Con 13 voti contro 12, la Commissione sostiene pertanto un’iniziativa parlamentare del consigliere nazionale Gerhard Pfister (24.435), secondo la quale il ritiro anticipato dei membri del Consiglio federale prima della fine del mandato dovrebbe essere consentito solo in caso di motivi eccezionali. Conformemente alla Costituzione, i membri del Consiglio federale sono eletti per quattro anni dopo ogni rinnovo integrale del Consiglio nazionale (art. 175 Cost.). Nella pratica, tuttavia, i consiglieri federali si dimettono relativamente spesso durante la legislatura. Non di rado, vengono fatte anche valutazioni tattiche di partito, ad esempio per non perdere un seggio prima del successivo rinnovo integrale. Le elezioni suppletive anticipate nel Consiglio federale causano inoltre agitazione e generano un dispendio inutile di energia alle parti coinvolte. Stabilire una durata fissa del mandato garantirebbe più tranquillità e stabilità.
La minoranza ritiene che la Svizzera disponga già di un sistema governativo molto stabile e che non siano necessarie riforme. A suo parere, sarebbe inoltre difficile definire i criteri per un ritiro anticipato.
Intensificazione dei controlli alle frontiere
Con 15 voti contro 9 e 1 astensione, la CIP-N ha deciso di depositare una mozione di commissione (25.3026) che incarica il Consiglio federale di intensificare i controlli ai confini della Svizzera e di rafforzare le misure volte a respingere sistematicamente le persone senza un permesso di dimora valido che non presentano domanda di asilo. La Commissione ritiene importante adottare questo provvedimento per contrastare l’ingresso in Svizzera di persone senza permesso di dimora e così contenere la criminalità transfrontaliera e garantire la sicurezza interna. La mozione è identica a quella adottata una settimana prima dalla CIP-S (25.3021). Se le due mozioni saranno accolte dalle rispettive Camere durante la sessione primaverile, saranno trasmesse direttamente al Consiglio federale senza passare per l’altra Camera.
Raccolta elettronica delle firme: via libera ai test pilota
La Commissione ha preso atto del rapporto del Consiglio federale in adempimento del postulato 21.3607 Raccolta elettronica delle firme per le iniziative e i referendum. Il rapporto presenta valuta la possibilità di digitalizzare la raccolta delle firme per le iniziative popolari e le domande di referendum a livello federale. La CIP-N, con 15 voti contro 9, propone inoltre di accogliere una mozione già adottata dal Consiglio degli Stati (24.3905) che incarica il Consiglio federale di dare il via a un progetto pilota per testare la raccolta elettronica delle firme basato sull’infrastruttura di fiducia istituita per l’identità elettronica (Id-e). Infine, con 13 voti contro 11, la CIP-N propone di modificare il testo di un’altra mozione, già adottata dal Consiglio degli Stati (24.3851), che chiede l’introduzione della raccolta elettronica delle firme affinché risulti chiaro che la raccolta delle firme su carta e quella elettronica devono poter coesistere.
I membri dell’Assemblea federale devono continuare a essere dispensati dal pagamento della tassa d’esenzione dall’obbligo militare
La legge obbliga i parlamentari a partecipare alle sedute delle Camere e delle commissioni. Per tale motivo, chi, in qualità di membro dell’Assemblea federale, dovendo essere presente alle sessioni della stessa non ha potuto prestare il servizio militare o il servizio civile cui era tenuto, deve continuare a essere esentato dalla tassa sostitutiva. Con 13 voti contro 12, la Commissione si è espressa a sfavore di un’iniziativa parlamentare depositata dal consigliere nazionale Walter Gartmann (24.449), che chiedeva di sopprimere l’eccezione prevista per i membri dell’Assemblea federale.
Proposte per aumentare l’efficienza dell’attività parlamentare
La Commissione si è occupata di una serie di iniziative parlamentari che si prefiggono di rendere più efficiente il lavoro nelle Camere. Non considera opportuna la proposta presentata nell’iniziativa parlamentare del consigliere nazionale Andreas Glarner (24.410), secondo cui per un oggetto in deliberazione deve essere designato soltanto un relatore per commissione. La relazione fatta alla Camera ha valore dal punto di vista sia dell’opinione pubblica che dell’interpretazione del diritto, cosicché soprattutto nel caso di oggetti complessi diventa importante riferire in due lingue. Con 14 voti contro 10 e 1 astensione, la Commissione propone pertanto di respingere l’iniziativa.
Con 13 voti contro 12, la Commissione ha inoltre negato il proprio consenso anche a un’iniziativa parlamentare depositata dal consigliere nazionale Damien Cottier, secondo la quale durante la trattazione delle iniziative e degli interventi parlamentari nel Consiglio nazionale il tempo di parola degli oratori deve essere ridotto da cinque a tre minuti (24.447). La Commissione ritiene che, anche in vista dell’ulteriore trattazione degli interventi da parte del Consiglio degli Stati, il dibattito in Consiglio nazionale dovrebbe avere una certa sostanza e, pertanto, chi prende la parola dovrebbe poter disporre di tempo a sufficienza. L’obiettivo dovrebbe essere piuttosto quello di limitare il numero delle sessioni speciali. Per garantire maggiore flessibilità all’Ufficio, la Commissione propone dunque, con 13 voti contro 12, di accogliere un’altra iniziativa parlamentare del consigliere nazionale Damien Cottier, che prevede di consentire all’Ufficio del Consiglio nazionale di rinunciare a organizzare una sessione speciale anche qualora vi siano sufficienti oggetti pronti per essere trattati (24.448).
Confronto sulla situazione dei bambini e dei giovani che beneficiano del soccorso d’emergenza nel settore dell’asilo
La Commissione ha inoltre discusso con i rappresentanti dei Cantoni in merito alla situazione dei bambini e dei giovani che beneficiano del soccorso d’emergenza nel settore dell’asilo e si è recata presso un centro cantonale di rimpatrio per famiglie, al fine di farsi un’idea della situazione sul posto.
Presieduta dalla consigliera nazionale Greta Gysin (G, TI), la Commissione si è riunita a Berna il 20 e il 21 febbraio 2025.