La Commissione ritiene che questa pratica, in parte già diffusa a livello cantonale, comporti il rischio di uso abusivo dei dati personali e di strumentalizzazione politica, sottolineando che il fattore esplicativo pertinente quando si tratta di criminalità non sia la nazionalità bensì il profilo socio-economico. Una minoranza ritiene invece che la sovrarappresentazione degli stranieri nelle statistiche sulla criminalità sia un dato di fatto e che la popolazione abbia il diritto di essere informata in modo trasparente ed esaustivo da parte delle autorità di polizia. Mentre la maggioranza teme che tale pratica possa alimentare i pregiudizi e favorire un clima di sospetto generalizzato, la minoranza la considera come una garanzia del rapporto di fiducia con le autorità. Il Consiglio nazionale tratterà l’oggetto nella sessione autunnale.
Una speranza per i privati fortemente indebitati
La Commissione ha iniziato la deliberazione di dettaglio sul disegno di modifica della legge sulla esecuzione e sul fallimento del Consiglio federale (25.019), confermando in sostanza che ritiene opportuno intervenire nell’ambito dell’indebitamento delle persone fisiche. La Commissione non sottopone alla propria Camera nessuna modifica alla proposta del Consiglio federale intesa a introdurre una procedura concordataria semplificata, ma assume una posizione più critica nei confronti della nuova procedura di fallimento risanatorio. Mentre è ancora all’esame una proposta che chiede di stralciare completamente queste disposizioni dal disegno, la Commissione ha già introdotto diverse correzioni nel quadro di una votazione eventuale. Ad esempio, ha deciso che l’accesso a una procedura di fallimento risanatorio sarà consentito una sola volta nella vita di una persona (14 voti contro 10 e 1 astensione), tranne nel caso in cui sussistano circostanze eccezionali che autorizzino un ulteriore risanamento (12 voti contro 12 e 1 astensione, con il voto decisivo del presidente). Inoltre, la durata per la procedura e il prelievo in caso di fallimento risanatorio (art. 345 D-LEF) dev’essere aumentata a cinque anni (15 voti contro 10). Una minoranza propone di mantenere la durata di tre anni proposta dal Consiglio federale, mentre una seconda minoranza propone di ridurla a due anni. Con 14 voti contro 11, la Commissione ha altresì deciso che i beni ricevuti a titolo straordinario dopo la conclusione della procedura di fallimento risanatorio (eredità, donazione o vincita alla lotteria) debbano pervenire senza eccezioni ai creditori (art. 350 D-LEF). Mentre una minoranza chiede di limitare questo prelievo successivo di beni ricevuti ai cinque anni proposti dal Consiglio federale, un’altra minoranza chiede di raddoppiare il termine a 10 anni. Una terza minoranza si esprime a favore di una visione differenziata e vorrebbe che solo le vincite alla lotteria pervengano senza restrizioni ai creditori, ma non le eredità o le donazioni, per le quali dovrebbe valere un termine di cinque anni. Inoltre, con una chiara maggioranza (23 voti a favore e 1 astensione) la Commissione ha deciso che le pigioni del debitore debbano essere pagate direttamente al locatore.
La Commissione concluderà la deliberazione di dettaglio nella prossima seduta, affinché il Consiglio nazionale possa verosimilmente trattare l’oggetto nella sessione autunnale.
