La maggioranza della Commissione è preoccupata per i problemi di effettivo della protezione civile e considera necessario intervenire urgentemente, tanto più che minacce come le catastrofi climatiche, le pandemie, i cyberattacchi e le interruzioni di corrente si verificheranno in modo sempre più frequente e intenso e pertanto le esigenze della protezione della popolazione aumenteranno ulteriormente. La maggioranza sottolinea che il Consiglio federale, nella seconda parte del suo rapporto sull’apporto di personale in seno all’esercito e alla protezione civile (22.026), ha deciso di continuare ad esaminare la possibilità di raggruppare le due organizzazioni per risolvere il problema degli effettivi della protezione civile. Tuttavia, a differenza del Consiglio federale, la maggioranza della Commissione non vuole che i chiarimenti da effettuare durino altri due anni. Vista l’urgenza del problema essa ritiene necessario agire subito. Infine la maggioranza della Commissione sottolinea che il servizio civile dispone di risorse di personale sufficienti.
La minoranza della Commissione invece accoglie favorevolmente il calendario proposto dal Consiglio federale. Essa mette in guardia da decisioni avventate che suggerirebbero una procedura rapida. Una decisione sulle future varianti del servizio obbligatorio dovrebbe essere esaminata attentamente e potrebbe essere presa soltanto quando i risultati dei chiarimenti del Consiglio federale saranno disponibili. Unire il servizio civile e la protezione civile sarebbe un’operazione complessa che avrebbe un impatto notevole sui Cantoni. Bisogna inoltre considerale le questioni di fattibilità, costi e parità di trattamento. Anche i vantaggi del servizio civile dovrebbero essere conservati. Infine, la minoranza ritiene che si debba lasciare al Consiglio federale la libertà di decidere in quale dipartimento istituire l’eventuale nuova organizzazione.
Non ha suscitato discussioni l’obbligatorietà per le donne alla partecipazione alla giornata informativa dell'esercito: in questo modo si potrebbe contribuire a motivare un maggior numero di donne al servizio militare volontario. In base alle sue deliberazioni sull’ulteriore sviluppo a lungo termine del sistema di servizio obbligatorio, la CPS-N chiede inoltre alla propria Camera di prendere atto dei rapporti «Apporto di personale in seno all’esercito e alla protezione civile. Parte 1» (21.052) e «Apporto di personale in seno all’esercito e alla protezione civile. Parte 2» (22.026).
Per l’esame di questi due rapporti la Commissione ha consultato le seguenti cerchie interessate: la Conferenza governativa per gli affari militari, la protezione civile e i pompieri (CG MPP), la Conferenza dei responsabili cantonali degli affari militari, della protezione della popolazione e della protezione civile (CRMPC), la Società Svizzera degli Ufficiali (SSU), la Federazione svizzera della protezione civile (FSPC), la Federazione svizzera del servizio civile (CIVIVA) e l’Unione svizzera degli imprenditori.
I rapporti e la mozione della commissione saranno dibattuti dal Consiglio nazionale nella sessione di primavera.
Promozione dell'innovazione nel settore della sicurezza
Con una mozione commissionale, la maggioranza della CPS-N vuole incaricare il Consiglio federale di adottare misure organizzative oppure di migliorare quelle esistenti, al fine di promuovere o facilitare lo sviluppo di prodotti e applicazioni innovativi o nuovi – in particolare digitali – nonché il lancio di progetti imprenditoriali nel settore della sicurezza. La maggioranza ritiene che la promozione dell'innovazione nel settore della sicurezza (ossia difesa nazionale, protezione della popolazione e infrastrutture critiche) e la definizione di priorità strategiche in materia di ricerca e sviluppo siano sensate, in particolare anche per limitare la dipendenza della Svizzera da partner esterni e per rafforzare la base tecnologica e industriale rilevante in materia di sicurezza (STIB). La maggioranza sottolinea che i mezzi necessari a questo scopo dovrebbero essere finanziati dal budget del DDPS.
Una minoranza della Commissione ritiene che la promozione dell'innovazione nel settore della sicurezza non sia necessaria e critica, tra l'altro, l’impiego di mezzi del DDPS per questo scopo. Ritiene inoltre che l'economia svizzera sia sufficientemente innovativa e che non ci sia bisogno di tali misure della Confederazione. Reputa anche che si debba evitare l'azione unilaterale e che si debba cercare la cooperazione europea.
La CPS-N ha approvato questa mozione della Commissione (22.4270) con 13 voti contro 10 e 1 astensione.
Altri temi
In particolare la Commissione è stata informata sulla situazione della guerra in Ucraina nonché sulla pianificazione dei sistemi della Tecnologia dell’informazione e della comunicazione del settore della Difesa e sullo stato del progetto FITANIA (infrastruttura di condotta, tecnologia dell’informazione e collegamento all’infrastruttura di rete dell’esercito).
Presieduta dal consigliere nazionale Mauro Tuena (UDC, ZH), la Commissione si è riunita a Berna il 31 ottobre e il 1° novembre 2022.