La Commissione delle politica di sicurezza del Consiglio nazionale (CPS-N) chiede che la Confederazione introduca una banca dati centralizzata delle armi nella quale devono essere registrate tutte le armi da fuoco. Con 13 voti contro 11 ha dato seguito all’iniziativa parlamentare 22.440 (Schlatter) in cui è contenuta tale richiesta.

Alla luce del numero crescente di armi da fuoco che vengono acquistate la maggioranza della Commissione ritiene che con un rilevamento statistico si possa contribuire in modo preventivo alla sicurezza. Critica il fatto che a causa dell’assenza di un registro centrale delle armi non sia possibile determinare con precisione quante armi si trovino attualmente nelle economie domestiche in Svizzera. Con una migliore base informativa si vuole rafforzare la lotta intercantonale alla criminalità e la sicurezza degli agenti di polizia, i quali chiedono da tempo l’istituzione di una banca dati centralizzata delle armi.

La minoranza della Commissione ricorda che la legge sulle armi è stata inasprita soltanto nel 2019 e ritiene che l’attuale rete di registri cantonali delle armi sia sufficiente. A suo parere la consultazione online dei registri delle armi (OAWR) e la banca dati ARMADA della Confederazione si sono dimostrate valide. Secondo la minoranza una banca dati centrale sarebbe contraria anche al federalismo, poiché sia la sovranità della polizia sia l’applicazione della legge sulle armi sono di competenza dei Cantoni. Invece di aumentare la sicurezza, una banca dati centrale creerebbe doppioni e aumenterebbe la burocrazia. Di conseguenza, la competenza in questo settore dovrebbe rimanere dei Cantoni.

Il progetto viene ora sottoposto per decisione alla Commissione omologa del Consiglio degli Stati.

Modifica della legge f​​ederale sul materiale bellico: istituita una sottocommissione

La CPS-N ha preso atto con soddisfazione che la sua omologa del Consiglio degli Stati ha adottato l’Iv. Pa. 23.​403 consentendole quindi ora di elaborare una revisione della legge federale sul materiale bellico (LMB). A tale scopo ha istituito una sottocommissione incaricata di elaborare il prima possibile un progetto di atto legislativo e sottoporglielo per approvazione. Dopodiché verrà indetta una procedura di consultazione. Una volta valutati gli esiti che ne scaturiranno, la CPS-N sottoporrà il progetto al Consiglio nazionale e, per parere, al Consiglio federale. Con 15 voti contro 7 è stata respinta la proposta di sospendere l’iniziativa.

Inoltre, con 16 voti contro 6 e 2 astensioni, la CPS-N ha deciso per la seconda volta di non dare seguito all’Iv. Pa. 23.​402 della sua omologa. La proposta di sospendere l’iniziativa è stata respinta con 13 voti contro 10. La maggioranza della Commissione critica il fatto che l’iniziativa non tenga conto della procedura «Uniting for peace» e voglia in primo luogo promuovere la propria industria degli armamenti invece di aiutare l’Ucraina e i Paesi partner. La maggioranza vuole inoltre evitare che si svolgano parallelamente due procedure di modifica della LMB. Parte della maggioranza della Commissione considera inoltre che il progetto sia incompatibile con il diritto della neutralità. La minoranza sostiene l’Iv. Pa. 23.402 e vuole evitare che i lavori nel Consiglio degli Stati siano bloccati. Inoltre è del parere che le richieste formulate dall’iniziativa avrebbero dovuto essere esaminate in modo più approfondito nel quadro dei lavori che la sottocommissione sta svolgendo, proprio perché il Consiglio degli Stati ha dato seguito all’iniziativa.

La CPS-N ha infine respinto la petizione 23.2008 con 14 voti contro 2 e 8 astensioni.

Ciberattacchi a infrast​​rutture critiche: ribadita l’introduzione di un obbligo di segnalare le vulnerabilità

Nell’ambito dell’appianamento delle divergenze riguardanti la modifica della legge sulla sicurezza delle informazioni (LSIn, 22.073 n), la CPS-N propone con 14 voti contro 9 e 1 astensione di mantenere la disposizione che ha proposto volta a introdurre l’obbligo di segnalare non soltanto i ciberattacchi ma anche le vulnerabilità non di dominio pubblico se concernenti mezzi informatici critici sotto il profilo dell’esercizio. Il Consiglio nazionale aveva approvato questo ampliamento mentre il Consiglio degli Stati lo aveva respinto. In vista dell’appianamento delle divergenze che si terrà durante la sessione autunnale, la maggioranza della Commissione propone quale compromesso di limitare quest’obbligo di segnalare e di eccettuarne gli sviluppi interni delle imprese interessate.

Migliorare la sicurezza dei​ dati digitali più importanti della Svizzera

In considerazione dell’evoluzione della situazione di minaccia informatica anche la CPS-N è del parere che occorra istituire le basi legali necessarie per garantire una maggiore sicurezza dei dati digitali più importanti della Confederazione, dei Cantoni e dei Comuni, nonché dei gestori di infrastrutture critiche. Di conseguenza, propone all’unanimità alla sua Camera di accogliere la mozione 23.3002, depositata dalla CPS-S e accolta dal Consiglio degli Stati. La mozione incarica il Consiglio federale in particolare di elaborare criteri per determinare quali dati di quali autorità (Confederazione, Cantoni e Comuni) e gestori di infrastrutture critiche debbano sottostare a una speciale protezione digitale. 

Proteggere il traffico dati dell’Amministra​​zione federale

La CPS-N ha inoltre adottato con 15 voti contro 0 e 9 astensioni il postulato 23.3958, che incarica il Consiglio federale di illustrare in un rapporto quali tecnologie possano essere impiegate per proteggere dai ciberattacchi nei settori critici il traffico dati su Internet tra gli uffici dell’Amministrazione federale, tra l’Amministrazione federale e le imprese parastatali, tra l’Amministrazione federale e i Cantoni nonché tra l’Amministrazione federale e il pubblico. In particolare, nel rapporto il Consiglio federale dovrà esaminare il potenziale delle diverse infrastrutture di comunicazione che consentono di definire geograficamente il flusso di dati e quindi di meglio proteggerlo da attacchi esterni. Infine, dovrà anche illustrare il rapporto tra costi previsti e benefici attesi di queste tecnologie.

La CPS-N propone infine all’unanimità di non dare seguito alla petizione 23.2001 «Ciberattacchi? Non con noi!», depositata dalla Sessione dei giovani 2022.

Presieduta dal consigliere nazionale Mauro Tuena (UDC, ZH), la Commissione si è riunita a Berna il 19 e 20 giugno 2023. A parte della seduta era presente la consigliera federale Viola Amherd, capodipartimento del DDPS.