Obblighi di diligenza per i consulenti
Con 15 voti contro 9, la Commissione è entrata in materia sul disegno 2 del progetto
24.046. Elaborato dalla Commissione omologa del Consiglio degli Stati, il disegno disciplina gli obblighi di diligenza per i consulenti nella legge sul riciclaggio di denaro (LRD). Nella deliberazione di dettaglio la Commissione ha seguito a maggioranza il Consiglio degli Stati, esprimendosi a favore dell’approccio basato sui rischi per assoggettare i consulenti alla LRD. Su due punti la Commissione non concorda tuttavia con il Consiglio degli Stati: mentre, come la Camera alta, è favorevole all’assoggettamento del notariato statale agli obblighi di diligenza, propone non soltanto di stralciare l’eccezione, ma di disciplinare l’assoggettamento e, in particolare, espressamente la vigilanza nella legge (13 voti contro 9 e 2 astensioni). Inoltre, con 14 voti contro 11, propone di escludere dal campo di applicazione della legge anche le attività d’intermediazione immobiliare, sempre che il prezzo di acquisto del bene sia versato o ricevuto da un intermediario finanziario. Una minoranza si è espressa contro questa eccezione. Diverse altre minoranze riprendono le proposte iniziali del Consiglio federale. Ritengono che, alla luce delle numerose eccezioni, il disegno adottato dalla maggioranza non possa contribuire in modo efficace alla lotta contro il riciclaggio di denaro. Un’altra minoranza respinge il disegno nel suo insieme e propone di non entrare in materia, adducendo che la Svizzera dispone di un dispositivo sufficiente di lotta contro il riciclaggio di denaro e che si possa quindi rinunciare all’onere amministrativo supplementare per i consulenti. Nella votazione sul complesso la Commissione ha accolto il disegno 2 con 15 voti contro 9 e 1 astensione. La deliberazione da parte del Consiglio nazionale è prevista per la sessione autunnale.
Punibilità di ciberbullismo e adescamento in rete di minorenni
Dopo aver condotto una serie di audizioni nel mese di febbraio, la Commissione si è ora occupata del proseguimento di due iniziative parlamentari che chiedono l’introduzione di nuove fattispecie penali nell’ambito del ciberbullismo (20.445) e dell’adescamento in rete di minorenni (18.434). Con 13 voti contro 12 ha deciso di portare avanti i lavori di attuazione dell’iniziativa parlamentare Suter 20.445 e di elaborare un progetto preliminare sulla punibilità del ciberbullismo che sia tecnologicamente neutrale. Anche per l’adescamento in rete di minorenni si vuole elaborare una soluzione tecnologicamente neutrale.
Altri oggetti
- Non avendo ottenuto il consenso della Commissione omologa del Consiglio degli Stati, la CAG-N si è nuovamente occupata dell’iniziativa parlamentare Steinemann 22.478, volta a proteggere la polizia dalle denunce abusive e dalle molestie giuridiche. Con 14 voti contro 8, propone di rinunciare al progetto, sottolineando che la legislazione vigente consente già ai Cantoni di subordinare all’autorizzazione di un’autorità extragiudiziaria l’avvio di un procedimento penale per crimini o delitti che i membri delle autorità hanno commesso nell’esercizio delle proprie funzioni. La minoranza difenderà l’iniziativa dinanzi alla Camera nella sessione autunnale.
- All’unanimità, la Commissione propone alla sua Camera di prorogare di due anni il termine per l’elaborazione di un progetto di atto legislativo in attuazione delle due iniziative parlamentari 16.428/16.429 («Articolo 420 del Codice civile. Cambiamento di paradigma», «Adeguamento dell’articolo 420 del Codice civile»). Per evitare sovrapposizioni, la Commissione preferisce attendere il messaggio concernente la modifica del diritto in materia di protezione degli adulti, annunciato dal Consiglio federale, prima di decidere come procedere.
- Con 16 voti contro 8 la Commissione propone di non dare seguito all’iniziativa parlamentare Schmid Pascal 24.429 (No all’attuazione automatica delle sentenze della Corte europea dei diritti dell’uomo [Corte EDU]). Una minoranza propone di dare seguito all’iniziativa.
- La Commissione ha iniziato la deliberazione sulla mozione Regazzi 24.4464 Una strategia contro l’uso abusivo delle nostre immagini e, con 14 voti contro 11, ha deciso di continuarla nella prossima seduta. Pur condividendo la necessità di intervenire in questo ambito, desidera esaminare altri possibili modi di procedere.
Presieduta dal consigliere nazionale Vincent Maitre (M-E/GE), la Commissione si è riunita a Berna il 3 e 4 luglio 2025.