I quadri delle aziende della Confederazione non devono guadagnare più di un consigliere federale. La Commissione delle istituzioni politiche (CIP) del Consiglio nazionale ha preso atto che una pertinente revisione della legge sul personale della Confederazione ha suscitato pareri diversi durante la consultazione, decidendo comunque a chiara maggioranza di sottoporre il progetto alla Camera.

Nel quadro dell’attuazione di un’iniziativa parlamentare (16.438 n Iv. Pa. [Leutenegger Oberholzer] Piller Carrard. Per retribuzioni adeguate e contro gli eccessi salariali delle aziende della Confederazione e di aziende parastatali) la CIP ha elaborato un progetto di modifica della legge sul personale federale e di altri atti normativi, con il quale si intende fissare a un milione di franchi la rimunerazione annua massima che può essere versata ai quadri di grado più elevato o ai membri dei consigli d’amministrazione di sette grandi aziende della Confederazione. Il termine «rimunerazione» è da intendersi in senso ampio e oltre allo stipendio e agli onorari comprende tutte le prestazioni valutabili in denaro (prestazioni accessorie, previdenza professionale ecc.). Concretamente, questo tetto massimo è applicabile ai quadri di FFS, RUAG, Skyguide, SUVA, SSR, Swisscom e della Posta.

Per quanto concerne le altre aziende e stabilimenti della Confederazione, la definizione dell’importo delle rimunerazioni massime deve essere di competenza del Consiglio federale. Le relative disposizioni sono introdotte nella legge sul personale federale, in cui sono ora definite anche le componenti dei compensi e i criteri in base ai quali determinare la rimunerazione individuale.

La Commissione ha constatato che i pareri pervenuti nell’ambito della consultazione si suddividono grosso modo in egual misura fra favorevoli e contrari. Essa si attiene al progetto, adottandolo all’attenzione della Camera con 19 voti contro 5.

Fra i partecipanti alla consultazione 21 appoggiano in tutto o almeno in parte il progetto, fra cui 14 Cantoni, i Verdi, il PS e l’UDC. 19 partecipanti, fra cui 7 Cantoni, il PPD, il PLR e il pvl, si sono invece detti contrari. Le associazioni economiche che hanno risposto hanno espresso opinioni diverse fra loro.

Secondo 13 partecipanti in totale, la Swisscom SA deve essere esclusa dalle modifiche proposte poiché, in quanto azienda quotata in borsa, è assoggettata al diritto della società anonima. Alcuni criticano inoltre l’importo della rimunerazione massima fissato, proponendo soluzioni in termini percentuali, importi massimi minori oppure valori differenziati in funzione dell’azienda. Ha raccolto reazioni diverse, ma perlopiù favorevoli, il divieto di versare indennità di partenza previsto nel progetto, con il quale si attua l’iniziativa parlamentare 18.428 «Aziende federali e imprese parastatali. Nessuna indennità di partenza per i quadri», depositata dal consigliere agli Stati Minder. Su questo aspetto hanno preso espressamente posizione 26 partecipanti, di cui 16 favorevoli e 10 contrari.

Il progetto che verrà sottoposto alla Camera con il relativo rapporto esplicativo e il rapporto sui risultati della consultazione sono consultabili ai seguenti link:

Progetto con rapporto esplicativo

Rapporto sui risultati della consultazione

 

La Commissione ha adottato il progetto il 14 agosto 2020 a Berna sotto la presidenza del consigliere nazionale Andreas Glarner (V/AG).