Dopo aver deciso all’unanimità nella sua seduta di agosto l’entrata in materia sulla legge sui dati dei passeggeri aerei (LDPA; 23.079), la CPS-N ha ora terminato la deliberazione di dettaglio. Ha deciso di proporre al suo Consiglio diverse precisazioni. Ad esempio, nell’articolo 2 capoverso 1 intende puntualizzare che l’obbligo di comunicare i dati dei passeggeri aerei riguarda solo i voli operati dalla compagnia aerea stessa. Inoltre le compagnie aeree dovrebbero raccogliere solo i dati di cui realmente necessitano per la prenotazione. In tal modo la CPS-N vuole allinearsi il più possibile alle norme internazionali. Anche per quanto riguarda l’articolo 2 capoverso 2 la Commissione non vuole una soluzione più laboriosa specifica per la svizzera («swiss finish»), che penalizzerebbe le imprese svizzere di trasporto aereo. Per questa ragione propone che le imprese svizzere di trasporto aereo possano comunicare a un altro Stato i dati dei passeggeri anche se la Svizzera non ha ancora negoziato un corrispondente accordo internazionale; questo tuttavia soltanto se lo Stato in questione garantisce il rispetto di standard ben definiti in materia di protezione dei dati. Tali proposte di modifica sono state approvate all’unanimità. Con 22 voti contro 0 e 3 astensioni, la CPS-N si è inoltre espressa a favore di una modifica dell’articolo 20 capoverso 3 secondo la quale il presidente della corte competente del Tribunale amministrativo federale, e non l’intero gremio in corpore, possa decidere in merito alla revoca della pseudonimizzazione in caso d’urgenza. La CPS-N vuole così agevolare il rispetto dei brevi termini decisionali.
La Commissione ha invece respinto le proposte relative agli articoli 18-21 LDPA che chiedevano un’immediata pseudonimizzazione dei dati (con 19 voti contro 6) o la rinuncia a una conservazione preventiva dei dati (con 18 voti contro 6 e 1 astensione). Con 15 voti contro 10 sono state respinte le proposte che intendevano elaborare in modo più preciso i profili di rischio (art. 12 cpv. 1bisnuovo) o trasferire al Tribunale amministrativo federale, invece che al Consiglio federale, la verifica dei profili di rischio (art. 15 cpv. 1). Una proposta volta a restringere la cerchia dei partner contrattuali per la comunicazione reciproca di dati di passeggeri aerei (art. 29 cpv. 1) è stata respinta con 15 voti contro 9 e 1 astensione. La maggioranza ritiene adeguata la soluzione in materia di protezione dei dati proposta nella legge e mira a conseguire i maggiori benefici possibili in termini di sicurezza. La minoranza desidera invece dare un peso maggiore alla protezione dei dati e alla tutela dei diritti della personalità e avverte circa potenziali abusi. Sono state infine respinte anche delle proposte che intendevano disciplinare direttamente nella legge il trasporto non professionale di persone (aviazione privata) o volevano chiedere ulteriori chiarimenti sull’argomento in un rapporto in risposta a un postulato.
Nella votazione sul complesso la CPS-N si è espressa all’unanimità a favore dell’approvazione del progetto, che sarà trattato in Consiglio nazionale nella sessione invernale.
Per un divieto di Hamas e di Hezbollah
In linea di principio il divieto di Hamas quale richiesta centrale del disegno di legge federale che vieta Hamas e le organizzazioni associate è stato incontestato in seno alla Commissione che, con 20 voti contro 2 e 2 astensioni, ne ha proposto l’approvazione. La CPS-N si allinea pertanto alla decisione della CPS del Consiglio degli Stati (CPS-S) del 10 e 11 ottobre e ritiene che questo divieto dovrebbe entrare in vigore il più presto possibile. Proposte di disciplinamenti eccezionali per organizzazioni umanitarie sono state respinte con 15 voti contro 8 e 1 astensione facendo riferimento alla normativa esistente secondo l’articolo 260ter capoverso 2 CP. La CPS-N ha inoltre respinto con 15 voti contro 7 e 1 astensione una proposta che voleva obbligare il Consiglio federale a consultare le Commissioni della politica estera prima di vietare organizzazioni o gruppi che hanno uno stretto legame con Hamas e condividono le stesse finalità.
Analogamente alla CPS-S, la CPS-N ha anche accolto con 19 voti contro 3 e 2 astensioni una mozione (24.4263) che incarica il Consiglio federale di vietare il movimento Hezbollah.
Il divieto di Hamas sarà trattato nella sessione invernale sia in Consiglio nazionale sia in Consiglio degli Stati.
Controlli di cibersicurezza
La CPS-N propone al Consiglio nazionale, con 15 voti contro 9, di accogliere la mozione 24.3810. Condivide infatti l’opinione del Consiglio degli Stati secondo cui è necessario intervenire urgentemente nel campo dei controlli di cibersicurezza. La maggioranza della Commissione ritiene che fissare degli standard di qualità unitari sia una misura importante per incrementare la cibersicurezza a favore della società, dell’economia e delle autorità. Anche la minoranza è in linea di principio dell’opinione che sia necessario intervenire, respinge però la mozione poiché permangono questioni poco chiare relative al finanziamento e alle conseguenze di un disciplinamento.
Strategia IA per la sicurezza e la difesa della Svizzera
La Commissione ha deciso all’unanimità di incaricare con un postulato (24.4265) il Consiglio federale di redigere un rapporto relativo a una strategia globale in materia di sicurezza e difesa contro le minacce indotte da armi e sistemi autonomi che utilizzano l’intelligenza artificiale (IA). Tale strategia deve trattare aspetti tecnici, operativi, etici e giuridici e abbracciare anche riflessioni in materia di cooperazione interazionale e di governance (controllo degli armamenti). Infine, il rapporto dovrà illustrare i bisogni e i limiti dell’applicazione per la Svizzera sul piano della politica di sicurezza e di difesa nonché le opportunità per il nostro Paese nel quadro dell’industria degli armamenti, della ricerca e della piazza economica. Visti i fulminei sviluppi tecnologici, la CPS-N ritiene che l’elaborazione della strategia richiesta in materia di IA sia urgente.
Con 17 voti contro 8 la Commissione ha presentato un postulato (24.4261) che incarica il Consiglio federale di rispondere dettagliatamente a domande relative allo stato di avanzamento del programma ERPSYSVAR (Sistemi Enterprise Resource Planning Difesa/armasuisse), per il quale mediante un decreto federale del 2020 (19.079) è stato stanziato un credito d’impegno di 240 milioni di franchi.
Durante la seduta, la CPS-N è stata anche informata sulla situazione attuale nel Vicino Oriente e sugli sviluppi della guerra in Ucraina.
Presieduta dalla consigliera nazionale Priska Seiler Graf (PS, ZH), la Commissione si è riunita a Berna il 21 e 22 ottobre 2024. A parte della seduta era presente il consigliere federale Beat Jans, responsabile del DFGP.