipazione al canone di emittenti radiofoniche e televisive locali e regionali dovrebbe essere aumentata dal 4–6 per cento al 6–8 per cento dei proventi del canone. Inoltre, dovrebbero essere potenziate le misure di sostegno generali dei media. Si tratta in particolare del sostegno a istituti di formazione e perfezionamento, ad agenzie di stampa e a organizzazioni di autoregolamentazione. Con 16 voti contro 8 e 1 astensione la CTT-N propone alla propria Camera di entrare in materia sul progetto. La Commissione riconosce l’importanza della pluralità e della qualità dei media e intende pertanto creare condizioni quadro attraenti per un'offerta mediatica diversificata ed equivalente in tutte le regioni.

Inoltre, con 21 voti contro 4 la Commissione ha deciso di trattare separatamente le due iniziative parlamentari, al fine di tenere conto in modo mirato delle diverse esigenze.

La maggioranza della Commissione reputa necessario esaminare in modo approfondito in che misura le emittenti concessionarie con una quota di partecipazione al canone soddisfano il proprio mandato di prestazione. Ha quindi incaricato l’Amministrazione di effettuare un’analisi in tal senso. La Commissione avvierà la deliberazione di dettaglio in una delle sue prossime sedute, una volta ricevuto il rapporto d’esame.

In adempimento dell’iniziativa parlamentare (Fluri) Wasserfallen Christian Partecipazione equa della SSR al mercato della produzione audiovisiva(22.415), la Commissione ha elaborato un progetto che mira a rafforzare gli obblighi della SSR nell’assegnazione di mandati all’industria audiovisiva indipendente dalle emittenti in Svizzera. Sulla base dei risultati della consultazione, la Commissione ha approvato il progetto nella votazione finale con 12 voti contro 2 e 4 astensioni. In una prossima fase la Commissione sottoporrà il progetto per parere al Consiglio federale, dopodiché lo discuterà in occasione della sessione invernale del Consiglio nazionale.

Al fine di migliorare l’utilizzo e lo scambio di dati sulla mobilità, il Consiglio federale propone di creare un’infrastruttura nazionale di dati sulla mobilità. La CTT-N ha iniziato la deliberazione del relativo disegno di legge Infrastruttura di dati sulla mobilità (MODIG; 25.049) e condotto audizioni con diversi attori del settore della mobilità. La Commissione accoglie con favore l’obiettivo di fondo del disegno di legge inteso a garantire un sistema di mobilità efficiente decidendo l’entrata in materia con 17 voti contro 7. Una minoranza respinge il progetto perché vorrebbe lasciare la creazione dell’infrastruttura di dati ai fornitori di servizi di mobilità interessati e fa notare che questi ultimi trarranno anche un vantaggio finanziario da un siffatto investimento. Adducendo lo stesso argomento, un’altra minoranza chiede il rinvio del disegno al Consiglio federale con il mandato di elaborare un progetto che risulti neutrale a livello di costi per i tre livelli statali.

La procedura proposta dal Consiglio federale per la creazione dell'infrastruttura di dati sulla mobilità ha sollevato diverse questioni, non da ultimo a causa del modello di finanziamento previsto, ma anche in relazione alla qualità dei dati. Per questo motivo, la Commissione ha incaricato l'Amministrazione di effettuare diversi accertamenti. La CTT-N proseguirà la deliberazione in una delle sue prossime sedute, una volta ricevute le risposte.

La Commissione ha avviato la deliberazione in merito all’ulteriore sviluppo della tassa sul traffico pesante (25.058 Tassa sul traffico pesante commisurata alle prestazioni TTPCP. Ulteriore sviluppo. Revisione parziale della LTTP) e ha condotto un’audizione presso le cerchie interessate. Il progetto prevede che dal 2029 la TTPCP venga applicata anche ai camion elettrici. In questo modo il Consiglio federale intende garantire che il traffico pesante continui ad assumere i propri costi e che il trasferimento del traffico merci alla rotaia sia sostenuto anche in futuro. La Commissione è entrata in materia all’unanimità sul progetto. La Commissione procederà alla deliberazione di dettaglio in occasione di una delle sue prossime sedute.

La Commissione si è inoltre occupata a fondo anche della Posta: si è ad esempio informata sulla consultazione in corso relativa alla revisione parziale dell’ordinanza sulle poste. La flessibilizzazione della distribuzione a domicilio nella forma proposta, auspicata tra l’altro dal Consiglio federale, ha suscitato critiche in seno alla Commissione. Quest'ultima ritiene che tali misure comporterebbero un notevole peggioramento del servizio universale postale e si chiede perché per adeguamenti di tale portata sia stata proposta solo una modifica dell’ordinanza.

Per garantire una distribuzione a domicilio capillare (punto 1) e assicurare l’attuale qualità delle consegne a domicilio (punto 2), la CTT-N ha presentato una mozione di commissione (25.3948) (punto 1: adottato con 19 voti contro 6; punto 2: adottato con 18 voti contro 7). La mozione chiede al Consiglio federale di apportare le modifiche necessarie a livello legislativo. Una minoranza della Commissione la respinge in quanto vuole garantire che vi sia anche in futuro la flessibilità necessaria per adeguare il mandato della Posta agli sviluppi sociali.

Infine, la Commissione ha ascoltato la presentazione del rapporto del Controllo federale delle finanze (CDF) sulla Posta Svizzera SA, in cui esso ha esaminato il modello di contabilità analitica della Posta.

La Commissione si è informata presso le FFS sui più svariati temi di attualità. Si è occupata in particolare degli ultimi sviluppi nella politica di trasferimento del traffico, alla luce delle decisioni di sospendere anticipatamente per la fine dell'anno l'autostrada viaggiante Rola e di chiudere diversi terminali di carico. Con 16 voti contro 7 e 1 astensione ha approvato la mozione di commissione «Garantire le risorse per la politica di trasferimento del traffico» (25.3949). La mozione chiede di impiegare integralmente le risorse per la Rola che si libereranno nel limite di spesa 2024-2028 in modo da promuovere un ulteriore trasferimento del traffico merci transalpino su rotaia negli anni 2026–2030 e di avviare le misure necessarie a tal fine. Una minoranza non ritiene necessario intervenire in tal senso. Sulla base del rapporto finale del Servizio d’inchiesta svizzero sulla sicurezza (SISI) del 2 giugno 2025 relativo al deragliamento nella galleria di base del San Gottardo, la CTT-N si è inoltre occupata delle conseguenze di questo evento come pure delle misure previste per il traffico merci. Ha inoltre consultato le FFS in merito all’adeguamento delle informazioni fornite ai clienti in caso di incidenti riguardanti persone.

Infine, la Commissione ha esaminato la disattivazione della diffusione radiofonica FM a fine 2026, decisa dal Consiglio federale già il 25 ottobre 2023. La Commissione si è informata sugli ultimi sviluppi in merito alle quote di mercato e alle conseguenze dello spegnimento della radio FM per le emittenti radiofoniche locali. Con 10 voti contro 10 e 4 astensioni, con il voto decisivo del presidente, ha approvato la mozione di commissione «Nuova gara pubblica per le concessioni FM a partire dal 1° gennaio 2027» (25.3950). La mozione chiede al Consiglio federale di rinunciare alla disattivazione della radiodiffusione FM, attualmente prevista per il 31 dicembre 2026, e di prorogare invece le attuali concessioni FM o di indire una nuova gara pubblica per la loro attribuzione a partire dal 1° gennaio 2027. Una minoranza non ritiene necessario intervenire in tal senso, poiché il passaggio al DAB è stato annunciato con largo anticipo.