L’auspicio dell’autore delle due iniziative, il consigliere nazionale Hans Grunder (BD, BE), è che prolungando la durata della legislatura, per esempio a sei anni, il sistema di milizia ne risulti rafforzato, perché le campagne elettorali richiederebbero un minor investimento di tempo. La limitazione della durata del mandato del deputato favorirebbe lo scambio tra politica, società ed economia (15.491 n Iv. Pa. Salviamo il sistema di milizia. Prolunghiamo la durata della legislatura; 15.492 n Iv. Pa. Salviamo il sistema di milizia. Limitiamo la durata del mandato).
La Commissione ha respinto con 14 voti contro 8 e 1 astensione l’iniziativa sul prolungamento della durata della legislatura e con 16 voti contro 4 e 1 astensione l’iniziativa sulla limitazione della durata del mandato. Ritiene che sotto il profilo della democrazia il prolungamento della durata della legislatura non sia privo di insidie. È infatti una peculiarità della democrazia il fatto che i rappresentanti del Popolo si sottopongano regolarmente alla verifica del voto. Non ne va soltanto del destino di un singolo parlamentare, bensì dell’orientamento politico del Parlamento, e gli elettori vogliono poter pronunciarsi sull’orientamento politico del Parlamento. E vogliono pure decidere se confermare o no un deputato in carica già da diversi anni: non è pertanto opportuno limitare la durata del mandato. Secondo la Commissione le due iniziative non sono neppure di qualche utilità per il sistema di milizia. Anche una parte della minoranza nutre dubbi sull’utilità delle iniziative per il sistema di milizia, tuttavia la minoranza ritiene che un periodo di legislatura più lungo garantirebbe una maggiore continuità ed efficacia nella politica.
Non svilire il principio della trasparenza nell’Amministrazione con emolumenti esorbitanti
La Commissione biasima che alcune unità amministrative pretendano emolumenti esorbitanti per soddisfare le richieste di persone che in virtù della legge sulla trasparenza chiedono di esaminare documenti. Per questa ragione con 17 voti contro 4 si è pronunciata a favore dell’iniziativa parlamentare della consigliera nazionale Edith Graf-Litscher (S, TG) (16.432 n Iv. Pa. Graf-Litscher. Disciplinamento degli emolumenti. Principio della trasparenza nell’amministrazione federale). Questa iniziativa chiede che la legge sulla trasparenza sia modificata in modo tale che l’accesso a documenti ufficiali non sia di norma soggetto a emolumenti e la riscossione di emolumenti avvenga solo in casi eccezionali motivati, ovvero quando le spese amministrative non sono in un rapporto ragionevole con l’interesse pubblico. Con la modifica della legge si vuole impedire che le persone rinuncino a far valere il loro diritto all’informazione a causa di emolumenti elevati. Occorre precisare le pretese e la procedura, attualmente poco chiare: sembra che le spese amministrative e processuali sono oggi più elevate dei proventi degli emolumenti.
La piattaforma di sistema per il rilevamento dei dati biometrici deve essere rinnovata
Con 22 voti contro 0 e 3 astensioni la Commissione ha approvato una domanda di credito del Consiglio federale di 46,6 milioni di franchi (16.063 n Piattaforma di sistema per il rilevamento dei dati biometrici. Rinnovo). Grazie a questo credito la piattaforma di sistema per rilevare i dati biometrici, entrata in funzione nel 2010, sarà rinnovata dopo dieci anni di attività. La Commissione ha inoltre approvato con 15 voti contro 6 e 4 astensioni una proposta di integrazione volta a dare la priorità, nel limite del possibile, alle offerte di imprese svizzere.
Nessuna clausola di retroattività nelle iniziative popolari
Dopo che entrambe le CIP avevano dato seguito all’iniziativa parlamentare (14.471 n. Iv. Pa. Lustenberger. Nessuna clausola di retroattività nelle iniziative popolari), spettava alla CIP-N elaborare il progetto preliminare di modifica costituzionale. La Commissione ha tuttavia deciso di ritornare sulla decisione presa il 26 marzo 2015 con una maggioranza non solida (9 voti contro 5 e 10 astensioni). L’iniziativa popolare non riscuote più il consenso della maggioranza (15 voti contro 8) ed è stato proposto di stralciarla. Sancire un divieto della retroattività per le iniziative parlamentari nella Costituzione potrebbe eventualmente essere sensato nel quadro di un’ampia riforma delle condizioni di validità per le iniziative popolari. Visto che nel pacchetto di riforme del 20 agosto 2015 la CIP-S propone soltanto adeguamenti di poco conto a livello di legge, risulta inopportuno procedere a una modifica della Costituzione soltanto su questo punto.
Parità di trattamento in materia di ricongiungimento familiare per le persone bisognose di protezione e le persone ammesse provvisoriamente
La CIP-N si è allineata alla decisione della Commissione omologa del 25 agosto 2016 e ha deciso con 15 voti contro 6 e 2 astensioni di approvare l’iniziativa parlamentare del consigliere agli Stati Philipp Müller (AG) (16.403 s Parità di trattamento in materia di ricongiungimento familiare per le persone bisognose di protezione e le persone ammesse provvisoriamente). Essa chiede che le «persone bisognose» e le «persone ammesse provvisoriamente» siano trattate alle stesse condizioni per quanto riguarda il ricongiungimento famigliare (cfr. comunicato stampa della CIP-S del 25 ago. 2016). La CIP-S può ora elaborare la relativa modifica di legge.
Le organizzazioni politiche non devono più ricevere sostegni per svolgere attività con i giovani
Secondo la Commissione non è accettabile che la Confederazione conceda aiuti finanziari ad organizzazioni che si dedicano a livello nazionale ad attività extrascolastiche che perseguono fini politici. In tal modo si sosterrebbero perfino candidature a cariche politiche. La Commissione ha pertanto deciso con 14 voti contro 11 di approvare l’iniziativa parlamentare del consigliere nazionale Gregor Rutz (V, ZH) (15.483 Pa.Iv. Nessun sovvenzionamento statale a partiti e organizzazioni politiche). La minoranza ritiene invece che nella prassi risulterebbe quasi impossibile distinguere tra organizzazioni politiche e non.
Presieduta dal consigliere nazionale Heinz Brand (V, GR), la Commissione si è riunita a Berna il 20 e 21 ottobre 2016.