La Commissione degli affari giuridici del Consiglio nazionale ha esaminato in dettaglio le questioni inerenti alla falsificazione dei documenti d'identità. Si è pronunciata in favore della modifica della base legale prevista.

Il sistema FADO (False and Authentic Documents Online, documenti falsi e autentici online) è uno strumento digitale di riferimento dell'Unione europea volto al rilevamento dell'impiego abusivo di documenti. Questo sistema di archiviazione delle immagini permette di condividere all'interno dello spazio Schengen informazioni sugli elementi di sicurezza e le peculiarità di falsificazione che possono presentare i documenti d'identità. Con 15 voti contro 9 la Commissione ha deciso di entrare in materia sul progetto di creare una nuova base legale per il sistema FADO (21.036). Una minoranza della Commissione ritiene che il rafforzamento del sistema debba essere sostenuto, ma si oppone all'assegnazione della gestione del sistema all'Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera (Frontex).

Nella sessione autunnale 2021, le Camere federali hanno deciso di aumentare dal 2027 i contributi all'agenzia Frontex (20.064). Con 15 voti contro 9, la Commissione ha deciso di respingere la proposta di sospendere l'esame della revisione del sistema FADO per attendere l'esito di un eventuale referendum indetto in relazione all'aumento dei contributi. La Commissione reputa che le due questioni non debbano essere collegate e che il sistema FADO sia essenziale per la sicurezza della Svizzera. Una minoranza è del parere che Frontex sia oggetto di critiche che debbano essere analizzate più in dettaglio, prima che le venga affidata la gestione del sistema FADO.

Con 13 voti contro 7 e 4 astensioni, la Commissione ha deciso di non dare al Consiglio federale la competenza di concludere nuovi trattati internazionali che danno luogo a una modifica dei diritti d'accesso al sistema FADO. In occasione della votazione sul complesso, la Commissione ha adottato il progetto con 15 voti contro 9.

Segnale importante per il rafforzamento della Corte penale internazionale

La Commissione ha approvato all'unanimità il decreto federale che approva l’emendamento del 6 dicembre 2019 allo Statuto di Roma (21.037). Tale emendamento, frutto di una proposta della Svizzera, consentirà alla Corte penale internazionale di punire l’atto di affamare i civili anche in occasione di conflitti non internazionali. La Commissione ritiene opportuno questo emendamento, poiché l’atto di affamare la popolazione civile, proprio nei conflitti armati non internazionali, viene spesso praticato come metodo di guerra.

Sì a un Memoriale svizzero delle vittime del nazionalsocialismo

La Commissione propone all'unanimità alla propria Camera di accogliere la mozione Jositsch 21.3172 («Memoriale svizzero delle vittime del nazionalsocialismo»), che incarica il Consiglio federale di creare un memoriale ufficiale svizzero in tal senso e, se necessario, le relative basi legali.

Riabilitazione degli Svizzeri che hanno combattuto nella Resistenza francese

L’iniziativa parlamentare Prezioso 21.472 («Riabilitare gli Svizzeri che hanno combattuto nella Resistenza francese») chiede di abrogare le sanzioni pronunciate nei confronti dei nostri cittadini che hanno combattuto nella Resistenza francese durante la Seconda guerra mondiale. Nel quadro dell'esame preliminare, la Commissione ha preso in considerazione anche i più recenti lavori di ricerca sull'argomento. È quindi giunta alla conclusione che la situazione dei combattenti svizzeri nella Resistenza è comparabile a quella dei volontari svizzeri in Spagna, i quali sono stati riabilitati dal Parlamento nel 2009 (06.461 «Riabilitazione dei volontari svizzeri in Spagna»): ha pertanto deciso, con 16 voti contro 5 e 1 astensione, di dare seguito all'iniziativa parlamentare. In una fase ulteriore la Commissione degli affari giuridici del Consiglio degli Stati si occuperà dell'oggetto nel quadro dell'esame preliminare.

Pandora Papers: prima discussione

La Commissione ha iniziato la discussione sulle conseguenze delle rivelazioni pubblicate dal Consorzio internazionale dei giornalisti investigativi nel quadro dei «Pandora Papers» e si è in particolare concentrata sulla questione dei consulenti. Ha deciso di proseguire la discussione in una prossima seduta.

La Commissione si è riunita il 28 e 29 ottobre 2021 a Ginevra, nel Cantone di origine della sua presidente Laurence Fehlmann Rielle (SP, GE). In occasione di una visita al Museo Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa, la Commissione ha incontrato Isabelle Rochat, presidente del Consiglio di fondazione e Balthasar Staehelin, direttore del settore Trasformazione digitale e dati presso il Comitato Internazionale della Croce Rossa. Nel Comune di Russin, nella campagna ginevrina, la Commissione è inoltre stata calorosamente accolta per cena dal rappresentante del governo cantonale di Ginevra, Serge Dal Busco, presidente del Consiglio di Stato.