La Commissione ha proseguito i lavori relativi al progetto preliminare in adempimento dell’iniziativa parlamentare (Stamm) Walliser 17.523 «Possibilità di portare il doppio cognome dopo il matrimonio» e con 14 voti contro 9 e 2 astensioni si è pronunciata per l’elaborazione di una terza variante che mira a consentire di portare il cognome d’affinità quale cognome ufficiale.

Dal 1° gennaio 2013 il diritto vigente non prevede più la possibilità di adottare un doppio cognome ufficiale; attuando l’iniziativa parlamentare si mira a reintrodurre tale opzione. La Commissione ha discusso due diverse varianti: la «soluzione piccola» ricalca in gran parte la normativa precedentemente in vigore. La fidanzata o il fidanzato il cui cognome da nubile o celibe non viene scelto quale cognome coniugale comune dovrà poter anteporre il proprio cognome attuale a quello coniugale. La «soluzione grande» prevede che entrambi i fidanzati possano portare un doppio cognome ufficiale, senza che per questo si debba formare un cognome coniugale comune. Il doppio cognome matrimoniale si compone in questo caso del proprio cognome attuale seguito da quello attuale del fidanzato o della fidanzata. In aggiunta a queste due varianti, con 14 voti contro 9 e 2 astensioni la Commissione chiede inoltre l’elaborazione di una terza variante che preveda la possibilità di portare il cognome di affinità come cognome ufficiale. La Commissione ha attribuito il relativo mandato all’Amministrazione e proseguirà le deliberazioni nelle prossime sedute.

No al divieto di versamenti ai partiti da parte dei giudici

La Commissione ha discusso in modo approfondito in merito al legame tra i giudici federali e i partiti politici. Dopo aver preso atto del secondo rapporto di conformità del GRECO (Gruppo di Stati contro la corruzione), ha proceduto all’esame dell’iniziativa 20.468, presentata dal consigliere nazionale Beat Walti e tesa a vietare ai giudici federali di versare le cosiddette tasse o tributi sul mandato e di fare donazioni ai propri partiti di appartenenza. Con 14 voti contro 5 e 4 astensioni, la Commissione propone di non dare seguito all’iniziativa. Pur essendo unanime nel considerare che il problema risieda tutt’al più nell’apparente dipendenza, è divisa su come farvi fronte. La maggioranza ritiene che un divieto puro e semplice di tali versamenti sarebbe troppo radicale e sottolinea che i versamenti attuali poggiano su una base volontaria. La minoranza ritiene dal canto suo che il bisogno di trasparenza richieda un cambiamento del sistema in vigore.

Altri oggetti:

  • Nel quadro delle deliberazioni concernenti il disegno sull’armonizzazione delle pene (18.043, D. 1) la Commissione ha deciso di proporre alla propria Camera di confermare le decisioni prese durante la prima deliberazione per quanto riguarda tutte e quattro le divergenze. Le varie minoranze chiedono di allinearsi alla decisione del Consiglio degli Stati. Le Camere appianeranno in modo definitivo le divergenze sul disegno durante la prossima sessione invernale.
  • La Commissione respinge con 14 voti contro 10 e 1 astensione la mozione 21.3456 «Ulteriore sviluppo del diritto in materia di revisione» della Commissione omologa, che incarica il Consiglio federale di presentare al Parlamento un progetto di modifica del diritto in materia di revisione.
  • La Commissione ha deciso senza voti contrari di non dare seguito all’iniziativa cantonale 20.312 «Tariffe a copertura dei costi in materia di stato civile». Propone invece all’unanimità di accogliere la mozione 21.3024 «Ridefinire gli emolumenti per le operazioni di stato civile» dal contenuto simile.
  • La Commissione propone alla propria Camera di non dare seguito a sei vecchie iniziative cantonali, che chiedevano un divieto generale dei videogiochi violenti (08.316; 08.334; 09.332; 09.313; 09.314; 10.302) e di cui le Camere avevano sospeso la trattazione nel 2011 nell’attesa di un progetto del Consiglio federale. La Commissione considera che le misure contenute nel disegno di legge federale sulla protezione dei minori nei settori dei film e dei videogiochi (20.069) siano fondamentalmente sufficienti.
  • Nel quadro dell’appianamento delle divergenze la Commissione propone con 10 voti contro 9 e 3 astensioni di non dare seguito all’iniziativa di commissione 19.496 «Abrogazione del diritto in materia di fidanzamento nel Codice civile». L’iniziativa viene dunque ritirata.
  • Nel quadro dell’appianamento delle divergenze la Commissione propone alla propria Camera con 12 voti contro 10 e 1 astensione di non dare seguito all’iniziativa parlamentare 459 Migliorare il sistema di anticipo degli alimenti. Una minoranza propone di darvi seguito.

Presieduta dalla consigliera nazionale Laurence Fehlmann Rielle (PS/GE), la Commissione si è riunita a Berna il 18 e 19 novembre 2021.