La Commissione della politica di sicurezza del Consiglio degli Stati (CPS-S) ha concluso l’esame del messaggio sull’esercito 2024. Volendo rafforzare rapidamente la capacità di difesa dell’esercito, essa propone di aggiungere al programma d’armamento 2024 un credito d’impegno di 660 milioni di franchi per l’acquisto di mezzi di difesa terra-aria a media gittata. Parallelamente, la CPS-S propone di aumentare di 4 miliardi di franchi il limite di spesa dell’esercito per il periodo 2025–2028 affinché raggiunga i 29,8 miliardi di franchi. Infine, la Commissione ha deciso di depositare una mozione volta a creare un fondo destinato a coprire il fabbisogno supplementare dell’esercito e il finanziamento dell’aiuto alla ricostruzione dell’Ucraina.

In occasione della seduta del 21 e 22 marzo 2024, la CPS-S era entrata in materia all’unanimità sui cinque decreti contenuti nel progetto e aveva sostenuto a maggioranza lo sviluppo della capacità di difesa dell’esercito secondo la variante basata sulla possibilità combinata di conflitti ibridi, minacce dalla distanza e, in casi estremi, di un attacco militare su larga scala.

La CPS-S raccomanda all’unanimità alla propria Camera di adottare il decreto federale concernente i parametri fondamentali per l’orientamento dell’esercito fino al 2035, il decreto federale concernente l’acquisto di materiale dell’esercito 2024 e il decreto federale concernente il programma degli immobili del DDPS 2024.

Riguardo al decreto federale concernente il programma d’armamento 2024, la Commissione raccomanda, con 12 voti contrari e 1 astensione, di adottarlo con una modifica. La CPS-S ha infatti accolto, con 7 voti contro 2 e 4 astensioni, una proposta che chiede di aggiungere un credito d’impegno di 660 milioni di franchi per l’acquisto di mezzi di difesa terra-aria a media gittata. La maggioranza ritiene che, considerati l’evolversi della situazione internazionale e le lacune dell’esercito in questo ambito, si debba garantire con una certa urgenza che la Svizzera possa effettuare rapidamente gli ordini per assicurarsi una buona posizione nelle liste d’attesa e acquistare i mezzi a prezzi correnti. Anche la minoranza della Commissione considera questo acquisto importante, ma sostiene che prima andrebbe disciplinata la questione del finanziamento. Ricorda inoltre che il tempo guadagnato sarebbe minimo, dal momento che tale acquisto è previsto per il messaggio sull’esercito 2025.

La CPS-S ha infine raccomandato all’unanimità di adottare il decreto federale concernente il limite di spesa dell’esercito 2025‒2028. Con 8 voti contro 2 e 3 astensioni, la Commissione propone di portare il limite di spesa a 29,8 miliardi di franchi affinché entro il 2030 il budget dell’esercito corrisponda all’1 per cento del PIL. Visto l’aggravarsi della situazione in materia di sicurezza in Europa, la maggioranza della Commissione ritiene che il rafforzamento della capacità di difesa del nostro Paese debba realizzarsi rapidamente, come sta accadendo in numerosi Paesi europei. Di conseguenza, una minoranza ha chiesto che il quadro dei pagamenti sia approvato in accordo con il Consiglio federale. È stata presentata una minoranza a favore dell'abbassamento del limite di finanziamento a 16 miliardi di franchi, somma che corrisponde all'orientamento dell'esercito nell'ambito della variante 2. Una proposta corrispondente è stata respinta con 11 voti favorevoli, 1 contrario e 1 astensione. Un'altra minoranza ha presentato una proposta per compensare l'aumento di 4 miliardi di franchi svizzeri del limite di spesa dell’esercito per gli aiuti internazionali allo sviluppo. La proposta corrispondente è stata respinta con 8 voti contro 5.

La Commissione ha inoltre deciso, con 8 voti contro 5, di depositare la mozione 24.3467 che chiede l’elaborazione di una legge federale concernente un contributo straordinario per la sicurezza della Svizzera e la pace in Europa alla luce della guerra in atto contro l’Ucraina. Concretamente la Commissione chiede di creare un fondo temporaneo, disciplinato da una legge speciale, che permetta di finanziare sia l’intero fabbisogno supplementare di 10,1 miliardi di franchi a partire dal 2025 per colmare le lacune nell’armamento dell’esercito entro il 2030, sia il contributo svizzero di 5 miliardi di franchi per il sostegno alla ricostruzione e al ripristino delle infrastrutture necessarie alla sopravvivenza e alla vita quotidiana in Ucraina. Il fondo sarebbe autorizzato a indebitarsi temporaneamente. Secondo la maggioranza della Commissione, le due problematiche hanno effettivamente un’origine comune, vale a dire il deterioramento della situazione in materia di sicurezza in Europa a causa della guerra in Ucraina. Questa soluzione sarebbe inoltre l’unica in grado di riscuotere una maggioranza a livello politico. La minoranza della Commissione critica invece l’aggregazione delle due problematiche che, a suo avviso, sono separate. Ritiene inoltre che la situazione in materia di sicurezza in Europa, seppur compromessa, non giustifichi una contabilizzazione straordinaria di tali uscite.

Infine la Commissione ha preso atto del rapporto del Consiglio federale in adempimento dei postulati della CPS-S 23.3000 «Rafforzare la capacità di difesa della Svizzera» e del consigliere agli Stati Josef Dittli 23.3131 «Rafforzare la cooperazione con la NATO nel settore della difesa, senza aderire all’Alleanza!».

Presieduta dalla consigliera agli Stati Andrea Gmür-Schönenberger (Alleanza del Centro, LU), la Commissione si è riunita il 25 aprile 2024. A parte della seduta erano presenti la presidente della Confederazione Viola Amherd, capo del DDPS.

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