Dopo la sessione estiva rimanevano ancora due divergenze relative al progetto «Terrorismo e la criminalità organizzata. Convenzione del Consiglio d’Europa» (18.071). Con 8 voti contro 4 la Commissione propone di respingere la deroga per gli aiuti umanitari aggiunta dal Consiglio nazionale all’articolo 260ter del Codice penale, perché ritiene che la fattispecie modificata non ostacoli le attività delle organizzazioni umanitarie e che l’aiuto neutrale e indipendente alle vittime di conflitti continui a rimanere impunito, non rendendo pertanto necessaria una deroga per le organizzazioni umanitarie. Una minoranza difende la clausola di esclusione al fine di stabilire con certezza che le organizzazioni umanitarie non siano soggette alla disposizione penale, proponendo quindi alla propria Camera una nuova formulazione. Sempre con 8 voti contro 4 la Commissione propone alla propria Camera di seguire il Consiglio nazionale e il Consiglio federale per quanto riguarda la trasmissione anticipata di informazioni e mezzi di prova (art. 80dbis della legge sull’assistenza internazionale in materia penale). Una minoranza propone di mantenere la versione del Consiglio degli Stati.
Per quanto riguarda la legge federale sulle misure di polizia per la lotta al terrorismo (MPT) (19.032), la Commissione si allinea senza controproposte alla decisione del Consiglio nazionale, che aveva ritoccato unicamente dal profilo linguistico la decisione del Consiglio degli Stati. Con 8 voti contro 2 e 2 astensioni la CPS-S propone inoltre alla propria Camera di respingere la mozione «Provvedimenti nei confronti delle persone che costituiscono una minaccia per lo Stato» (16.3673). La maggioranza della Commissione ha sottolineato l’incompatibilità delle misure proposte con la Convenzione europea dei diritti dell’uomo e rinvia anche ai dibattiti in Consiglio nazionale sul progetto MPT (19.032). Una minoranza propone per contro di adottare la mozione.
Legge sulla sicurezza delle informazioni (17.028)
Con 7 voti contro 5 la Commissione propone alla propria Camera di mantenere l’utilizzazione sistematica del numero AVS per l’identificazione delle persone. La maggioranza della Commissione fa notare che il numero AVS rappresenta il sistema migliore per un’identificazione senza errori delle persone e che la sua utilizzazione sistematica da parte delle autorità è prevista anche nel disegno concernente la modifica della LAVS (19.057). Una minoranza preferisce attenersi, come il Consiglio nazionale, a quanto proposto nel disegno del Consiglio federale: ritiene infatti che nell’utilizzazione del numero AVS sia insito un elevato potenziale di abuso e che l’utilizzazione inizialmente prevista di un numero personale non decrittabile possa funzionare altrettanto bene.
Sistema d’informazione Schengen (SIS)
Fatte salve le decisioni del Consiglio nazionale, la Commissione ha discusso il progetto di recepimento definitivo delle basi legali sull’istituzione, l’esercizio e l’uso del sistema d’informazione Schengen (SIS) (20.025). Riconosce l’importanza del ruolo svolto dal SIS nel controllo delle frontiere esterne di Schengen ed è favorevole a un rafforzamento a livello europeo della collaborazione internazionale delle autorità preposte alla sicurezza e alla migrazione. Per la Commissione è importante poter disporre di tutto il tempo necessario per esaminare questo importante progetto. Per procedere a ulteriori chiarimenti riguardo al seguito dei lavori e alla possibilità di un’attuazione limitata nel tempo per via d’ordinanza, la CPS-S ha deciso con 9 voti contro 0 e 3 astensioni di procedere all’esame del progetto soltanto in occasione della sua seduta di agosto.
Nel corso di audizioni più approfondite la Commissione si è occupata di cibersicurezza e di approvvigionamento economico del Paese. Dopo essere stata informata sugli sviluppi più recenti in materia e sui lavori in corso nell’Amministrazione, ha assicurato che seguirà da vicino i vari dossier.
Presieduta dal consigliere agli Stati Thomas Minder, la Commissione si è riunita a Berna il 22 e il 23 giugno 2020. A parte della seduta erano presenti la consigliera federale Viola Amherd, capo del DDPS, la consigliera federale Karin Keller-Sutter, capo del DFGP, e il consigliere federale Guy Parmelin, capo del DEFR.