La Commissione è consapevole del fatto che l’introduzione dell’internamento nel diritto penale minorile rappresenta un tema delicato. Sottolinea tuttavia che la normativa proposta dal Consiglio federale non prevede modifiche sostanziali al diritto penale minorile. In seguito alle preoccupazioni espresse dagli esperti nell’ambito della consultazione, la normativa è stata formulata in modo molto restrittivo e sarà applicata solo alle persone che hanno commesso un assassinio dopo aver compiuto i 16 anni e per le quali, una volta eseguita la sanzione inflitta in virtù del diritto penale minorile, il rischio di recidiva è molto elevato. La Commissione ritiene giustificata la volontà di colmare l’attuale lacuna in queste situazioni specifiche, del resto più che rare, introducendo l’internamento nel diritto penale minorile. Propone inoltre di portare la pena di privazione della libertà per chi ha commesso un assassinio dopo aver compiuto il 16° anno di età da un massimo di quattro a un massimo di sei anni. Una minoranza propone dal canto suo di estendere la possibilità di pronunciare un internamento ad altri reati come l’omicidio intenzionale, le lesioni gravi o la violenza carnale. La Commissione ha adottato il disegno 1 del suddetto Pacchetto di misure con 16 voti favorevoli, 7 contrari e 1 astensione. Il disegno 1 esclude i congedi non accompagnati per i criminali che stanno scontando in regime chiuso l’internamento o la privazione della libertà che lo precede. Una minoranza propone alla Camera di non entrare in materia sui due disegni. Il progetto sarà presumibilmente dibattuto in Consiglio nazionale durante la sessione invernale.
Doppio cognome per i coniugi e i figli
La Commissione ha adottato il rapporto (t / f) concernente il progetto (t / f) approvato nel corso della seduta precedente (17.523), con il quale non solo si reintroduce la possibilità per i coniugi di optare per il doppio cognome, ma si prevede anche quella di estenderlo ai figli. La Commissione ha dunque deciso di aggiungere alle possibilità attuali quelle del doppio cognome per i coniugi e per i figli, ampliando così considerevolmente il ventaglio di opzioni a disposizione. È convinta che in tal modo esaudirà il diffuso desiderio di rendere visibile il legame tra i coniugi e quello tra i genitori e i figli senza che nessuno si veda costretto a rinunciare al proprio cognome. Il progetto e il rapporto sono ora trasmessi al Consiglio federale perché si pronunci in merito. Camera prioritaria, il Consiglio nazionale esaminerà probabilmente il progetto nella sessione primaverile del 2024.
Norma penale sullo stalking: ampio consenso in sede di consultazione
La Commissione ha appreso con soddisfazione che la proposta di introdurre una norma penale sullo stalking (19.433) è nelle sue linee essenziali stata accolta favorevolmente da quasi tutti i partecipanti alla consultazione. Ha inoltre constatato che, durante la consultazione, sono state sollevate alcune questioni di rilievo, tra cui quelle della formulazione esatta della fattispecie di reato e della sua inclusione tra i cosiddetti reati di risultato (cfr. il rapporto sui risultati della consultazione del 25 ottobre 2023). La Commissione porterà avanti i lavori nel corso del prossimo trimestre e si augura di poter sottoporre il progetto al Consiglio nazionale in vista della sessione estiva del 2024.
Inizio dei lavori per l’introduzione di una norma penale contro la tortura
La Commissione ha avviato i lavori per l’attuazione dell’iniziativa parlamentare Flach 20.504 che mira a integrare la fattispecie specifica della tortura nel diritto penale svizzero. Ha innanzitutto deciso, con 16 voti contro 6, di non proporre alla propria Camera lo stralcio dal ruolo dell’oggetto. Con 22 voti contro 1 ha poi scelto di concentrarsi su due possibili varianti che prevedono una cerchia dei potenziali autori più estesa o, al contrario, circoscritta a soggetti statali. La Commissione sta portando avanti i lavori in collaborazione con l’Ufficio federale di giustizia e spera di poter avviare la consultazione del relativo progetto preliminare al più tardi verso la fine del 2024.
Altre decisioni
- Con 16 voti contro 9, la Commissione propone alla propria Camera di non dare seguito all’iniziativa parlamentare Marti 23.435 «Diritto al ritorno dei locatari dopo il risanamento e la trasformazione di un immobile». Una minoranza chiede invece di darvi seguito.
- Con 16 voti contro 9, la Commissione propone alla propria Camera di non dare seguito all’iniziativa parlamentare Marra 22.488 «Introdurre una tregua invernale. In inverno nessuno dovrebbe dormire fuori dalla propria abitazione». Una minoranza propone di darvi seguito.
- Con 12 voti contro 11, la Commissione propone alla propria Camera di dare seguito a due iniziative cantonali, presentate rispettivamente dal Cantone di Lucerna (22.310) e dal Cantone di Basilea Città (22.311), che chiedono di proscrivere le misure di conversione. Una minoranza propone di non dare seguito alle iniziative.
- La Commissione ha preso atto del rapporto in adempimento del postulato Marchand-Balet 18.3248 «Obsolescenza programmata. Tutelare i consumatori svizzeri» e ha esaminato preliminarmente l’iniziativa parlamentare Michaud Gigon 22.468. «Introdurre il diritto di scegliere la riparazione nel diritto sulla garanzia per i difetti della cosa». Con 19 voti contro 1 e 2 astensioni, ha deciso di depositare una mozione di commissione (23.4345) dello stesso tenore di quella presentata dalla sua omologa del Consiglio degli Stati (23.4316), avente lo scopo di modernizzare rapidamente il diritto svizzero in materia di garanzia sulla base delle conclusioni del suddetto rapporto. Poiché l’obiettivo della mozione ingloba quello dell’iniziativa, Michaud Gigon ha deciso di ritirare il proprio testo.
- La Commissione ha adottato un progetto preliminare sull’attuazione delle iniziative parlamentari Egloff 16.451 «Per la buona fede nel diritto di locazione. Contestazione della pigione iniziale soltanto in caso di stato di necessità del locatario» e 17.493 «Criteri comprovabili per determinare le pigioni in uso in una località o in un quartiere». Avvierà la relativa procedura di consultazione durante la sessione invernale 2023.
- Per quanto riguarda le restanti divergenze in merito alla modifica della legge sul diritto internazionale privato (20.034), la Commissione si allinea ampiamente alla decisione del Consiglio degli Stati. Adottando una proposta di compromesso, aderisce alla posizione di quest’ultimo anche sulla questione ancora aperta della scelta del diritto applicabile per i cittadini con la doppia cittadinanza (art. 91 LDIP). In questo modo le divergenze fra le Camere in merito a quest’oggetto dovrebbero poter essere appianate nel corso della sessione invernale.
Presieduta dalla consigliera nazionale Christa Markwalder (PLR/BE), la Commissione si è riunita a Berna il 16 e 17 novembre 2023