Per la maggioranza della Commissione dei trasporti e delle telecomunicazioni del Consiglio degli Stati (CTT-S) la protezione degli investimenti, in particolare nelle regioni periferiche, e una buona offerta di servizi di telecomunicazione per tutti i consumatori sono prioritarie. Come il Consiglio nazionale, non intende apportare modifiche all’attuale ordinamento dell’accesso.

​All’unanimità la CTT del Consiglio degli Stati propone alla propria Camera di entrare in materia sul progetto di revisione della legge sulle telecomunicazioni (17.058). Riconosce così la necessità di intervenire per adeguare la legislazione allo stato della tecnica e agli sviluppi tecnologici nonché ai rapidi mutamenti del mercato delle telecomunicazioni.
 
Per quanto riguarda il punto cruciale del progetto, ossia la regolamentazione dell’accesso, laCommissione propone con 7 voti contro 2 e un’astensione di stralciare dal progetto l’articolo 11c. In tal modo la regolamentazione dell’accesso e dei prezzi non sarà estesa attualmente alle nuove reti e la disaggregazione dell’ultimo chilometro rimarrà primariamente limitata alle linee di collegamento in rame. Nel suo disegno il Consiglio federale aveva previsto di sancire a livello di legge il principio della neutralità tecnologica e di adottare misure di regolamentazione supplementari nel caso fosse constatato un insufficiente livello di concorrenza nel mercato dei collegamenti a banda larga. La maggioranza della Commissione rileva che le condizioni quadro vigenti oggi in Svizzera hanno permesso di ottenere servizi di telecomunicazione di alta qualità. Ulteriori regolamentazioni metterebbero invece in pericolo gli investimenti necessari per il futuro potenziamento della rete, in particolare nelle regioni periferiche. Una minoranza della Commissione propone di seguire il Consiglio federale. A suo avviso una regolamentazione formulata in modo tecnologicamente neutro contribuirebbe a promuovere la concorrenza e quindi anche l’innovazione sulmercato delle telecomunicazioni.
 
Riguardo agli altri collegamenti (art. 35a cpv. 1), con 4 voti contro 1 e 5 astensioni la CTT propone alla propria Camera di attenersi al diritto vigente. Il disegno del Consiglio federale prevede che i proprietari di immobili debbano tollerare l’allestimento di altri collegamenti sui propri fondi, se un fornitore di servizi di telecomunicazione ne assume i costi. Secondo il diritto vigente, i locatori o gli affittuari devono per contro sopportare i costi di tale allestimento. Secondo l’opinione della maggioranza, la concorrenza efficace e l’accesso sino ai clienti finali sono garantiti già sotto il regime vigente della LTC e attualmente non sussiste la necessità di una nuova normativa. La Commissione propone inoltre nell’articolo 35b (Accesso al punto d’entrata nell’edificio e coutenza di impianti domestici) di completare il disegno del Consiglio federale in modo che i proprietari di immobili siano indennizzati adeguatamente in caso di cofinanziamento di un impianto. In questi due punti essa si discosta quindi dalla decisione del Consiglio nazionale.
 
Riguardo alla protezione dei fanciulli e dei giovani (art. 46a) la Commissione propone con 5 voti contro 3 di completare la legge con una disposizione secondo cui i fornitori di servizi di telecomunicazione devono comunicare a Fedpol i contenuti a sfondo pornografico.
 
Per quanto riguarda la diffusione di programmi radiotelevisivi, la CTT ha deciso di completare la disposizione ripresa dal Consiglio nazionale nella LRTV (art. 61a) volta a garantire che, nel caso di televisori con funzione time shift, eventuali modifiche ai programmi possano essere fatte solo con il consenso dell’emittente.
 
Riguardo alla neutralità della rete (art. 12e), la maggioranza della Commissione ha rilevato che il disciplinamento introdotto dal Consiglio nazionale deve essere reso più flessibile, in particolare per quanto attiene alle nuove tecnologie. A tale proposito la Commissione ha però chiesto ulteriori informazioni all’Amministrazione e deciderà definitivamente in merito a questo punto nella prossima seduta del 12 novembre. In tal modo il progetto potrà essere trattato dal Consiglio degli Stati durante la sessione invernale.
 
La Commissione ha inoltre deciso all’unanimità di non allinearsi alla decisione della sua omologa di dare seguito alle iniziative parlamentari 17.457 Schneider-Schneiter. Addio al roaming anche in Svizzera per salvaguardare l’economia, il commercio e il turismo elvetici, 17.420 Bigler. Per un elenco telefonico pubblico efficiente e in grado di promuovere la concorrenza, 16.490 Nantermod. Molestie telefoniche. Sanzionare chi ne trae profitto e16.491 Nantermod. Molestie telefoniche. Migliorare l’efficacia delle sanzioni. Essa sottolinea che le richieste di queste quattro iniziative possono essere integrate direttamente nella revisione della LTC e non è quindi opportuno che il Parlamento inizi a elaborare una legislazione parallela nel settore delle telecomunicazioni.
 
Inoltre la CTT propone senza voti contrari di respingere la mozione CN ((Steiert) Maire Jacques-André). Basta ingannare i consumatori. Stop ai numeri di telefono svizzeri usati per simulare attività economiche nel nostro Paese (16.3526). Essa è dell’avviso che la sua richiesta, per quanto ragionevole, sia già stata ripresa nella revisione della LTC.

La consigliera federale Doris Leuthard e il direttore dell’Amministrazione federale delle finanze, Serge Gaillard, hanno informato la Commissione sui motivi che hanno indotto il Consiglio federale a prendere la decisione di principio di abolire il divieto di credito e ipoteca imposto attualmente a PostFinance. La Commissione è stata inoltre informata sui primi risultati della consultazione sulla prevista modifica dell’ordinanza sulle poste, nella quale si intende ora sancire a livello cantonale la definizione dei criteri riguardanti la raggiungibilità del servizio universale. La Commissione prenderà una decisione su quattro mozioni del Consiglio nazionale riguardanti il servizio postale universale nella sua prossima seduta di novembre.