La Commissione accoglie con favore il progetto avveniristico della società anonima Cargo sous terrain (CST), volto a creare entro il 2045 una rete di trasporto sotterranea per colli di piccole dimensioni. Trattandosi di un progetto di vasta portata, la Commissione si è occupata in particolare del finanziamento del progetto, della prospettiva globale in materia di politica dei trasporti e della tutela degli interessi dei proprietari fondiari.
Con 7 voti contro 6 la Commissione chiede lo stralcio di una disposizione dal principio di non discriminazione che prevede che la Commissione del trasporto ferroviario (ComFerr) abbia il potere di giudicare le controversie concernenti il calcolo del prezzo di CST. La maggioranza ritiene che sia eccessiva questa influenza della commissione con potere decisionale sulla libertà di fissazione dei prezzi di un’impresa privata.
La maggioranza della Commissione respinge una tutela dei diritti dei proprietari che vada oltre il vigente diritto d’espropriazione.
La CTT-S ha inoltre proceduto ad alcune precisioni nella legge affinché le procedure di approvazione nei Cantoni possano essere messe in atto nel modo più trasparente e snello possibile.
La Commissione ritiene inoltre che l’Ufficio federale dei trasporti (UFT) debba essere tenuto a esigere adeguate garanzie da parte di CST in merito a un eventuale smantellamento.
La Commissione si compiace del fatto che l’UFT preveda di seguire da vicino la realizzazione del progetto attraverso tutte le fasi, in modo da avere in ogni momento un quadro chiaro del finanziamento. La Confederazione, tuttavia, non partecipa ai costi del progetto.
La Commissione ha inoltre ricevuto, dal servizio federale competente, informazioni sulle prospettive di finanziamento per le imprese di trasporti pubblici, in particolare per il traffico locale, i trasporti turistici, la navigazione, le ferrovie di montagna e anche per il traffico a lunga distanza e il traffico merci. La Commissione riconosce la necessità di agire con urgenza, in quanto gli effetti della pandemia da COVID-19 hanno ancora un forte impatto sui trasporti pubblici e, di concerto con gli altri attori, seguirà la questione nella sua prossima riunione del 10 maggio. È imperativa una soluzione rapida, se necessario modificando le basi giuridiche al più tardi entro l’autunno
La Commissione ha poi deliberato sulle divergenze relative al Pacchetto di misure a favore dei media (20.038). È stata discussa, tra l’altro, l’offerta online della SSR, che il Consiglio nazionale desidera venga limitata onde evitare un effetto di concorrenza con i media privati. Senza voti contrari, la Commissione chiede alla sua Camera di stralciare dal progetto l’articolo inserito dal Consiglio nazionale, in quanto già oggi nella concessione vi sono notevoli limitazioni per la SSR. Inoltre, con 10 voti contro 3, la CTT-S chiede di fissare ad almeno l’otto per cento dei proventi ricavati dal canone radiotelevisivo le partecipazioni al canone per le emittenti televisive e radiofoniche aventi diritto a tali partecipazioni. Il Consiglio nazionale si era espresso a favore del sei-otto per cento. Un’altra divergenza risiede nello stabilire quali istituzioni ricevono un sostegno finanziario volto a consentire a redattori di mezzi di comunicazione elettronici di ricevere una formazione e una formazione continua in ambito giornalistico. Con 6 voti contro 5 e 2 astensioni la CTT-S propone un compromesso che prevede che le prestazioni di sostegno siano concesse alle istituzioni i cui diplomi e certificati sono riconosciuti dall’intero settore e corrispondono al livello terziario B. Una minoranza, invece, chiede di mantenere la versione del Consiglio degli Stati. Inoltre, con 7 voti contro 5, la Commissione mantiene il suo sostegno al progetto del Consiglio federale che intende fissare all’80 per cento del fatturato generato dall’impresa mediatica i contributi per la promozione dei media online. Una minoranza chiede invece di fissarli al 70 per cento al massimo. Infine, per quanto riguarda la durata della promozione dei media, la Commissione è favorevole a mantenere la versione del Consiglio degli Stati e a fissare a dieci anni la durata per la promozione dei media online e la riduzione per il recapito mattutino. La maggioranza sostiene che soltanto una durata sufficientemente lunga consentirà di ottenere importanti risultati in merito all’utilità della promozione dei media.
La CTT chiede inoltre, senza opposizione, di togliere dal ruolo l’Iv. Pa. Wicki «LRTV. No alla doppia imposizione dei consorzi» (19.413) e di non approvare le due iniziative dello stesso titolo Wasserfallen Christian e Grossen Jürg (19.411 e 19.412). La Commissione ricorda che le richieste di queste tre iniziative sono già state attuate nel progetto 2, adottato da entrambe le Camere, del pacchetto in favore dei media. Per lo stesso motivo, chiede di respingere la mozione della CTT-N. Canone radiotelevisivo. Abolizione dell'imposizione multipla dei consorzi (20.3140).
Infine, con 8 voti contro 4 e 1 astensione, la CTT non ha approvato la decisione della sua commissione omologa di dare seguito all’Iv. Pa. Regazzi, Escludere le PMI dalla tassa sui media (19.482).La Commissione ricorda che il Parlamento si era già pronunciato a più riprese a favore dell’attuale sistema del canone radiotelevisivo a carico delle imprese e che, in caso di attuazione dell’iniziativa, i proventi del canone mancanti dovrebbero essere coperti dalle economie domestiche.